Descrizione:
La tavola è composta dalla base di un cranio a cui è stata asportata la lamina orbitaria del frontale per evidenziare l’occhio con il suo apparato muscolare, il nervo ottico e il suo incrociamento con le fibre del controlaterale, e da 13 pezzi per la dimostrazione della vista. Dall’alto a sinistra si notano lo strato fibroso palpebrale, lo strato muscolare liscio della palpebra, l’occhio con le sue formazioni visto dal lato temporale e dal lato nasale, la sezione del corpo vitreo per mettere in evidenza l’umore in esso contenuto, la sezione trasversa dell’occhio che ne evidenzia le tre tonache (sclerotica, uvea, retina), il bulbo oculare liberato dalla sua tunica fibrosa, un particolare della tonaca vascolare irido-corneale vista dal di dietro e infine il corpo vitreo integro con dissezione di sclera e congiuntiva e il cristallino isolato.
ISCRIZIONI/EMBLEMI/MARCHI/STEMMI/TIMBRI:
Posizione:
sulla tavola
Definizione:
iscrizione
Descrizione:
Partendo dall'alto a destra in senso orario: Fig.V, Fig. VIII, Fig. IX, Fig. XIII, Fig. XIV, N:188, Fig.I, Fig. XII, Fig. XI , Fig. X, Fig. VI, Fig. VII, Fig. III , Fig. II, Tav. V.
Supporto:
tavola in legno
Sistema grafico/alfabeto:
numeri romani e arabi
Tipo di scrittura/di caratteri:
corsivo
Materia e tecnica:
a pennello
Trascrizione:
Fig.V, Fig. VIII, Fig. IX, Fig. XIII, Fig. XIV , Fig.I, Fig. XII, Fig. XI , Fig. X, Fig. VI, Fig. VII, Fig. III , Fig. II
Note:
Tempera bianca a pennello, caratteri cubitali e corsivo
Notizie storico-critiche:
Il preparato è così descritto nell’inventario del 30 luglio 1815: “una tavola di Cowper che porta 14 pezzi rappresentanti la natura strutturale dell’occhio umano, secondo le osservazioni e preparazioni dell’illustre anatomico Fin”, ed è inserita tra i modelli creati dal fiorentino Clemente Susini. Si tratta infatti di uno di quei modelli pervenuti a Bologna nel 1790 per interessamento del cardinale di Bologna Gioannetti, che comprò a Firenze la collezione di strumentazione scientifica di Lord Cowper: tra gli strumenti di fisica pervennero all’Istituto delle Scienze anche alcuni pezzi anatomici modellati da Clemente Susini, come si deduce dall’inventario del 7 settembre 1790. Presso il museo di Bologna si conserva un’altra tavola con le preparazioni dell’organo della vista: datata 1809, e l’aggiornamento scientifico di questa, eseguita al volgere del XVIII secolo, molto più dettagliata (si compone di 18 pezzi), referente come sempre di ardite novità scientifiche, ma nel 1815 già superata da nuove scoperte anatomiche.
