DESCRIZIONE:
Oggetto:
Il feto mostruoso, che presenta una malformazione definita "ciclopia", è adagiato entro una cassetta di vetro.
Funzione:
didattica
Notizie storico-critiche:
La collezione di Ostetricia dell'Istituto delle Scienze, creata da Giovanni Antonio Galli verso la metà del XVIII secolo, venne arricchita ed implementata nel corso dell'Ottocento dai professori dell'Università di Bologna che si avvicendarono nella cattedra dell'insegnamento.Il modello non è presente nell'inventario del 1776, redatto dallo stesso Galli, pertanto non è parte della collezione commissionata dal chirurgo bolognese.Esaurienti notizie e una descrizione del modello sono contenute nell'opuscolo che Tarsizio Riviera, professore di ostetricia dell'Istituto delle Scienze, pubblicò nel 1793 per commentare questo raro caso di mostruosità fetale. L'opuscolo intitolato "Storia di un monocolo con alcune Riflessioni", stampato a Bologna, è illustrato con una tavola che riproduce le fattezze del feto, consentendo il riconoscimento con il modello stesso. Il ciclope fornì materia al Riviera per una serrata confutazione delle tesi sostenute da "Immaginari" che attribuivano ad una forte emozione provata in gravidanza, la nascita di feti mostruosi. Il Riviera conclude le sue "Riflessioni" con una energica dichiarazione: "l'opinione degli immaginari è smentita dall'Anatomia, dalla ragione e dall'esperienza".