Descrizione:
Il telescopio rifrattore è uno strumento che utilizza il fenomeno della rifrazione per focalizzare le immagini. È costituito da due lenti, l' obiettivo e l'oculare, inserite all'interno di un tubo. Per risolvere il problema dell'aberrazione cromatica, dovuto all fatto che il fuoco della luce blu è diverso da quello della luce rossa, la lente obiettivo, che ha il compito di raccogliere la luce, è spesso sostituita da una coppia di lenti (dette doppietto acromatico) che agiscono in modo complementare correggendo il difetto ottico. Il doppietto acromatico, di cui era dotato in origine questo telescopio, risulta assente. La montatura attuale è di restauro, l'originale in legno era provvisoria, destinata a rendere trasportabile lo strumento. Sono di restauro anche l'asse di rotazione del piano polare e il cerchio della declinazione.
ISCRIZIONI/EMBLEMI/MARCHI/STEMMI/TIMBRI:
Riferimento alla parte:
obbiettivo
Posizione:
montatura
Definizione:
marchio
Trascrizione:
Steinheil in Munchen N. 1026
Notizie storico-critiche:
Il rifrattore di Steinheil fu acquistato nel 1858 da L. Respighi per completare l’attrezzatura strumentale dell’Osservatorio di Bologna. Nel 1874 servì al modenese Pietro Tacchini (1838-1905) - uno dei fondatori della Società degli Spettroscopisti italiani - per osservare in India il passaggio di Venere sul disco solare. Alla fine del XIX secolo fu installato in una piccola cupola conica sul terrazzo rivolto a sud nel penultimo piano della torre della Specola, poi smantellata negli anni '60 del XX secolo. Per un certo periodo di tempo, dopo il 1936, è stato utilizzato come cannocchiale di guida per il telescopio riflettore da 60 cm di Loiano. Nei primi anni '90 del XX secolo era rimasto il solo tubo di legno verniciato, al quale era assicurato il sostegno per la montatura, in ferro nero, e la lente dell'obiettivo. Il restauro del 2005 ha integrato le parti mancanti.