DESCRIZIONE:
Oggetto:
La tavola è composta da tre preparazioni anatomiche. Al centro la laringe vistaanteriormente, completata dal tratto iniziale della trachea e della ghiandola tiroide.Completano la preparazione l'aorta in bianco e la vena cava superiore in blu con iloro rami collaterali destinati alla testa e agli arti superiori; degna di nota la riccavascolarizzazione della ghiandola tiroide. La preparazione sinistra mostra laghiandola tiroide isolata, mentre nella preparazione di destra è rappresentata lalaringe sezionata e vista dall'interno. Si apprezzano due piccole depressioni, iventricoli laringei, al di sotto dei quali sono rappresentate le corde vocali.Il supporto è costituito da una tavola sagomata in legno a fondo celeste.
Funzione:
didattica
Notizie storico-critiche:
La preparazione anatomica in esame trova riscontro nell’inventario dellacollezione Solimei, alla descrizione n° 29: "Vene del collo. Cartilagine dellalaringe".L’elenco delle 32 cere Solimei -a cui si sommano altre 9 prive dinumerazione, raggiungendo un totale di 41 oggetti- attribuite ad AnnaMorandi (1714/ 1774), venne pubblicato nel 1857 da Michele Medici, in calceall’Elogio dei coniugi ceroplasti bolognesi Giovanni Manzolini e AnnaMorandi, pronunciato un anno prima. In quel periodo la collezione era nellemani del celebre chirurgo Francesco Rizzoli, donatagli da una erede diGiuseppe Solimei, figlio della coppia (il cognome venne mutato nel 1758rispetto a quello del padre). Il modello dovette dunque giungere all’Istitutodelle Scienze successivamente al 1776, anno della nota acquisizione -citataconcordemente dalle fonti- delle cere morandiane, quindi soltanto dopo lasoppressione napoleonica e la trasformazione di Palazzo Poggi in sedeuniversitaria.La principale biografa della Morandi, Rebecca Messbarger, specifica che ipreparati anatomici dedicati al cuore, ai polmoni e più generalmenteall'apparato respiratorio vennero modellati a quattro mani da entrambi iconiugi, quando Giovanni Manzolini era ancora in vita. Notizia che trovaconferma anche nel catalogo della mostra del 1981 dedicata alle ceresettecentesche, dove la tavola è attribuita al loro lavoro congiunto.La datazione del bene è orientativamente circoscrivibile al decennio checorre dal 1745, anno in cui Manzolini troncò l’attività di collaborazione conErcole Lelli per aprire effettivamente una propria bottega famigliare,coadiuvato dal rilevante supporto della moglie, al 1755, data di scomparsadello stesso ceroplasta.Il nome di Giovanni non compare negli elenchi degli accademici e deiprofessori dello Studio bolognese. Contrariamente la moglie fu inveceascritta nel 1754 all'Accademia delle Scienze dell'istituto bolognese e, l'annosuccessivo, le venne assegnato l'incarico di modellatrice presso la cattedradi Anatomia dell'Università. Numerosi furono inoltre i riconoscimenti che levennero tributati da altre accademie italiane e straniere, a dimostrazionedell'ampia diffusione raggiunta dalle sue tavole anatomiche.