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fossile

Tipo scheda: BNP
Livello ricerca: C
CODICE UNIVOCO:
Codice regione: 08
Numero catalogo generale: 00688543
Ente schedatore: UNIBO
Ente competente: S261
OGGETTO:
Definizione: fossile
Definizione specifica: modello interno di crostaceo
Identificazione: esemplare
Tipologia contenitore: vetrina
Denominazione collezione: Collezione Aldrovandi
SISTEMATICA:
Regno: Animalia
Phylum/ Divisione: Arthropoda
Classe: Malacostraca
Ordine: Decapoda
Famiglia: Raninidae
Genere: Lophoranina
Specie: aldrovandii
Autore e anno specie: (Ranzani 1818)
Determinatore/ Revisore: Alessandro Garassino, com.pers. in Alessandrini A., Ceregato A., 2007; Schweitzer et al., 2010; Beschin et al.,2011;
Data determinazione/ Revisione: 2007/2011
TIPO:
Materiale tipico: si
Tipologia: olotipo
Denominazione: Sepites Aldrovandi, 1648
Specifiche tipo: Olotipo della specie L. aldrovandii (Ranzani, 1818); Olotipo (per monotipia) del genere Lophoranina Fabiani, 1910
CARTELLINI/ ETICHETTE:
Testo: Sepites M.M. 451
Testo: Ex Museo Ulyss. Aldrov.
DESCRIZIONE:
Descrizione oggetto: Olotipo di Lophoranina aldrovandii (Ranzani, 1818). Matrice sedimentaria biogena, carbonatica microcristallina, conservato su di un piedistallo a forma di parallelepipedo.
Figurato: si
Notizie storico critiche: In merito alla regione del rinvenimento del reperto da parte di Ulisse Aldrovandi, la tradizionale identificazione dei giacimenti di calcari eocenici della provincia vicentina (Ranzani 1818 e Gortani 1907) è stata messa in dubbio da Carlo Sarti (Sarti 2003), anche sulla scorta di annotazioni originali del manoscritto aldrovandiano. Il reperto paleontologico in esame è registrato nei cataloghi che Giuseppe Monti (1682-1760) compilò per censire le collezioni del «Museum Diluvianum», appartenenti all’Istituto delle Scienze di Bologna.Il fondatore dell’Istituto, il conte Luigi Ferdinando Marsili (1658-1730) fu il primo patrocinatore di tali collezioni, avviando in prima persona una raccolta di materiali naturalistici già dal 1691. Il Museo di Storia Naturale a Palazzo Poggi fu costituito nel 1714 grazie all'ingente donazione dello stesso Marsili. La collezione in seguito andò arricchendosi dei contributi di diversi naturalisti come Bartolomeo Beccari, Giovanni Bianchi, Ferdinando Bassi e Giacomo Biancani. Dal 1720 ebbe inizio la supervisione di Monti, il quale ordinò tutti i materiali, distinguendoli in sei sezioni e stilandone un catalogo generale.Egli fece altresì confluire nelle raccolte dell'Istituto la propria collezione privata. Nella quarta delle sei sezioni (“Minaralia complectens”) figurano quindi i reperti fossili, che nel catalogo del 1733 vennero descritti dal loro curatore. Fu questo l'atto di nascita del «Museum Diluvianum». Monti si preoccupò di distinguere i reperti della sua collezione personale (siglati “Museum Domi Asservatum” e donati per lascito all’Istituto con disposizione del figlio Gaetano nel 1779) dai restanti, raccolti e conservati entro la sede dell’Istituto (“Museum in Scientiarum Instituto”). Nel terzo decennio del secolo Giuseppe Monti accrebbe notevolmente le collezioni paleontologiche,visitando personalmente le località rinomate per i giacimenti fossili italiani ed europei, ovvero acquisendo reperti donati da naturalisti in rapporto di collaborazione scientifica con l’Istituto delle Scienze. Particolarmente rilevanti furono le donazioni disposte nel 1727 e nel 1730 da Luigi Ferdinando Marsili, che non dismise mai, fino alla morte, la proficua attività di reperimento di materiali e di promozione delle collezioni dell'Istituto. Con l’elezione al soglio pontificio del bolognese Prospero Lambertini (Benedetto XIV, 1740-1758), l’Istituto poté beneficiare di un nuovo sostegno istituzionale. Nel 1742 il Senato di Bologna venne quindi sollecitato da un breve del pontefice a deliberare il trasferimento a Palazzo Poggi dei Musei Aldrovandi e Cospi. Il Museo di Ulisse Aldrovandi, testimonianza delle ricerche condotte nel XVI secolo dal bolognese, pioniere della geologia, era stato donato al Senato di Bologna, e da questo allestito nel 1617 in sei stanze del Palazzo Comunale. Ivi venne ‘raggiunto’ nel 1660 dalla wunderkammer di Ferdinando Cospi. I due nuclei vennero infatti trasferiti a Palazzo Poggi nel 1743 (Carlo Sarti 1988, in contrasto con la letteratura, precisa che il trasferimento della collezione Aldrovandi avvenne soltanto nel 1749, cfr. p. 20, nota 8). Nell’estendere il catalogo del Museo di Storia Naturale alle due importanti acquisizioni, Monti registrò le rispettive provenienze nelle descrizioni riportate entro i cartigli, manoscritti o a stampa che accompagnavano ogni reperto, permettendo in tal modo ai successivi conservatori e agli studiosi di rintracciare l’appartenenza del singolo oggetto (dal museo aldrovandiano, cospiano, marsigliano, montiano o dalle donazioni di Benedetto XIV), a parziale riscatto delle numerose perdite. Un consistente fenomeno di dispersione dei materiali delle collezioni naturalistiche dell’Istituto, infatti, fece seguito, in particolare, ai saccheggi napoleonici (1796) ed alla disordinata ricostituzione nel 1852, che esiliò nei magazzini gran parte dei reperti fossili, prima che la cattedra di Storia Naturale fosse divisa nei tre insegnamenti di Geologia, Mineralogia e Zoologia (1860). La cattedra di Geologia venne contestualmente assegnata a Giovanni Capellini, che si occupò a lungo della ricostituzione del «Museo Diluvianum» entro il Museo di Geologia e Paleontologia che si andava allestendo in una nuova sede in via Zamboni. Capellini, sulla base dei conservati cataloghi di Giuseppe Monti, recuperò i reperti e li fece restaurare a cura del naturalista Carlo Fornasini nel 1881. Tra questi, quelli aldrovandiani vennero riportati dallo stesso Capellini a Palazzo Poggi nel 1907, in un ricostituito Museo Aldrovandiano. Nel 1960 il Museo di Geologia e Paleontologia, ormai denominato “Museo Capellini”, venne ristrutturato, e nel 1988 le sue collezioni costituenti il vecchio «Museum Diluvianum» vennero riallestite da Carlo Sarti, curatore dello stesso museo, che ne recuperò l’organizzazione montiana, prima che un definitivo trasloco le vedesse confluire a Palazzo Poggi (antica sede dell'Istituto), nel 2000 in occasione dell'apertura del Museo. A dispetto dell'incertezza sulla provenienza, questo esemplare è considerato Olotipo tanto della specie L. aldrovandii quanto del genere Lophoranina per monotipia.
LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICO-AMMINISTRATIVA ATTUALE:
Stato: ITALIA
Regione: Emilia-Romagna
Provincia: BO
Comune: Bologna
COLLOCAZIONE SPECIFICA:
Tipologia: museo
Denominazione: Museo di Palazzo Poggi
Complesso monumentale di appartenenza: Palazzo Poggi
Denominazione spazio viabilistico: Via Zamboni, 33
Denominazione struttura conservativa: Museo di Palazzo Poggi
Specifiche: 1° piano, sala Aldrovandi, Bacheca VIII, in alto
Tipo di localizzazione: località di raccolta - dati storici
LOCALITA' DI RACCOLTA:
Continente/ Subcontinente: Europa
Stato: Italia
Regione: Emilia-Romagna
Provincia: Bologna
Specifiche di raccolta: L'informativa in merito alla raccolta del reperto in esame ("Sepites saxum os Sepiae imitans effossum in agro bononiensi") è fornita dallo stesso Ulisse Aldrovandi nel proprio manoscritto, pur non comparendo nella postuma pubblicazione del Musaeum metallicum (cfr. C. Sarti 2003 p. 161).
Tipo di localizzazione: località di raccolta - sconosciuta
LOCALITA' DI RACCOLTA:
Continente/ Subcontinente: Europa
Stato: Italia
Regione: Veneto
Provincia: Vicenza
Specifiche di raccolta: L'attestazione della provenienza vicentina del reperto viene sostenuta da C. Ranzani (Sopra un fossile chiamato sepite dell'Aldrovando, Bologna 1818) sia da M. Gortani (Guida del Regio Istituto Geologico di Bologna, Bologna 1907).
Tipo di localizzazione: luogo di provenienza
LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICO-AMMINISTRATIVA:
Stato: ITALIA
Regione: Emilia-Romagna
Provincia: BO
Comune: Bologna
COLLOCAZIONE SPECIFICA:
Tipologia: museo
Qualificazione: universitario
Denominazione: Museo Geologico Giovanni Capellini
Specifiche: XIII / vetrina 1 / IV° scaff
DATA:
Data uscita: 2000
INVENTARIO:
Data: NR
Numero: GE 10415 ROCC
Denominazione: inventario Museo Geologico Capellini
Data: NR
Numero: ALDROVANDI 1AR37
Data: NR
Numero: 49336
Denominazione: Inventario PatER
Data: 2005
Numero: MPPSN046
COLLEZIONI:
Denominazione: Collezione Aldrovandi
Nome del collezionista: Aldrovandi, Ulisse
GEOCRONOLOGIA (CRONOSTRATIGRAFIA):
Eon (Eontema): Fanerozoico
Era (Eratema): Cenozoico
Periodo (Sistema): Paleogene
Epoca (Serie): Eocene
STATO DI CONSERVAZIONE:
Stato di conservazione: buono
CONDIZIONE GIURIDICA:
Indicazione generica: proprietà Ente pubblico non territoriale
Indicazione specifica: Università di Bologna, Alma Mater Studiorum
DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA:
Genere: documentazione allegata
Tipo: fotografia digitale (file)
Autore: Ravenna, Marco
Data: 2022
Codice identificativo: MPPSN046
Genere: documentazione allegata
Tipo: fotografia digitale (file)
Autore: Ravenna, Marco
Data: 2022
Codice identificativo: MPPSN046a
Citazione completa: Aldrovandi U., Musaeum metallicum, 1648, libro IV p. 451
Ranzani C., Sopra un fossile chiamato sepite dall’ Aldrovandi, in: Opuscoli scientifici, to. II, Bologna 1818
Fornasini C., 1888
Gentili C., I musei Aldrovandi e Cospi e la loro sistemazione all’Istituto, in I materiali dell’Istituto delle scienze, catalogo della mostra a cura dell’Università degli Studi di Bologna, Bologna 1979
1908, p. 427
Fabiani R., Sulle specie di Ranina finora note ed in particolare sulla Ranina Aldrovandi, Padova 1910
Olmi, Giuseppe, L'inventario del mondo. Catalogazione della natura e luoghi del sapere nella prima età moderna, 1992
Simili, Raffaella (a cura di), Il teatro della natura di Ulisse Aldrovandi, Bologna 2001
Sarti, Carlo, The geology collections in Aldrovandi’s Museum, in Vai, Gian Battista, and William Cavazza (eds), Four centuries of the word Geology. Ulisse Aldrovandi 1603 in Bologna (Bologna, 2003), pp. 160-161, fig. 5.8
Alessandrini, Alessandro e Ceregato, Alessandro, Natura picta: Ulisse Aldrovandi, Bologna 2007
C. E. Schweitzer, R. M. Feldmann, A. Garassino, H. Karasawa, and G. Schweigert. 2010. Systematic list of fossil decapod crustacean species. Crustaceana Monographs 10:1-222
C. Beschin, A. De Angeli, and R. Zorzin. 2011. Il genere Lophoranina Fabiani, 1910 (Crustacea, Decapoda, Brachyura, Raninidae) nel Terziario dei Lessini veronesi (Italia settentrionale). Bollettino del Museo Civico di Storia Naturale di Verona 35:33-56
MOSTRE:
Titolo: II Congresso Geologico Internazionale
Luogo, sede espositiva, data: Bologna, Museo Geologico, 1881
Titolo: Onoranze a Ulisse Aldrovandi, III Centenario
Luogo, sede espositiva, data: Bologna, Museo Geologico, 1907
Titolo: I materiali dell'Istituto delle Scienze
Luogo, sede espositiva, data: Bologna, Accademia delle Scienze, Settembre-Novembre 1979
Specifiche: Ente/Istituto organizzatore: Università degli Studi di Bologna
Titolo: L’altro Rinascimento. Ulisse Aldrovandi e le meraviglie del mondo
Luogo, sede espositiva, data: Bologna, Museo di Palazzo Poggi, 08.12.2022 - 28.05.2023
SPECIFICHE DI ACCESSO AI DATI:
Profilo di accesso: 1
Motivazione: scheda contenente dati liberamente accessibili
COMPILAZIONE:
Data: 2022
Nome: Salimbeni, Barbara
Referente scientifico: Ceregato, Alessandro
Funzionario responsabile: Ceregato, Alessandro