Osservazioni:
La carta riproduce tutto il continente asiatico coprendo la longitudine dal Mar Rosso (Mare Rubrum) e Mar Nero (Mare Nigrum) alle grandi isole del Pacifico, fino alle coste dell’Australia del nord. Iniziando da sinistra verso destra è rappresentata una porzione dell’Europa dall’arcipelago greco alla Lapponia. Nei pressi del margine graduato superiore si trova la Lapponia (Trinnes) che si affaccia sul Mar Bianco (Album Mare) e sul Mar di Barents (Mourmanskoy More) ed una porzione della Nuova Zemlia (Nova Zemla). Quest’ultima si affaccia sul Mare Glaciale Artico (Mare Tartaricum), la rappresentazione prosegue con la costa settentrionale della Siberia (Tartaria) che appare con andamento pressoché rettilineo. Ad est sono rappresentate le grandi isole asiatiche del Pacifico, ma non compare il continente americano. Nella porzione in alto a destra, appena sotto la raffigurazione di due vascelli, si trova delineato un’insieme di coste allo stato non identificabile ma rappresentate verosimilmente i contorni dello stretto di Anian, noto oggi con il nome di stretto di Bering, la penisola viene chiamata Yedso (ad est Straed de Vries e al di là un tratto interrotto di costa con la scritta Comp. es lanndt). Seguendo il Giappone (Iaponia), più all’estremo est le Marianne (Islasde las Velas alias Ladrones) e tra queste e le Filippine (Insula Philippine), le Molucche (Arcipelago des . Lazzaro). Nella parte meridionale lungo una fascia che va dall’equatore fino a circa 20° di latitudine sud sono rappresentate le coste settentrionali dell’Australia (Carpentaria e Hollandia Nova), la Papua-Nova Guinea (Terra dos Patos a Jacobo Maire dicta Nova Guinea). A sud delle Molucche c’è l’isola Ceram, seguono poi Giava (Java), Sumatra e l’Oceano Indiano (Oceanus Orientalis, Mar di India). Lungo il margine, a sud est, si trovano un mappamondo in due emisferi e una raffigurazione allegorica con scene di mercanti, che scaricano balle di merci ed una scena di caccia. Sul lato sinistro della carta all’interno del continente africano (Africae-Pars) si trova una figura geometrica che serviva a calcolare le distanze in latitudine e in longitudine. Accanto a questa si trova la penisola Somala (Adel) e l’isola di Socotra (Zocotora Insula), Abissinia (Abissinorum Regn) e l’Egitto (Egyptus) fino alla Marmarica (Marmarica nunc Barcha) nel punto in cui si trova ad essere prospiciente all’isola di Creta (Canea). I territori rappresentati sono descritti con molta cura e molte sono le informazioni, anche per quelle parti che non comprendono il continente asiatico, come ad esempio la porzione d’Europa comprendente la Grecia (Graecia), la Romania, la Bulgaria, la Valacchia (Valachia), la Moldavia (Moldavja), la Lituania (Lithiania), la Crimea, la Russia e la Moscovia. Oltre l’idrografia, rappresentata in maniera molto precisa ed accurata, numerose sono le informazioni riguardo la vegetazione e l’orografia. Una descrizione molto particolareggiata viene fatta per i territori allora meglio conosciuti mentre risulta un po’ carente quella dell’estrema Russia (Tartaria). Ad esempio i territori che vanno dalla Penisola Anatolica (Natolia Asia Minor) all’India e comprendono Armenia, Persia, Medio Oriente, sono rappresentati in modo molto particolareggiato con indicazioni di molti toponimi, sia lungo le linee di costa che all’interno. Molto particolareggiata è anche la descrizione della Cina (China), Mongolia (Magni Mongoli Imperium) ed del sud-est Asiatico comprendente Loas (Gannan), Siam e Malesia (Malatca). I nomi dei mari sono indicati in latino: Mare Mediterraneo (Mare Mediterraneum), Mar Bianco (Album mare), Mar Siberiano (Mare Tartaricum), Mare di Bering (Oceanus Occidentalis), Oceano Pacifico (Oceanus Chinensis), Mar d’Arabia (Mare Arabicum Indicum), Mar Nero (Pontus Euxinus), Mar Rosso (Mare Rubrum). Altri ancora sono indicati con un doppio nome ad esempio Golfo del Bengala (Golfo de Bengala alias Sinus Gangeticus) e Oceano Indiano (Oceanus Orientalis qui et Mar di India).La dimensione della carta, gli elementi decorativi, (fregi, cartigli e raffigurazioni allegoriche) disegnati con molta cura e dovizia di particolari, l’accurata descrizione dei territori continentali ricca ed articolata, non solo dei tratti antistanti le coste ma anche nelle parti interne, la presenza di rose dei venti con solo scopo decorativo e di indicare il nord senza che siano tracciate le indicazioni dei venti, inseriscono il reparto nella categoria delle carte geografiche murali. La proiezione utilizzata nella rappresentazione è quella conica con tutti i meridiani curvilinei che convergono verso il Polo Nord ed i paralleli formati da archi di cerchio, mentre l’equatore ed il meridiano centrale passante per 110 gradi di longitudine est sono gli unici ad essere rettilinei. Meridiani e paralleli sono tracciati di 5 ° in 5 ° e ad uguali intervalli sono riportati sui margini graduati le indicazioni numeriche relative. La proiezione conica permette di rappresentare in piano la superficie di una sfera in maniera più corretta della proiezione cilindrica di Mercatore, ma presenta l’inconveniente della perdita dell’ortogonalità tra meridiani e paralleli, a parte, appunto, quelli centrali. Quindi anche i rapporti creati ai loro incroci assumono valori variabili pur mantenendo le rappresentazioni territoriali dimensioni e rapporti che globalmente non divergono molto dalla realtà. Per questo motivo all’interno della rappresentazione è contenuto un cartiglio tecnico in cui viene descritto un sistema per computare le distanze in differenze di latitudine e longitudine. I territori continentali sono rappresentati con una certa cura anche se è possibile riscontrare alcuni errori grossolani dovuti, con molta probabilità, alla incompleta conoscenza dei territori raffigurati a causa della scarsezza di esplorazioni geografiche. Ad esempio l’India appare più piccola della sua effettiva consistenza, le coste settentrionali e nord-orientali della Russia sono molto semplificate rispetto alla loro effettiva articolazione, la raffigurazione delle grandi isole del Pacifico appare molto sommaria, specie per quanto riguarda la Nuova Guinea. Molto articolata appare la rappresentazione dell’idrografia, specialmente nell’area continentale. L’orografia viene indicata con “mucchi di talpa” che presentano una leggera lumeggiatura a nord-ovest, le catene montuose sono rappresentate con scarsa precisione. La vegetazione è indicata con gruppi di alberi, essi sono molto numerosi in Russia. Le città, numerose sia nelle coste che nei territori interni, sono indicate secondo un modello gerarchico di importanza e grandezza delle stesse raffigurato da un cerchietto con una, due o più torri. Nei tratti di mare antistanti le linee di costa sono segnalati numerosi banchi di sabbia, rappresentati con delle linee puntinate, e scogli, rappresentati con crocette. La vegetazione è indicata con gruppi di alberi. All’altezza in cui la penisola della Corea si stacca dal continente asiatico è indicata la parte terminale della Grande Muraglia Cinese. I nomi regionali, specie nella Russia, sono spesso seguiti da brevi descrizioni riguardanti i luoghi rappresentati.Principali componenti: Margine graduato, Cartiglio con titolo, Rose dei venti, Rappresentazione allegorica con Mappamondi, Vascelli.Su tutti i margini della rappresentazione geografica si trova la linea graduata che indica l’ampiezza in latitudine e longitudine dei territori rappresentati. Essa è composta da una doppia linea in cui i singoli gradi sono indicati con trattini alternati bianchi e neri ogni cinque trattini c’è l’intersezione con i meridiani e i paralleli e vengono indicati i gradi. A causa della particolare proiezione adottata, la lunghezza dei singoli trattini, assume dimensioni molto variabili. Il margine in alto misura da 23 gradi a 198 gradi di longitudine est i margini sinistro e destro misurano da 14 gradi di latitudine sud a 53 gradi di latitudine nord. All’interno della rappresentazione l’equatore e il meridiano centrale passante per 110 gradi sono gli unici ad essere rettilinei ed al loro incrocio 5 gradi di longitudine e 5 gradi di latitudine misurano mm. 47. L’equatore passante per le isole Maldive, Borneo e Sumatra è composto da tre segmenti rettilinei che formano due diverse linee graduate: in quella superiore vengono indicati i gradi con i trattini alternati bianchi e neri, in quella inferiore ogni singolo grado è diviso in tre trattini alternati bicromi. All’altezza di circa 24° di latitudine nord é indicato il Tropico del Cancro ed all’altezza di circa 67° di latitudine nord il Circolo Polare Artico. All’interno della carta si trovano due rose dei venti: la prima all’incrocio tra il meridiano passante per 115° di longitudine est e il parallelo passante per 5° di latitudine nord e appena sopra la scritta OCEANUS ORIENTALIS. La seconda all’incrocio tra il meridiano passante per 170° di longitudine est e il parallelo passante per 60° di latitudine nord, tra le indicazioni del MARE TARTARICUM e dell’OCEANUS OCCIDENTALIS. Esse sono rappresentate circoscritte da due circonferenze: la prima ha tratto più fine ed è tangente alle punte che indicano 16 diverse direzioni di venti, la seconda ha diametro maggiore e tratto più marcato ed al suo esterno si trova un giglio che indica la direzione nord. Nei tratti di mare sono rappresentati 7 vascelli, i quali con molta probabilità servivano ad indicare le rotte più battute dalle flotte olandesi. Essi sono di piccole dimensioni, in modo da lasciare libera la superficie dei mari, il disegno è molto nitido e viene fatto molto poco uso del chiaroscuro in modo da rendere l’ornamentazione meno pesante e il gusto più moderno. Le onde al disotto degli scafi, ad esempio, sono accennate con poche linee ed eccedono di poco la larghezza delle navi raffigurate. I vascelli e le loro attrezzature sono rappresentati, pur nelle piccole dimensioni, con realistica precisione, essi appaiono generalmente di poppa e qualche volta di profilo ed hanno un’attrezzatura con vela di civada e controcivada. I primi due si trovano affiancati nel MARE ARABICUM tra 95° e 98° di longitudine est e tra 17° e 19° di latitudine nord e puntano verso le coste dell’India. Il terzo e il quarto si trovano tra le scritte OCEANUS ORIENTALIS e MAR DI INDIA tra 118° e 128° di longitudine est tra 7° e 5° di latitudine sud e navigano verso le isole di Giava (Java) e Sumatra. Il quinto e sesto si trovano appena sotto la scritta OCEANUS OCCIDENTALIS tra 172° e 183° di longitudine est e tra 47° e 52° di latitudine nord e navigano verso le coste asiatiche continentali della Russia. Il settimo si trova tra la scritta OCEANUS CHINENSIS e ARCIPELAGO DE S. LAZARO tra 161° e 163° di longitudine est e 16° e 18° di latitudine nord e si dirige verso le coste delle Filippine.