Descrizione:
La tavola rappresenta l’apparato uro-genitale maschile e la relativa vascolarizzazione, con le arterie in rosso e le vene in verde. Procedendo dall’alto verso il basso si notano la vescica urinaria con ai lati le vescicole seminali e i dotti deferenti (quello di sinistra porta al relativo testicolo), la prostata e il pene sezionato per il lungo, la sezione trasversale del pene con i corpi cavernosi (al centro l’arteria profonda) e in basso l’uretra, un particolare del testicolo in cui il didimo è liberato dalla tonaca fibrosa propria detta albuginea, e infine la sezione frontale del didimo in cui si apprezzano i sepimenti dell’albuginea contenenti gli ammassi dei tubuli seminiferi.
ISCRIZIONI/EMBLEMI/MARCHI/STEMMI/TIMBRI:
Posizione:
sulla tavola
Definizione:
iscrizione
Descrizione:
in senso orario partendo da destra in alto TAV. VI. – Fig. II.-Fig. III.-n:189-Fig.I.-Fig.VII.-E:IX.-Fig.VI—Fig.V.-Fig.IV.-(di “IV” si vede soltanto l’impronta)
Supporto:
tavola in legno
Sistema grafico/alfabeto:
numeri romani e arabi
Materia e tecnica:
a pennello
Trascrizione:
TAV. VI. – Fig. II.-Fig. III.-n:189-Fig.I.-Fig.VII.-E:IX.-Fig.VI—Fig.V.-Fig.IV.-
Note:
tempera a pennello, lettere maiuscole e minuscole
Notizie storico-critiche:
Il modello apparteneva alla collezione di strumenti scientifici di Lord Cowper, passati da Firenze a Bologna nel 1790 su interessamento del cardinale Gioannetti. L’acquisto della collezione del nobile inglese, precettore dei figli del granduca Leopoldo d’Austria, fu oggetto di una lunga trattativa fra Firenze e l’Accademia della Scienza di Bologna, come si può leggere nel carteggio relativo, conservato presso l’Archivio di Stato di Bologna (B.925 Fondo Studio). Assieme agli strumenti di ottica e di fisica giunsero nella città felsinea delle preparazioni anatomiche dell’allora giovane e promettente Clemente Susini, tra cui anche il pezzo in questione. Esso rimarrà un exemplum anche per i successivi ceroplasti bolognesi, come dimostra la tavola di Giuseppe Astorri, eseguita quarant’anni dopo ed esibita nello stesso gabinetto anatomico. La fattura, d’altra parte, è molto sottile e alleggerita, soprattutto se si confronta con i preparati di trent’anni prima eseguiti dalla Manzolini.