Ricerca

cannocchiale

Tipo scheda: PST
Livello catalogazione: C
CODICE UNIVOCO:
Codice Regione: 08
Numero catalogo generale: 00688101
Ente schedatore: UNIBO
Ente competente per tutela: S261
Ambito di tutela MiBACT: storico artistico
Categoria: ASTRONOMIA
DEFINIZIONE BENE:
Definizione: cannocchiale
Configurazione strutturale e di contesto: bene complesso
ALTRA DEFINIZIONE/DENOMINAZIONE:
Tipo: consuetudinaria
Altra definizione/denominazione: Cannocchiale da 10,5 piedi di G. Campani
TRATTAMENTO CATALOGRAFICO:
Trattamento catalografico: scheda unica
Definizione/posizione parti componenti: tubo
lente obiettivo
oculare raddrizzatore
Note: tubo Inv. MdS-82; lente inv. MdS-27; oculare inv. MdS-35
LOCALIZZAZIONE:
Stato: ITALIA
Regione: Emilia-Romagna
Provincia: BO
Comune: Bologna
COLLOCAZIONE SPECIFICA:
Tipologia contenitore fisico: palazzo
Qualificazione contenitore fisico: senatorio
Denominazione contenitore fisico: Palazzo Poggi
Codice contenitore fisico: ICCD_CF_0189237996461
Indicazioni viabilistiche: Via Zamboni, 33
Denominazione contenitore giuridico: Museo della Specola
Codice contenitore giuridico: ICCD_CG_7578678996461
ALTRI INVENTARI:
Codice inventario: MdS-82
Riferimento cronologico: 1992
Denominazione inventario: Bònoli
CRONOLOGIA GENERICA:
Fascia cronologica/periodo: XVIII
Specifiche fascia cronologica/periodo: inizio
CRONOLOGIA SPECIFICA:
Da: 1700
Validità: ca
A: 0000
Motivazione/fonte: analisi storico-scientifica
AUTORE/RESPONSABILITA':
Ente schedatore: UNIBO
Codice identificativo: MdS00029
Nome di persona o ente: Campani, Giuseppe
Tipo intestazione: P
Indicazioni cronologiche: 1635-1715
Ruolo: costruttore
Motivazione/fonte: firma
Descrizione: Cannocchiale formato da un tubo a sei tiraggi, è lungo, chiuso, 134 cm, ha il diametro esterno di 9,5 cm ed è rivestito di pelle nera con ornamenti dorati. I tubi interni sono costituiti di un sottile foglio di legno, rivestito all'esterno di carta stampata con ornamenti geometrici colorati in azzurro e all'interno di carta di recupero già usata per scrivere. Una volta aperto e portato sui segni che mostrano l'introduzione dei vari cannelli, può essere regolato da 435 cm a 474 cm, incluso il cannello oculare. Quest'ultimo è lungo 41,7 cm e manca dell'anello cui applicare l'occhio. Il suo diametro è 4,8 cm ed è formato da quattro parti avvitate tra loro, tali da permettere l'inserzione di tre lenti di diametri, rispettivamente, 3,9, 4,3 e 3,8 cm, poste a 11,7, 23,5 e 40,3 cm dall'occhio. Manca il montaggio dell'obiettivo, restando sul tubo allungabile solo un anello di legno filettato, che doveva ricevere il montaggio dell'obiettivo stesso. La lente obiettiva superstite è in vetro leggermente giallo-verdastro, con rare bolle, bordo molato, diametro 7,5 cm, spessore al bordo 0,4 cm, focale 410 cm, pari a 10,7 piedi bolognesi. Porta la scritta Giuseppe Campani in Roma. Rimane anche il tubo di cartone (privo di lenti) di un oculare raddrizzatore a tre lenti, detto, dal nome dell'artefice, Campanina. Questo tipo di treno raddrizzatore, pur essendo formato di lenti tutte dello stesso vetro, per la particolare scelta delle loro focali, agiva senza peggiorare il cromatismo dell'immagine direttamente formata dall'obiettivo.
Notizie storico-critiche: Si trova citato nell'Instrumentum donationis del 1712 come: "Telescopium optimae notae, perspicillis duobus convexis, tubo e bractea ferrea, pedum Bonon. X & semis, a Campano elaboratum. Est illi Tubus alter chartaceus productilis, vagina coriacea custoditus. In hoc tria ocularia perspicilla, loculamentis suis inserta, asservantur, quae eidem Telescopii objectivo conveniunt, & terrestribus Corporibus inspiciendis inserviunt." Mancano il tubo di latta, le tre lenti oculari ed il montaggio dell'obiettivo. Manca altresì un montaggio più tardo consistente in un tubo quadro di legno. La lente obiettiva superstite porta la scritta Giuseppe Campani in Roma. L’oculare raddrizzatore, detto Campanina dal nome dell’inventore, assicurò al Campani parte della sua fama: all'oculare di Huygens, composto da due lenti convergenti piano-convesse, era associato il sistema d'inversione dell'immagine ideato da Campani, costituito da due lenti convergenti di uguale distanza focale. Il cannocchiale fu usato fin dal 1702 con il tubo di latta, come attesta una lettera di Manfredi al generale Marsili, in data 4 luglio di quell'anno. È menzionato, inoltre, in una precedente lettera di Manfredi a Marsili, in data 10 gennaio 1702, tra gli strumenti consegnati a Manfredi dal fratello del generale, conte Filippo. Il tubo allungabile appare molto usato, quindi il cannocchiale deve risalire ad una data notevolmente anteriore a quest'ultima, sebbene Ceschi, nell'inventario del 1843, indichi la data 1700 per l'obiettivo. Risulta dalle Schedae Mathematicae di Vittorio Francesco Stancari (Bologna 1713, p. 87) che il cannocchiale fu usato per la prima volta da Manfredi e Stancari il 4 gennaio 1702. E' stato restaurato nel 1993 da N. Scianna (Forlì).
MATERIA E TECNICA:
Riferimento alla parte: tubo
Materia: cartone
Tecnica: tecniche varie
Riferimento alla parte: tubo
Materia: legno
Tecnica: tecniche varie
Riferimento alla parte: tubo
Materia: pelle
Tecnica: tecniche varie
Riferimento alla parte: lente
Materia: vetro
Tecnica: tecniche varie
Riferimento alla parte: oculare raddrizzatore
Materia: cartone
Tecnica: tecniche varie
MISURE:
Riferimento alla parte: tubo
Tipo di misura: lunghezza
Unità di misura: cm
Valore: 134
Note: Lunghezza da chiuso, da aperto da 435 a 474 cm
Riferimento alla parte: tubo
Tipo di misura: diametro
Unità di misura: cm
Valore: 9,5
Riferimento alla parte: lente obiettivo
Tipo di misura: distanza focale
Unità di misura: cm
Valore: 410
Riferimento alla parte: lente obiettivo
Tipo di misura: diametro
Unità di misura: cm
Valore: 7,5
Riferimento alla parte: oculare raddrizzatore
Tipo di misura: diametro
Unità di misura: cm
Valore: 4,7
STATO DI CONSERVAZIONE:
Stato di conservazione: buono
INTERVENTI:
Tipo intervento: pulitura meccanica, consolidamento
Riferimento cronologico: 1993
Responsabile dell'intervento/nome operatore: Scianna, N.
CONDIZIONE GIURIDICA:
Indicazione generica: proprietà Ente pubblico non territoriale
Indicazione specifica: Università di Bologna - Alma Mater Studiorum
Provvedimenti di tutela - sintesi: no
DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA:
Codice identificativo: New_1654761018310
Genere: documentazione allegata
Tipo: fotografia digitale (file)
Nome file digitale: 28.jpg
BIBLIOGRAFIA:
Genere: bibliografia specifica
Tipo: catalogo museo
Riferimento bibliografico completo: Baiada Enrica - Bònoli Fabrizio - Braccesi Alessandro, Museo della Specola, Bologna, BUP, 1995, p. 122-123.
Genere: bibliografia specifica
Tipo: contributo in miscellanea
Riferimento bibliografico completo: Baiada Enrica - Braccesi Alessandro, Lo sviluppo della strumentazione astronomica dell'Osservatorio marsiliano e della Specola dell'Istituto delle Scienze di Bologna dal 1702 al 1815, in Gli strumenti nella storia e nella filosofia della Scienza, a cura di G. Tarozzi, vol. 10, Bologna, Ist. Beni Artistici Culturali Naturali Emilia-Romagna, 1983, p. 84.
MOSTRA/EVENTO CULTURALE:
Tipo: mostra
Titolo/denominazione: 2001 Italia in Giappone. Ricercare la scienza e la tecnologia in Italia dal Rinascimento ad oggi.
Luogo, sede espositiva, data: Tokyo - National Science Museum: 13 luglio 2001 - 16 settembre 2001
SPECIFICHE DI ACCESSO AI DATI:
Profilo di accesso: 1
Motivazione: scheda contenente dati liberamente accessibili
REDAZIONE E VERIFICA SCIENTIFICA:
Anno di redazione: 2022
Responsabile ricerca e redazione: Giacomelli, Luca
Referente verifica scientifica: Focardi, Paola
Funzionario responsabile: Manzelli, Valentina