Descrizione:
Il titolo originale della carta è "Carta Geografica Completa di tutti i Regni del Mondo". Venne stampata a Pechino su carta di riso nel 1602 ed è la terza edizione realizzata dal gesuita maceratese Matteo Ricci, fondatore delle missioni cattoliche in Cina. Originariamente composta da sei sezioni, per una lunghezza complessiva di 4,14 metri, il Museo della Specola ne conserva soltanto le due laterali, che mostrano entrambe il caratteristico sigillo “IHS” della Compagnia di Gesù. La sezione a destra illustra le coste del Brasile e quella sinistra le coste dell’Africa con Spagna, Francia e Irlanda. Tutta la parte centrale è stata ricostruita fotograficamente in dimensioni ridotte, dall’esemplare in possesso della Biblioteca Vaticana. In basso a sinistra, sopra la carta dell'emisfero australe, si leggono il nome dello stampatore cinese e la data "un giorno del primo mese di autunno dell'anno 1602". Nella parte centrale della carta, nell'Oceano Pacifico, si trova invece la lunga prefazione di Matteo Ricci. A sinistra del titolo si nota la figura dei Nove Cieli, illustrati secondo le concezioni cinquecentesche, e la relativa legenda spiega il movimento dei pianeti. Alcune altre legende nella sezione di destra forniscono invece nozioni generali di geografia e oceanografia. Un'altra legenda riporta un brano della Storia dei Mongoli relativa ai moti del Sole. Nella sezione di sinistra, in alto, vi è la spiegazione delle eclissi e del metodo per misurare la Terra e la Luna. Durante un restauro è stato erroneamente inserito tra le due sezioni della carta geografica un frammento centrale che fa parte del Doppio Emisfero delle Stelle del matematico e astronomo tedesco Johann Adam Schall von Bell.
ISCRIZIONI/EMBLEMI/MARCHI/STEMMI/TIMBRI:
Posizione:
parte centrale della carta
Definizione:
iscrizione
Descrizione:
Un tempo io credetti che la sapienza consistesse in una molteplice esperienza e quindi difatti non rinunziai ad una distanza [anche] di diecimila li per andare ad interrogare uomini savi e visitare paesi celebri. Ma quanto è lunga la vita di un uomo? Certo è che [solo] dopo molti anni si acquista una scienza completa, fondata sopra una vasta osservazione: ma [allora] ecco che subito uno diventa molto vecchio e il tempo manca di servirsi di questa scienza. Non è questo una cosa dolorosa? Ecco perché faccio gran conto delle carte [geografiche] e della storia: la storia per fissare [queste osservazioni], e le carte per tramandarne il [ricordo ai posteri]. ... Rispettosamente composto dall'Europeo Matteo Ricci il 17 agosto dell'anno 1602.
Posizione:
sezioni destra e sinistra
Definizione:
stemma
Descrizione:
IHS (sigillo della Compagnia di Gesù)
Posizione:
in basso a sinistra, sopra la carta dell'emisfero australe
Definizione:
iscrizione
Descrizione:
firma stampatore cinese; "un giorno del primo mese di autunno dell'anno 1602"
Notizie storico-critiche:
Non si hanno notizie certe riguardo all'arrivo di questo cimelio nella città di Bologna. Un'ipotesi è che sia giunto tramite il gesuita Giovan Battista Riccioli (1598-1671), professore di lettere umane, filosofia, teologia e astronomia, prima a Parma, poi a Bologna che nelle sue opere scrive di Matteo Ricci e dell'astronomia cinese. Si legge in Pasquale D'Elia, sinologo dell'Università di Roma, che nel 1958 certificò l'autenticità delle carte cinesi in possesso di questo museo, che "si tratta della terza edizione di un'opera geografica e cartografica che lo rese famoso in tutta la Cina. [Ricci] ne aveva già fatto una prima edizione nel 1584 a Shiuhing, poi ne fece una seconda nel 1600 a Nanchino e due anni dopo fece la terza a Pechino, dove era finalmente arrivato il 24 gennaio 1601." Di queste carte esistono pochi esemplari al mondo. Della terza edizione del 1602 si conoscono solo altri sei esemplari: due presso la Biblioteca Vaticana, tre presso biblioteche e archivi nazionali in Giappone (Tokyo, Miyagi e Kyoto), uno presso una collezione privata (Schiller). Altri sei esemplari di versioni successive della mappa di Matteo Ricci si trovano in Corea, in Cina, a Londra e a Vienna e una è stata ritrovata nei depositi del museo di Shenyang, in Cina. Nel 1938 venne pubblicato, a cura della Biblioteca Apostolica Vaticana, un esaustivo lavoro di Pasquale d'Elia con commento, annotazioni e traduzione di tutta la mappa. È enorme l'importanza di questa carta e dell'altra celeste, per la testimonianza che offrono sullo sviluppo della scienza cartografica nei secoli XVI e XVII e sull'influsso del pensiero occidentale in Cina durante quel periodo storico. Sulle carte sono riportate ampie istruzioni per l'uso e dettagliate illustrazioni degli strumenti che ne hanno permesso la realizzazione, oltre che spiegazioni riguardo alle concezioni dei "sistemi del mondo terrestre e celeste".