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Tipo scheda: PST
Livello ricerca: C
CODICE UNIVOCO:
Codice regione: 08
Numero catalogo generale: 00691353
Ente schedatore: UNIBO
Ente competente: S261
OGGETTO:
Definizione: modello navale
Tipologia: vascello III rango
Denominazione: Le Bien Aimé
Categoria principale: nautica
Parole chiave: modello
LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICO-AMMINISTRATIVA ATTUALE:
Stato: Italia
Regione: Emilia-Romagna
Provincia: BO
Comune: Bologna
Località: Bologna
COLLOCAZIONE SPECIFICA:
Tipologia: museo
Qualificazione: universitario
Denominazione: Museo di Palazzo Poggi
Denominazione spazio viabilistico: Via Zamboni, 33
INVENTARIO:
Denominazione: Inventario PATER
Data: 2011
Numero: MPPNA006
Data: NR
Numero: NANAVI 600
Denominazione: inventario Servizi generali del rettorato
Data: 1973
Numero: 320
Denominazione: inventario Servizi generali del rettorato
Data: 1965-1966
Numero: 3
Tipo di localizzazione: luogo di provenienza
LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICO-AMMINISTRATIVA:
Stato: Italia
Regione: Emilia-Romagna
Provincia: BO
Comune: Bologna
Località: Bologna
COLLOCAZIONE SPECIFICA:
Tipologia: museo
Qualificazione: universitario
Denominazione: Museo delle Navi
Specifiche: Camera di Geografia e Nautica dell'Istituto delle Scienze
DATA:
Data ingresso: 1937
Data uscita: 2000
RAPPORTO OPERA FINALE ORIGINALE:
Stadio opera: modellino
Opera finale/originale: vascello francese Le Bien Aimé
Autore opera finale/originale: Coulomb J.L.
Datazione opera finale/originale: 1757
CRONOLOGIA GENERICA:
Fascia cronologica di riferimento: sec. XVIII
CRONOLOGIA SPECIFICA:
Da: 1757
Validità: post
A: 1771
Validità: ante
Motivazione cronologia: analisi storica
fonte archivistica
Materia e tecnica: legno/ intaglio/ pittura
corda
stoffa
ferro
vetro
MISURE:
Unità: cm
Altezza: 257
Larghezza: 60
Lunghezza: 275
DESCRIZIONE:
Oggetto: Questo modello viene indicato dagli antichi inventari della Camera di Nautica come vascello francese di terzo rango, a due ponti e 64 cannoni. Purtroppo l’artiglieria è mancante, restano solo i portelli di prima e seconda batteria disposti a scacchiera, quelli di caccia sul davanti della nave e quelli di ritirata. Su tutto il fianco sinistro mancano i martelletti, mentre Quelli esistenti sono dipinti di rosso. Il vascello riproduce con grande perizia quello della Marina Francese che partecipò alla battaglia di Quessant nel 1777. Il legno naturale dello scafo permette di riconoscere Il rivestimento con fasciame semplice e comenti appaiati. Le teste dei corsi sono incastrate alla ruota di prua e al dritto di poppa e fissate con chiodi. Una ricca decorazione interessa sia la poppa che la prua. Il fianco sinistro dello scafo è in parte aperto a cerniera per mostrare la sistemazione interna degli ambienti.Il carattere prettamente didattico di questo modello è testimoniato dalle stesse fonti storiche che indugiano spesso sul suo scopo di “chiaro ammaestrament “. La fiancata sinistra del vascello, nella sua superficie di carena, è infatti ribaltabile a cerniera e offre un perfetto spaccato della struttura interna dell’imbarcazione. Partendo dal basso si può osservare la zavorra, ostituita da ciottoli di fiume, la stiva con la legna da da ardere e fascine accatastate, sacchi con le provviste e botti di varie dimensioni. Al centro è evidente anche l’ancora di rispetto collocata in corrispondenza del boccaporto. Sono ben visibili le scale interne di collegamento e 6 fanali da stiva con vetri inamovibili per lavorare nella camera della polvere. Troviamo anche uno spazio riservato al bestiame in cui sono situate tre pecore con relativa mangiatoia. Verso prua la cala delle gomene contiene i cavi di ancoraggio arrotolati.A prua lo sperone costituisce il punto d’appoggio dell’albero di bompresso. Oltre al carattere funzionale questa parte assume valore decorativo per i suoi ricchi ornamenti. Sulla gorgiera di colore bianco è sistemato il tagliamare, le frecce, dipinte in rosso e oro, sostengono la polena costituita da un leone rampante dorato che sorregge lo scudo con i gigli di Francia. Ai lati dello sperone si aprono le cubie, due per banda, per il passaggio delle gomene delle ancore L’alberatura è completa: composta da albero di mezzana, maestra, trinchetto e bompresso.Sono visibili i collegamenti fra le tre parti di ogni singolo albero: fusto, albero di gabbia e albereto. Le vele quadre di maestra e trinchetto sono spiegate così come quelle di controvelaccio e controvelaccino. Sull’albero di mezzana si nota la vela trapezoidale all’inglese. Sul bompresso civada e controcivada sono arrotolate. Gli alberi di maestra e trinchetto sono completati da scopamare e coltellacci ripiegati.La dotazione di 6 ancore rispecchia fedelmente quella dei vascelli settecenteschi. Esse sono così distribuite: le due ancore di posta sospese ai lati della prua mediante appositi cavi; più indietro, sul lato destro, sta l’ancora maestra o di speranza di dimensioni maggiori. Dall’altra parte le due ancore di tonneggio controbilanciano il peso e in fondo alla stivaè l’ancora di rispetto. Sui fianchi della nave si notano due scale bordo, costituite da scalini inchiodati nelle parte centrale della murata. La scala del cassero è dipinta di rosso, altre due scalette uniscono il passavanti al ponte su cui troviamo le scialuppe. Il vascello è dotato di una barca e di una iole con alberi e vele ripiegate: la seconda è decorata internamente con motivi vegetali. Le sovrastrutture sono dipinte in rosso e ravvivate da cornici dorate; all’estremità della poppa possiamo osservare la camera del capo dell’equipaggio e quella del pilota.[la descrizione della poppa prosegue nel campo Osservazioni]
Funzione: didattico-celebrativa
ISCRIZIONI:
Tecnica di scrittura: a intaglio
Tipo di caratteri: lettere capitali
Posizione: scudo dello specchio di poppa
Trascrizione: LE BIEN AIME'
Notizie storico-critiche: La galleria delle navi del Museo di Palazzo Poggi comprende dieci modelli di navi costruiti tra la fine del XVI secolo e gli inizi del XIX. Tra questi beni si conserva anche Le Bien Aimé, spettacolare esempio di modellistica navale.La galleria odierna ripropone la collezione della Camera della Geografia e della Nautica dell'antico Istituto delle Scienze, stanza creata nel 1724 grazie ad una donazione del marchese Marcantonio Collina Sbaraglia (1681/1744), nella quale confluirono carte geografiche, strumenti nautici e modelli in scala ridotta di vascelli e navigli (oggetti, in alcuni casi, già conservati presso l'istituto).Con l'avvento della Riforma napoleonica, nel 1802 i materiali vennero trasferiti all'Osservatorio astronomico della Specola, facente parte dello stesso complesso architettonico dove aveva sede l'istituto, Palazzo Poggi.In seguito, nel 1896, l'intera raccolta dedicata alla Geografia e alla Nautica, venne spostata ai Musei Civici di Bologna, dove rimase nascosta nei depositi, sino alla sistemazione nel 1937, presso il Rettorato dell'Università.Dal 2000, anno di apertura del museo, i modelli sono ritornati alla loro sede originaria, a Palazzo Poggi.Il modello riproduce con grande precisione l'omonimo vascello realizzato nel 1757 a Lorient, per la Compagnia delle Indie, su progetto di J.L. Coulomb (discendente di una grande famiglia tolonese di costruttori navali).Le Bien Aimè giunse presso l’Istituto delle Scienze di Bologna nel 1771, grazie a Carlo Marino Hurson, Intendente della Marina Francese. Questa donazione è documentata da in fitto carteggio che ci permette di ricostruire l’intero percorso del modello, dal porto di Tolone a Livorno e poi a Bologna via Firenze. Nel novembre del 1771 fu collocato nella Camera di Geografia e Nautica dall’ingegnere A. Aiquier, che aveva seguito il donativo durante il viaggio per seguire tutte le operazioni di trasporto e di montaggio. Ritroviamo Le Bien Aimè negli inventari del XVIII secolo e anche in quello compilato nel 1843 quando, dopo lo scioglimento dell’Istituto delle Scienze, il materiale relativo alla nautica fu collocato presso l’Osservatorio Astronomico.Il carattere prettamente didattico di questo modello è testimoniato dal fianco sinistro dello scafo, aperto a cerniera per mostrare la sistemazione interna degli ambienti. Inoltre, un grande cartiglio sullo specchio di poppa, riporta il nome della nave a caratteri dorati: Le Bien Aimé, ovvero "beneamato", appellativo riservato al re di Francia Luigi XV.
STATO DI CONSERVAZIONE:
Stato di conservazione: discreto
Indicazioni specifiche: danni ai fanali di poppa
RESTAURI:
Data: 1930
Ente responsabile: Marina Militare, Arsenale di Venezia
Data: 1950
Ente responsabile: Università degli Studi di Bologna
Nome operatore: Rizzi A.
CONDIZIONE GIURIDICA:
Indicazione generica: proprietà Ente pubblico non territoriale
Indicazione specifica: Università di Bologna - Alma Mater Studiorum
DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA:
Autore: Simoni, Fulvio
BIBLIOGRAFIA:
Genere: bibliografia specifica
Autore: Rizzi A.
Anno di edizione: 1959
Sigla per citazione: 00039994
V., pp., nn.: pag. 123-183
V., tavv., figg.: figg. 14, 15, 16, 17, 18
Genere: bibliografia specifica
Autore: Menconi Orsini A.
Anno di edizione: 1975
Sigla per citazione: 00040009
V., pp., nn.: pp. 261-285
Genere: bibliografia specifica
Autore: Farinelli F.
Anno di edizione: 1979
Sigla per citazione: 00040000
V., pp., nn.: pag. 194-195
V., tavv., figg.: tav. pag. 195
Genere: bibliografia specifica
Autore: Materiali Istituto Scienze
Anno di edizione: 1979
Sigla per citazione: 00039870
V., pp., nn.: pp. 179-200
Genere: bibliografia specifica
Autore: Luoghi Conoscere
Anno di edizione: 1988
Sigla per citazione: 00039872
V., pp., nn.: pp. 73-77
Genere: bibliografia specifica
Autore: Residori G.
Anno di edizione: 2007
Sigla per citazione: 00041128
V., pp., nn.: p. 374
MOSTRE:
Titolo: La mostra d'arte nautica al Littoriale
Luogo, sede espositiva, data: Bologna, 1933
Titolo: I materiali dell'Istituto delle Scienze
Luogo, sede espositiva, data: Bologna, Accademia delle Scienze, Settembre-Novembre 1979
Titolo: Il viaggio. Mito e scienza
Luogo, sede espositiva, data: Bologna, Museo di Palazzo Poggi, Febbraio-Giugno 2007
SPECIFICHE DI ACCESSO AI DATI:
Profilo di accesso: 1
Motivazione: scheda contenente dati liberamente accessibili
COMPILAZIONE:
Data: 1989
Nome: Frisoni
Funzionario responsabile: Manzelli, Valentina
TRASCRIZIONE PER INFORMATIZZAZIONE:
Data: 2006
Nome: Biolchini L.
Ente: NR
AGGIORNAMENTO-REVISIONE:
Data: 2013
Nome: Mengoli E.
Ente: NR
Funzionario responsabile: NR
Osservazioni: La poppa si presenta decorata in ogni sua parte; gli intagli dorati si stagliano sul colore rosso del fondo. Sotto la linea di galleggiamento e ben evidenziato il dritto di poppa che sale fino a fissarsi al dragante, determinando in quel punto la soglia dei due portelli di ritirata. Al di sopra troviamo la facciata dello scudo con vari ornamenti e al centro un grande cartiglio delimitato da cornici dorate, sul cui fondo azzurro compare il nome della nave a caratteri d’oro. Salendo in corrispondenza del secondo ponte, sono situate le finestre della grande camera delimitate da mensole che sorreggono la balconata; lateralmente putti alati e dorati impugnano una bandiera di colore rosso. La balconata superiore presenta interessanti ornamenti ed è ricoperta da un tendaletto. Il quadro di poppa è caratterizzato dall’effigie del Re di Francia, dorata in campo azzurro e circondata da trofei e stendardi; al di sopra il coronamento con motivi a intaglio, tre fanali e l’asta portabandiera.Lo scopo didattico di questo modello di vascello si riscontra anche nella zona di poppa: gli alloggi degli ufficiali sono riprodotti fedelmente ed è estremamente affascinante la minuzia e la cura con cui è trattato ogni piccolo dettaglio interno. In basso la stanza riservata allo scrivano è dotata di un tavolo con panche di legno e di una serie di volumi rilegati in rosso. Sopra, dalle finestre della gran camera, si scorge un ampio tavolo con panche e un mobile con vetrinetta; sul lato destro si staglia la figura di un marinaio che regge una lancia. La camera del consiglio è perfettamente arredata con mobili d’epoca: divanetti, sedie, angoliere, cassettoni, consolles e quadri con raffigurazioni allegoriche. La balconata presenta una balaustra decorata a bassorilievo; nella parte centrale è collocato lo stemma reale francese costituito da tre gigli d’oro in campo azzurro sormontati da una corona. Le finestre della camera del consiglio sono delimitate dagli scalmi di poppa; una di esse conserva ancora le inferriate mentre le altre ne sono prive. Le due porte che conducono all’interno della nave sono semiaperte e capillarmente riprodotte fin nei minimi particolari. La balconata è coperta da un tendaletto in ferro battutosorretto da 6 sottili barre metalliche. Sul coronamento di poppa spiccano i tre fanali delle navi ammiraglie: quello centrale ha dimensioni maggiori rispetto ai laterali. Sono in legno e metallo dorato con inserti in vetro. Purtroppo quello di destra mostra evidenti segni di danneggiamento.La poppa del vascello è registrata con un proprio numero di inventario: NANAVI 601. Fonti: Assunteria d’Istituto- Diversorum– Busta 11- Fascicolo 15, 1771, Bologna-Archivio di Stato; Assunteria d’Istituto – Atti e Verbali di Congregazione - Volume 6, 1776-1775, Bologna-Archivio di Stato; Assunteria d’Istituto - Lettere dell’Istituto - Volume 5, 1776-1782, Bologna - Archivio di Stato; Inventario degli oggetti che a tutto l'ottobre 1843 costituiscono il Gabinetto Astronomico della Pontificia Università di Bologna - Fondo dell'Università Pontificia -n. 929 - Busta 1- Fascicolo 20, Ceschi G., 1843, Bologna-Archivio di Stato