DESCRIZIONE:
Oggetto:
"Equus caballus - Ernia toracica di una porzione di tenue", mummificato.
Notizie storico-critiche:
Caso patologico di ernia di intestino tenue passato nel torace a traverso del diaframma. Dono del Vet: Vincenzo Muratori Settembre 1835. Fù trovato in una cavalla di 14 anni circa appartenente al noleggiatore di vetture Sig. Corticelli, la quale nella notte delli 16 Luglio antecedente fatto aveva una caduta entro una fossa della profondità di circa cinque metri; mostrossi fin d'allora gravemente malata ma il riposo e due salassi la rimisero in modo che potè prestare il solito servizio fino alli 27 Settembre seguente, giorno in cui fù attaccata da sintomi di gravissima enterite per la quale morì nel successivo giorno 28. La mattina del 29 fu fatta la sezione del cadavere e non si rinvenne verun viscere alterato e si riscontrò soltanto una rottura nella regione inferiore del diaframma per la quale una porzione dell'intestino digiuno ascendeva entro il petto. La ristrettezza del foro strozzata aveva l'ansa dell'intestino, il quale caduto in cancrena era stato la causa della morte di questo individuo. La storia di questo caso è conservata nell'Archivio del Gabinetto e contraddistinta dallo stesso numero della preparazione. Esaminato diligentemente il pezzo recente trovai che l'apertura del diaframma, attraverso della quale passava l'ansa intestinale nel petto, era di forma ovoide nel diametro maggiore di tre centrimetri ed il minore di due: il lembo di questa apertura callosa e rotondeggiante mostrava essere tale lacerazione accaduta qualche tempo prima dell'ultima malattia e probabilmente all'epoca della caduta di sopra accennata; oltre l'intestino ed in compagnia di esso erasi insinuata nel torace anche notabile porzione di omento che aderiva in parte all'orlo del foro. La ristrettezza di questa apertura e le inflessioni angolose formate dall'ansa intestinale nell'attraversarlo rendevano il passaggio delle materie contenute difficile, di modo che non svuotandosi completamente il tubo, erasi accumulato nel medesimo tanta copia di sostanza da produrre poi l'incarceramento e la cancrena. Misurata l'ansa penetrata nel petto si è trovata della lunghezza di 77 centimetri scorrendo per la convessità di essa e della periferia di 22 gonfia moderatamente d'aria. Cancrenose e nerissime erano le pareti dell'intestino, colore che si è conservato anche dopo il disseccamento. A secco. Alessandrini.