ISCRIZIONI:
Classe di appartenenza:
documentaria
Tecnica di scrittura:
a penna
Posizione:
sul verso - in alto
Trascrizione:
Basaltes lapis qui angulis constat minimu[m] 4. Adamas ex Cyprus quibusda[m]. ego puto fluore esse chrystallo. et adamatis simile[s] inde Gesn. de fossil. fol. 20.et.21.
Classe di appartenenza:
documentaria
Tecnica di scrittura:
a penna
Posizione:
sul verso - in basso
Trascrizione:
189
Notizie storico-critiche:
Ulisse Aldrovandi, nato a Bologna nel 1522, è considerato il fondatore della storia naturale moderna. Riuscì a fare di Bologna uno dei maggiori centri della ricerca naturalistica europea. Compose un’opera in 13 volumi, nel quale si proponeva una dettagliata descrizione dei tre regni della natura: minerale, vegetale e animale. Una parte dell’intero corpus di matrici xilografiche commissionate dal filosofo naturalista è conservata presso la sala aldrovandiana del Museo di Palazzo Poggi (1822 tavolette) e una parte presso la Biblioteca Universitaria di Bologna (1950 tavolette circa). In precedenza, lo stesso Aldrovandi aveva raccolto, nel corso dei decenni, numerose tavole acquerellate eseguite, tra gli altri, da Giovanni Neri e da Jacopo Ligozzi. Soltanto in seguito, a partire dalla metà degli anni Ottanta, il lavoro proseguì con l’impegno di Cristoforo Coriolano (Lederlein Christoph) nell’intaglio di tavolette in legno, eseguite per la stampa dei 13 volumi della Storia Naturale. Prima della morte, avvenuta nel 1605, il naturalista dispose nel testamento che il museo e l’intero patrimonio scientifico che aveva accumulato nel corso della sua vita andassero in eredità al Senato bolognese, fino a quando nel 1742 vennero trasferite all’Istituto delle Scienze di Palazzo Poggi.
La datazione della presente matrice xilografica è circoscrivibile indicativamente tra la metà degli anni Ottanta del XVI secolo, quando ebbe inizio l'attività dei 'delineatores', gli artisti che riportarono i disegni sulle tavolette prima dell'intaglio, e la pubblicazione dell'opera a stampa cui si riferisce (Musaeum metallicum, 1648), pur risultando inedita.