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meridiana

Tipo scheda: PST
Livello catalogazione: C
CODICE UNIVOCO:
Codice Regione: 08
Numero catalogo generale: 00688071
Ente schedatore: UNIBO
Ente competente per tutela: S261
Ambito di tutela MiBACT: storico artistico
Categoria: ASTRONOMIA
DEFINIZIONE BENE:
Definizione: meridiana
Tipologia: filare
Configurazione strutturale e di contesto: bene complesso/ insieme
ALTRA DEFINIZIONE/DENOMINAZIONE:
Altra definizione/denominazione: Meridiana filare a tempo solare vero e medio
TRATTAMENTO CATALOGRAFICO:
Trattamento catalografico: scheda unica
Definizione/posizione parti componenti: Lanterna della meridiana filare
Supporti del filo della meridiana filare
Appoggi di riposo del filo della meridiana filare
Note: Lanterna inv. MdS-110; Supporti inv. MdS-111; Appoggi inv. MdS-112.
LOCALIZZAZIONE:
Stato: ITALIA
Regione: Emilia-Romagna
Provincia: BO
Comune: Bologna
COLLOCAZIONE SPECIFICA:
Tipologia contenitore fisico: palazzo
Qualificazione contenitore fisico: senatorio
Denominazione contenitore fisico: Palazzo Poggi
Codice contenitore fisico: ICCD_CF_0189237996461
Indicazioni viabilistiche: Via Zamboni, 33
Denominazione contenitore giuridico: Museo della Specola
Codice contenitore giuridico: ICCD_CG_7578678996461
ALTRI INVENTARI:
Codice inventario: MdS-109
Riferimento cronologico: 1992
Denominazione inventario: Bònoli
CRONOLOGIA GENERICA:
Fascia cronologica/periodo: XVIII
Specifiche fascia cronologica/periodo: secondo quarto
CRONOLOGIA SPECIFICA:
Da: 1741
A: 1742
Motivazione/fonte: documentazione
AUTORE/RESPONSABILITA':
Ente schedatore: S261
Codice identificativo: FACA360
Nome di persona o ente: Lelli, Ercole
Tipo intestazione: P
Indicazioni cronologiche: 1702-1766
Motivazione/fonte: documentazione
Descrizione: Questa linea meridiana fu realizzata da Ercole Lelli tra il 1741 e il 1742 quando, in previsione dell’arrivo degli strumenti di Sisson, venne ristrutturata la sala meridiana, sostituendo il vecchio pavimento di legno con quello attuale. La lanterna fu realizzata per poter osservare non il transito del centro del disco solare sulla linea di ottone, ma la diffenza tra l'istante di ingresso e di uscita dell'ombra del filo. Quest'ultimo veniva teso tra i sostegni ancora presenti nel muro: la sua posizione era definita dalla incisione a V e due piccoli pesi applicati agli estremi servivano "a rendere tesa la filare" . Esistono ancora, nella parete nord, i tre chiodi di ottone che servivano per raccogliere il filo della meridiana. La precisione della misura del tempo che si otteneva con la meridiana filare era considerevole, pari a circa 0,5 s. La differenza tra l'istante in cui il Sole appariva in transito sulla meridiana e nel cannocchiale degli strumenti murali, consentiva di valutare la non planarità dei lembi di questi ultimi e calcolare la correzione temporale che doveva essere apportata al tempo di passaggio (in meridiano) degli altri astri. Il passaggio del Sole sulla meridiana consentiva, inoltre, di regolare gli orologi, ad ogni mezzogiorno solare locale. Gli astronomi usarono fino alla fine del Seicento l’ora del giorno solare vero (tempo intercorso tra due passaggi consecutivi del Sole per il meridiano del luogo) per registrare le loro osservazioni. Venne poi adottato il tempo solare medio o tempo civile (riferito al percorso apparente in cielo di un “sole fittizio” che si muove con velocità media lungo l’eclittica). L’analemma – la grande figura a otto che solitamente avvolge le linee meridiane – indica il variare della differenza tra tempo solare vero e tempo solare medio (nota anche come equazione del tempo) con i mesi dell’anno (individuati dai segni zodiacali),
Notizie storico-critiche: Nell'archivio del Dipartimento di Astronomia sono conservati numerosi appunti riguardanti sia il suo utilizzo, che la sua ristrutturazione. I Commentari dell'Accademia delle Scienze (T.II, parte 1, 1745, p.40) ci informano che artefice della nuova linea meridiana, tuttora visibile, come anche della decorazione a colonnette di ordine toscano, della quale si vedono ancora tracce sulle pareti della camera, fu il bolognese Ercole Lelli, pittore di storia e ritratto, scenografo, architetto, meccanico, scultore e anatomico. In quell'occasione venne anche modificato il muro che reggeva il grande semicircolo murale di Lusverg e furono erette le colonne di sostegno dello strumento dei passaggi di Sisson. Il vecchio pavimento di legno fu sostituito con quello attuale. Della struttura originaria del 1726 rimangono le strutture murarie perimetrali e i due robusti arconi di sostegno eretti sulle strutture del primo piano del palazzo ed orientati secondo le diagonali della sala. Nel 1815 lo strumento dei passaggi di Sisson fu sostituito con uno più moderno di Reichenbach, Utzschneider und Liebherr e le originarie colonne di sostegno furono sostituite con altre, poste più vicine tra loro e di ordine ionico. Nel 1912 il quadrante murale di Sisson e lo strumento dei passaggi furono tolti d'opera, venne demolito il muro di sostegno del quadrante e abbattute le colonne. Il tetto, che originariamente si apriva lungo l'asse est-ovest, fu sostituito con un coperto normale. Infine, nel 1952, con la costruzione dell'aula magna dell'Istituto di Astronomia, il cui muro esterno si inserisce in quello della Sala meridiana, questa fu nuovamente rimaneggiata ed il tetto fu alzato. La stanza venne adibita a deposito di libri. Il restauro, eseguito nel 1979 a cura degli architetti Mauro Monesi e Luigi Suffritti, non ha potuto essere integrale. Non è stata ripristinata l'apertura nel coperto, ma se ne è sottolineata l'originaria esistenza lasciando una lacuna larga 89 cm, quale risulta dai documenti essere stata l'ampiezza dell'apertura originaria. Il muro meridiano è stato ricostruito poco più lungo di quello del 1741 - che era circa 293 cm per 31 cm di spessore - per ospitare il restaurato semicircolo di Lusverg. Nel corso del 1990, per verificare se vi fossero ancora tracce del vecchio pavimento in legno utilizzato da Manfredi per la messa in stazione di alcuni strumenti, è stato praticato un taglio nell'attuale pavimento, senza tuttavia trovare alcuna traccia di pavimenti preesistenti.
MATERIA E TECNICA:
Materia: Ottone
Tecnica: tecniche varie
Materia: marmo
Tecnica: tecniche varie
MISURE:
Tipo di misura: lunghezza
Unità di misura: cm
Valore: 635
Riferimento alla parte: lanterna
Tipo di misura: altezza
Specifiche: dalla linea meridiana
Unità di misura: cm
Valore: 245
Riferimento alla parte: Dimensioni della Sala meridiana
Tipo di misura: altezzaxlunghezzaxlarghezza
Unità di misura: cm
Valore: 267x444x719
STATO DI CONSERVAZIONE:
Stato di conservazione: buono
INTERVENTI:
Tipo intervento: sostituzioni-integrazioni
Riferimento cronologico: 1979
Responsabile dell'intervento/nome operatore: Monesi, Mauro
Suffritti, Luigi
CONDIZIONE GIURIDICA:
Indicazione generica: proprietà Ente pubblico non territoriale
Indicazione specifica: Università di Bologna - Alma Mater Studiorum
Provvedimenti di tutela - sintesi: no
DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA:
Codice identificativo: New_1650044893253
Genere: documentazione allegata
Tipo: fotografia digitale (file)
Nome file digitale: 3.jpg
Codice identificativo: New_1650045112884
Genere: documentazione allegata
Tipo: fotografia digitale (file)
Nome file digitale: Sala Meridiana.jpg
Codice identificativo: New_1650044970254
Genere: documentazione allegata
Tipo: fotografia digitale (file)
Nome file digitale: Sala meridiana_Sole_19_2_2008.jpg
BIBLIOGRAFIA:
Genere: bibliografia specifica
Tipo: catalogo museo
Riferimento bibliografico completo: Baiada Enrica - Bònoli Fabrizio - Braccesi Alessandro, Museo della Specola, Bologna, BUP, 1995, pp. 91-94.
Genere: bibliografia specifica
Tipo: contributo in miscellanea
Riferimento bibliografico completo: Baiada Enrica - Braccesi Alessandro, Lo sviluppo della strumentazione astronomica dell'Osservatorio marsiliano e della Specola dell'Istituto delle Scienze di Bologna dal 1702 al 1815, in Gli strumenti nella storia e nella filosofia della Scienza, a cura di G. Tarozzi, vol. 10, Bologna, Ist. Beni Artistici Culturali Naturali Emilia-Romagna, 1983, pp. 89 e 110.
SPECIFICHE DI ACCESSO AI DATI:
Profilo di accesso: 1
Motivazione: scheda contenente dati liberamente accessibili
REDAZIONE E VERIFICA SCIENTIFICA:
Anno di redazione: 2022
Responsabile ricerca e redazione: Giacomelli, Luca
Referente verifica scientifica: Focardi, Paola
Funzionario responsabile: Manzelli, Valentina