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Tipo scheda: PST
Livello ricerca: C
CODICE UNIVOCO:
Codice regione: 08
Numero catalogo generale: 00691356
Ente schedatore: UNIBO
Ente competente: S261
OGGETTO:
Definizione: modello navale
Tipologia: fregata
Categoria principale: nautica
Parole chiave: modello
LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICO-AMMINISTRATIVA ATTUALE:
Stato: Italia
Regione: Emilia-Romagna
Provincia: BO
Comune: Bologna
Località: Bologna
COLLOCAZIONE SPECIFICA:
Tipologia: museo
Qualificazione: universitario
Denominazione: Museo di Palazzo Poggi
Denominazione spazio viabilistico: Via Zamboni, 33
INVENTARIO:
Denominazione: Inventario PATER
Data: 2011
Numero: MPPNA009
Data: NR
Numero: NANAVI 900
Denominazione: inventario Servizi generali del rettorato
Data: 1973
Numero: 326
Denominazione: inventario Servizi generali del rettorato
Data: 1965-1966
Numero: 9
Tipo di localizzazione: luogo di provenienza
LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICO-AMMINISTRATIVA:
Stato: Italia
Regione: Emilia-Romagna
Provincia: BO
Comune: Bologna
Località: Bologna
COLLOCAZIONE SPECIFICA:
Tipologia: museo
Qualificazione: universitario
Denominazione: Museo delle Navi
Specifiche: Camera di Geografia e Nautica dell'Istituto delle Scienze
DATA:
Data ingresso: 1937
Data uscita: 2000
CRONOLOGIA GENERICA:
Fascia cronologica di riferimento: secc. XVIII/ XIX
Frazione cronologica: fine/ inizio
CRONOLOGIA SPECIFICA:
Da: 1790
Validità: ca
A: 1810
Validità: ca
Motivazione cronologia: bibliografia
Materia e tecnica: legno/ intaglio/ pittura
corda
stoffa
ferro
MISURE:
Unità: cm
Altezza: 193
Larghezza: 43
Lunghezza: 225
DESCRIZIONE:
Oggetto: Si tratta di un modello di fregata della fine del '700 o dei primi dell’800. E’ una nave da guerra, con tre alberi, due ponti, due batterie, il castello a prora e il cassero a poppa. Nella classificazione delle navi da guerra di solito la fregata viene dopo il vascello di terzo rango, ed è dotata di cannoni in numero inferiore a 60. Il nostro modello ne conta 34 visibili.Le forme dello scafo sono fini e avviate. La carena è bianca; il verde, interrotto da una striscia bianca, caratterizza le murate che sono attraversate da una batteria da 26 cannoni, 13 per parte, che sbucano da portelli riparati da martelletti rossi. Un’altra batteria di 8 cannoni, 4 per lato, sulla coperta del cassero presenta un’impavesata verde a protezione dei cannoni scoperti. La prua, semplice, ha un castello quasi assimilato allo scafo; la ruota di prua sostiene la balconata aperta della serpa che, a sua volta, sorregge una polena a forma di guerriero, anticamente dipinto in rosso. L’alberatura, formata da trinchetto, maestro, mezzana e bompress, ha le vele serrate: sull’albero di mezzana c’è la randa aurica al posto della vela latina, sul bompresso il pennone di civada. Inoltre sono sviluppate le vele di taglio, specie i fiocchi. Lungo le fiancate, assicurate da bigotte, spiccano le sartie maggiori che reggono gli alberi di trinchetto, maestra e mezzana.Sul ponte di coperta sono di notevole effetto i pagliolati a graticcio, altrimenti detti carabottini del boccaporto, che consentivano la circolazione dell’aria e l’accesso della luce nei vani sottostanti. Le ancore in dotazione alla fregata sono due: l’ancora di tonneggio è appesa, sostenuta dalla gomena, alla murata a dritta, vicino allo sperone di prua mentre l’ancora di ormeggio è legata alla murata di sinistra mediante serrabozze. Entrambe sono formate da un fuso centrale, marre laterali in ferro e da un ceppo in legno perpendicolare al fuso. Sul castello di prua è presente una piccola campana spezzata, mentre sul ponte del castello di poppa è collocato un argano.L’arcaccia ha una struttura quadra: 5 finestre si aprono sulla parte centrale del quadro di poppa, mentre altre 2 sono collocate sui fianchi, nelle bottiglie sporgenti sorrette da mensole. Le decorazioni, intagliate nel legno, si limitano ad un fregio che disegna il quadro di poppa ed a sottili colonnine dorate, dipinte a pennello, ai lati della finestrata centrale, dalla quale è possibile osservare una camera interna con decorazioni a grottesche di gusto settecentesco. La parte superiore dell’arcaccia termina con un coronamento a parapetto, sotto al quale vi è uno scudo con croce rossa, insegna della città di Bologna, giustapposto forse ad un altro stemma, agiudicare dalla corona principesca che lo sormonta. Nel gran forno di poppa, ai lati del timone, invece si trova sul cassero, davanti all’albero di mezzana. Invece, sul lato sinistro del dritto di poppa, sono dipinti numeri romani in sequenza da V a XVI.
Funzione: didattico-celebrativa
ISCRIZIONI:
Tecnica di scrittura: a pennello
Tipo di caratteri: numeri romani
Posizione: dritto di poppa
Trascrizione: V, VI, VII, VIII, IX, X, XI, XII, XIII, XIV, XV, XVI
Notizie storico-critiche: La galleria delle navi del Museo di Palazzo Poggi comprende dieci modelli di navi costruiti tra la fine del XVI secolo e gli inizi del XIX. Tra questi beni si conserva anche la fregata.La galleria odierna ripropone la collezione della Camera della Geografia e della Nautica dell'antico Istituto delle Scienze, stanza creata nel 1724 grazie ad una donazione del marchese Marcantonio Collina Sbaraglia (1681/1744), nella quale confluirono carte geografiche, strumenti nautici e modelli in scala ridotta di vascelli e navigli (oggetti, in alcuni casi, già conservati presso l'istituto).Con l'avvento della Riforma napoleonica, nel 1802 i materiali vennero trasferiti all'Osservatorio astronomico della Specola, facente parte dello stesso complesso architettonico dove aveva sede l'istituto, Palazzo Poggi.In seguito, nel 1896, l'intera raccolta dedicata alla Geografia e alla Nautica, venne spostata ai Musei Civici di Bologna, dove rimase nascosta nei depositi, sino alla sistemazione nel 1937, presso il Rettorato dell'Università.Dal 2000, anno di apertura del museo, i modelli sono ritornati alla loro sede originaria, a Palazzo Poggi.La fregata rappresenta una tipica nave da guerra. Il modello esposto testimonia le tecniche di costruzione nautica sempre più indirizzate ad una crescente funzionalità, concretizzata nella riduzione degli elementi decorativi di poppa e di prua, a vantaggio di una maggiore velocità e rapidità di manovra.Il bene non compare negli inventari settecenteschi della Camera della Nautica, mentre nell'inventario del Gabinetto Astronomia del 1843 è identificabile con il “modello di una fregata da 34 pezzi di artiglieria", ubicata nella stanza a sud-ovest del terzo piano dell'osservatorio. Il modello ricompare in un inventario del 1973 come “Fregata (da 36 cannoni) … modello della fine del '700 o dei primi dell’800", data attendibile per le linee dello scafo, in primis della poppa, ma resa incerta per i danni successivi e per i restauri. Sconosciuta la nazionalità e la provenienza, potrebbe essere uno dei “modelli di nave“ facenti parte del ricco museo donato da padre filippino Urbano Savorgnan (1704-1777) all’Istituto delle Scienze nel 1776 (il patrizio veneto, della congregazione dell’Oratorio di San Filippo Neri di Bologna, nel suo testamento lasciò in legato all’Istituto delle Scienze la sua collezione che comprendeva libri, monete, medaglie, avori, bronzetti, disegni, stampe, gemme, dipinti, etc.).
STATO DI CONSERVAZIONE:
Stato di conservazione: discreto
Indicazioni specifiche: danni ai parapetti/ lacune nelle manovre
RESTAURI:
Data: 1930
Ente responsabile: Marina Militare, Arsenale di Venezia
Data: 1950
Ente responsabile: Università degli Studi di Bologna
Nome operatore: Rizzi A.
CONDIZIONE GIURIDICA:
Indicazione generica: proprietà Ente pubblico non territoriale
Indicazione specifica: Università di Bologna - Alma Mater Studiorum
DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA:
Autore: Simoni, Fulvio
BIBLIOGRAFIA:
Genere: bibliografia specifica
Autore: Rizzi A.
Anno di edizione: 1959
Sigla per citazione: 00039994
V., pp., nn.: pp. 136-176
V., tavv., figg.: tavv. XXXIV-XXXV
Genere: bibliografia specifica
Autore: Menconi Orsini A.
Anno di edizione: 1975
Sigla per citazione: 00040009
V., pp., nn.: pp. 282-283
V., tavv., figg.: fig. p. 284
Genere: bibliografia specifica
Autore: Materiali Istituto Scienze
Anno di edizione: 1979
Sigla per citazione: 00039870
V., pp., nn.: pp. 179-200
Genere: bibliografia specifica
Autore: Luoghi Conoscere
Anno di edizione: 1988
Sigla per citazione: 00039872
V., pp., nn.: pp. 73-77
Genere: bibliografia specifica
Autore: Residori G.
Anno di edizione: 2007
Sigla per citazione: 00041128
V., pp., nn.: p. 376
MOSTRE:
Titolo: La mostra d'arte nautica al Littoriale
Luogo, sede espositiva, data: Bologna, 1933
Titolo: I materiali dell'Istituto delle Scienze
Luogo, sede espositiva, data: Bologna, Accademia delle Scienze, Settembre-Novembre 1979
Titolo: Il viaggio. Mito e scienza
Luogo, sede espositiva, data: Bologna, Museo di Palazzo Poggi, Febbraio-Giugno 2007
SPECIFICHE DI ACCESSO AI DATI:
Profilo di accesso: 1
Motivazione: scheda contenente dati liberamente accessibili
COMPILAZIONE:
Data: 1989
Nome: Faini
Funzionario responsabile: Manzelli, Valentina
TRASCRIZIONE PER INFORMATIZZAZIONE:
Data: 2006
Nome: Biolchini L.
Ente: NR
AGGIORNAMENTO-REVISIONE:
Data: 2013
Nome: Mengoli E.
Ente: NR
Funzionario responsabile: NR
Osservazioni: La poppa della fregata è registrata con un proprio numero di inventario: NANAVI 901. Fonti: Inventario degli oggetti che a tutto l'ottobre 1843 costituiscono il Gabinetto Astronomico della Pontificia Università di Bologna - Fondo dell'Università Pontificia - n. 929 - Busta 1- Fascicolo 20, Ceschi G., 1843, Bologna-Archivio di Stato