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Tipo scheda: PST
Livello ricerca: C
CODICE UNIVOCO:
Codice regione: 08
Numero catalogo generale: 00691355
Ente schedatore: UNIBO
Ente competente: S261
OGGETTO:
Definizione: modello navale
Tipologia: vascello III rango
Denominazione: S. Antonio da Padova
Categoria principale: nautica
Parole chiave: modello
LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICO-AMMINISTRATIVA ATTUALE:
Stato: Italia
Regione: Emilia-Romagna
Provincia: BO
Comune: Bologna
Località: Bologna
COLLOCAZIONE SPECIFICA:
Tipologia: museo
Qualificazione: universitario
Denominazione: Museo di Palazzo Poggi
Denominazione spazio viabilistico: Via Zamboni, 33
INVENTARIO:
Denominazione: Inventario PATER
Data: 2011
Numero: MPPNA008
Data: NR
Numero: NANAVI 800
Denominazione: inventario Servizi generali del rettorato
Data: 1973
Numero: 327
Denominazione: inventario Servizi generali del rettorato
Data: 1965-1966
Numero: 10
Tipo di localizzazione: luogo di provenienza
LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICO-AMMINISTRATIVA:
Stato: Italia
Regione: Emilia-Romagna
Provincia: BO
Comune: Bologna
Località: Bologna
COLLOCAZIONE SPECIFICA:
Tipologia: museo
Qualificazione: universitario
Denominazione: Museo delle Navi
Specifiche: Camera di Geografia e Nautica dell'Istituto delle Scienze
DATA:
Data ingresso: 1937
Data uscita: 2000
CRONOLOGIA GENERICA:
Fascia cronologica di riferimento: sec. XVIII
CRONOLOGIA SPECIFICA:
Da: 1715
Validità: ca
A: 1751
Validità: ante
Motivazione cronologia: analisi storica
bibliografia
Materia e tecnica: legno/ intaglio/ pittura
corda
stoffa
ferro
MISURE:
Unità: cm
Altezza: 206
Larghezza: 50
Lunghezza: 252
Specifiche: altezza scafo 45/ lunghezza scafo 202
DESCRIZIONE:
Oggetto: Modello di vascello di terzo rango a 2 ponti, 58 cannoni e 3 alberi. La velatura e l’alberatura, specie poppiere, sono incomplete. Lo scafo, con carena bianca e opera morta nera, ha il babordo privo del fasciame esterno. Sulla prua, a tribordo, tre cifre romane indicano le linee di galleggiamento. Prua e poppa sono riccamente decorate. La serpa regge la polena dorata a forma di cavallo con scudo ovale fra le zampe anteriori. Sono dorate anche le volute dei parapetti dei castelli e i riquadri della seconda batteria. L’artiglieria è disposta su due file di batterie a scacchiera. I mantelletti del primo ponte sono internamente dipinti di rosso come le bocche dei cannoni montati su affusto. Sul ponte del cassero sono disposti 8 cannoni di calibro minore. Mancano i portelli da caccia a prua.Si tratta di un modello didattico: a babordo il fasciame esterno è infatti composto dalla sola chiglia, dalle tavole di volta a poppa e prua, dai quattro corsi di tavole e dalle due incinte sotto le batterie dagli scalmotti a vista, al fine di permettere la visione dell’ossatura interna dello scafo. Questo è formato da 18 quinti centrali e 6 cinte, i bagli e mostra il primo ponte di batteria, le cale delle gomene, le sezioni degli alberi sottocoperta e due pareti divisorie a poppa e a prua. A tribordo il fasciame semplice a comenti appaiati è invece completo delle tavole di bordo franco e dell’impavesata.All’albero di bompresso, munito di asta senza bandiera e di civada, si lega l’asta di fiocco e la controcivada probabilmente aggiunte in un intervento postumo alla data di costruzione del modello. L’albero di mezzana, cui è sospesa una verga secca ed un pennone ad artione con vela latinasbrogliata, è incompleto: mancano albero a vela di belvedere mentre quella di contromezzana è spiegata. Gli alberi di maestra e trinchetto in tre pezzi, sono dotati di tre vele quadre dai trevi semispiegati per la vista della coperta. Quattro vele di straglio completano il sistema velico. Mancano bandiere, fiamme e vele addizionali anche se presenti aste nei pennoni maggiori. Le scotte e i bracci dei trevi sono rinviati da bozzelli bianchi fissati alla fiancata.La resa del ponte di coperta è buona: su di esso trovano posto oltre all’artiglieria, quattro boccaporti, la ruota del timone davanti all’albero di mezzana e l’argano senza stanghe vicino al trinchetto. Sul cassero due scale portano al casseretto munito di due battagliole di rete. Dal castello di prua, collegato al ponte da una scala, scendono lateralmente due gavitelli neri. Al parapetto di prua sono agganciate le alette delle due ancore in ferro, con corpo in legno e marre ricurve, collegate a due delle quattro cubie di prua tramite le gomene. Manca il passavanti fra i due castelli. A poppa sono posti tre fanali di coronamento con la struttura della lanterna dorata e le faccie azzurre. Un quarto fanale è posto sulla coffa dell’albero di maestra.[la descrizione della poppa prosegue nel campo Osservazioni]
Funzione: didattico-celebrativa
ISCRIZIONI:
Tecnica di scrittura: a pennello
Tipo di caratteri: lettere capitali
Posizione: balconata della seconda galleria
Trascrizione: S. ANTONIO D.
Tecnica di scrittura: a pennello
Tipo di caratteri: numeri romani
Posizione: ruota di prua
Trascrizione: XVIII – XX - XII
Notizie storico-critiche: La galleria delle navi del Museo di Palazzo Poggi comprende dieci modelli di navi costruiti tra la fine del XVI secolo e gli inizi del XIX. Tra questi beni si conserva anche il vascello S. Antonio da Padova.La galleria odierna ripropone la collezione della Camera della Geografia e della Nautica dell'antico Istituto delle Scienze, stanza creata nel 1724 grazie ad una donazione del marchese Marcantonio Collina Sbaraglia (1681/1744), nella quale confluirono carte geografiche, strumenti nautici e modelli in scala ridotta di vascelli e navigli (oggetti, in alcuni casi, già conservati presso l'istituto).Con l'avvento della Riforma napoleonica, nel 1802 i materiali vennero trasferiti all'Osservatorio astronomico della Specola, facente parte dello stesso complesso architettonico dove aveva sede l'istituto, Palazzo Poggi.In seguito, nel 1896, l'intera raccolta dedicata alla Geografia e alla Nautica, venne spostata ai Musei Civici di Bologna, dove rimase nascosta nei depositi, sino alla sistemazione nel 1937, presso il Rettorato dell'Università.Dal 2000, anno di apertura del museo, i modelli sono ritornati alla loro sede originaria, a Palazzo Poggi.Il modello rappresenta un naviglio della marina dello Stato della Chiesa, fedele riproduzione di un vascello di terzo rango che combattè fra le schiere pontificie intorno al 1715, probabilmente noleggiato alla Repubblica genovese.Di proprietà del conte di Maurepas, Jean-Frédéric Phélippeaux sovrintendente alla Marina di Francia (1701/1781), il modello giunse al pontefice Benedetto XIV che, tramite il cardinale Valenti, Segretario di Stato, lo donò all’Istituto delle Scienze di Bologna, tra il giugno e il luglio del 1751. Jacopo Marescotti, allora coadiutore del bibliotecario, eseguì un primo intervento di “riassetto.Il bene venne dunque realizzato tra il 1715 circa e il 1751, anno in cui entrò a far parte delle collezioni della Camera della Geografia e della Nautica; compare infatti negli inventari d'istituto degli anni 1779 e 1798, ma non in quello precedente del 1776. Inoltre, nel 1843, il modello venne registrato tra gli oggetti dell’Osservatorio di Astronomia dell’Università Pontificia di Bologna.
STATO DI CONSERVAZIONE:
Stato di conservazione: discreto
Indicazioni specifiche: poppa lesionata nei giardinetti laterali/ tarlature nel legno
RESTAURI:
Data: 1930
Ente responsabile: Marina Militare, Arsenale di Venezia
Data: 1950
Ente responsabile: Università degli Studi di Bologna
Nome operatore: Rizzi A.
CONDIZIONE GIURIDICA:
Indicazione generica: proprietà Ente pubblico non territoriale
Indicazione specifica: Università di Bologna - Alma Mater Studiorum
DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA:
Autore: Simoni, Fulvio
BIBLIOGRAFIA:
Genere: bibliografia specifica
Autore: Speziale G.C.
Anno di edizione: 1926
Sigla per citazione: 00039996
V., pp., nn.: pag. 241-253
Genere: bibliografia specifica
Autore: Rizzi A.
Anno di edizione: 1959
Sigla per citazione: 00039994
V., pp., nn.: pp. 146-149
V., tavv., figg.: tavv. XI, XII, XIII
Genere: bibliografia specifica
Autore: Menconi Orsini A.
Anno di edizione: 1975
Sigla per citazione: 00040009
V., pp., nn.: pp. 261-285
Genere: bibliografia specifica
Autore: Materiali Istituto Scienze
Anno di edizione: 1979
Sigla per citazione: 00039870
V., pp., nn.: pp. 179-200
Genere: bibliografia specifica
Autore: Luoghi Conoscere
Anno di edizione: 1988
Sigla per citazione: 00039872
V., pp., nn.: pp. 73-77
Genere: bibliografia specifica
Autore: Residori G.
Anno di edizione: 2007
Sigla per citazione: 00041128
V., pp., nn.: p. 372
MOSTRE:
Titolo: La mostra d'arte nautica al Littoriale
Luogo, sede espositiva, data: Bologna, 1933
Titolo: I materiali dell'Istituto delle Scienze
Luogo, sede espositiva, data: Bologna, Accademia delle Scienze, Settembre-Novembre 1979
Titolo: Il viaggio. Mito e scienza
Luogo, sede espositiva, data: Bologna, Museo di Palazzo Poggi, Febbraio-Giugno 2007
SPECIFICHE DI ACCESSO AI DATI:
Profilo di accesso: 1
Motivazione: scheda contenente dati liberamente accessibili
COMPILAZIONE:
Data: 1989
Nome: Marchesan
Funzionario responsabile: Manzelli, Valentina
TRASCRIZIONE PER INFORMATIZZAZIONE:
Data: 2006
Nome: Biolchini L.
Ente: NR
AGGIORNAMENTO-REVISIONE:
Data: 2013
Nome: Mengoli E.
Ente: NR
Funzionario responsabile: NR
Osservazioni: La poppa quadra è composta da timone, tre fanali di coronamento e due gallerie delle ricche decorazioni dorate prolungate, assieme a quelle della facciata dello scudo, nei due giardinetti laterali. Questi sono affiancati da due sirene verticali in rilievo completamente dorate mentre, nella superficie del quadro, due tritoni alati distesi sul fianco reggono il fanale centrale. Due complesse raffigurazioni di armi dipinte a pennello campeggiano sullo sfondo verde scuro dell’area compresa fra il dragante e la barra dello scudo. Fra i due portelli di ritirata, da cui spuntano i cannoni, e la losca del timone sono dipinte a sinistra una divisa da guerra e a destra un’armatura in ferro. Le decorazioni dorate sono comprese fra il coronamento e la secondagalleria. Sotto il quadro, la prima galleria si compone di cinque finestre vuote intercalate da mensole con motivi vegetali, di cui l’ultima a destra mancante, e da una balaustra sinuosa formata da otto colonne trapezoidali. Al centro di essa lo scudo ovale, incorniciato da volute dorate, reca il nome della nave campeggiante su fondo rosso. Due mensoloni laterali collegano la prima alla seconda galleria, composta questa da quattro finestre vuote separate da lesene con bassorilievi floreali e porta architravata. La superficie sottostante, ornata da bassorilievi a mensola e riquadri, reca al centro il cartiglio il cui stemma della nazione e le decorazioni sono stati segati come conferma, inoltre il taglio visibile all’altezza dello stesso parapetto. Il timone èimperniato al dritto di poppa con quattro femminelle e quattro agugliotti di ferro.Le bottiglie laterali, composte da due gallerie che continuano i motivi decorativi della parte frontale, non sono molto estese: comprendono una sola finta apertura dalla forma lobata in corrispondenza delle due camere. Il tutto è sostenuto da due mensole ornate, in legno dorato, con parte della decorazione mancante nella zona in angolo. Le due bottiglie non aderisconoperfettamente alla superficie del vascello, specie quella a tribordo che sembra staccarsi. Oltre il coronamento, sul ponte di casseretto, è posta l’asta priva di bandiera, in legno nero con pomo terminale.La poppa del vascello è registrata con un proprio numero di inventario: NANAVI 801. Fonti: Lettera, Il Senato a Benedetto XIV - Lettere del Senato - Serie I - Busta 65, 1748-1755, Bologna-Archivio di Stato; Lettera, Marescotti G., Assunteria d’Istituto – Requisiti dei lettori – Lettera M - Volume 17 - n. 14, 1751, Bologna-Archivio di Stato; Lettera, Valenti Gonzaga S., Cardinale Valenti agli Assunti - Assunteria d’Istituto - Lettere all'Istituto delle Scienze - Volume 4, 1734-1752, Bologna-Archivio di Stato; Inventario degli oggetti che a tutto l'ottobre 1843 costituiscono il Gabinetto Astronomico della Pontificia Università di Bologna - Fondo dell'Università Pontificia - n. 929 - Busta 1- Fascicolo 20, Ceschi G., 1843, Bologna-Archivio di Stato