DESCRIZIONE:
Codifica Iconclass:
43AA4
Indicazioni sul soggetto:
La visita dello shôgun Tokugawa Ienari al santuario Tôshôgû a Nikkô nel 1833
ISCRIZIONI:
Classe di appartenenza:
titolazione
Lingua:
giapponese
Tecnica di scrittura:
a incisione
Posizione:
cartouche, in alto a destra
Trascrizione:
Nikkô goshasan Kurihashi-do funabashi no zu
Classe di appartenenza:
firma
Lingua:
giapponese
Tecnica di scrittura:
a incisione
Posizione:
cartouche verticale, in basso a destra
Trascrizione:
Kôchôrô Kunisada hitsu
Classe di appartenenza:
editoriale
Lingua:
giapponese
Tecnica di scrittura:
a incisione
Posizione:
cartouche, in basso a sinistra
Trascrizione:
(anno 22 dell'era Meiji, agosto; nome e indirizzo dell'editore)
Classe di appartenenza:
descrittiva
Lingua:
giapponese
Tecnica di scrittura:
a incisione
Posizione:
cartouche stampa centrale, in alto
Trascrizione:
(informazioni sull'evento)
Notizie storico-critiche:
Nel 1867 era caduta la dittatura militare del clan Tokugawa ed era stato restaurato, almeno formalmente, il potere imperiale (Restaurazione Meiji, 1868). Seguirono anni di grandi cambiamenti, di rapidissima modernizzazione e di massiccia occidentalizzazione: il “vecchio” Giappone cominciava a essere guardato da lontano, spesso con nostalgia. Così, a partire dagli anni '80, diversi artisti giapponesi della xilografia pubblicarono serie di stampe che raffiguravano scene del passato. Kunisada III (che si firmava anche Baidô Hôsai e fu allievo di Kunisada I e di Kunisada II) contribuì a questa richiesta del pubblico con una serie di trittici denominata "Chûko Yamato fûzoku" (Usi e costumi del Giappone del passato). Il presente trittico rievoca la visita, nel 1833, dello shôgun Tokugawa Ienari al santuario Tôshôgû a Nikkô: il Tôshôgû è il mausoleo dedicato a Tokugawa Ieyasu, fondatore dello shogunato Tokugawa, che resse il Giappone dal 1603 al 1868. In occasione di quella visita vennero allineate sull'acqua 51 barche per attraversare il fiume Tone, partendo da una località chiamata “traghetto di Kurihashi” (come indicato da un cartouche verticale rosso nella stampa destra). Le barche erano assicurate con ancore e zavorrate con pietre; su questa base, venne sistemato un ponte provvisorio. Nella stampa di sinistra si vede come il “ponte di barche” è assicurato con funi a dei piloni situati sulle due sponde del fiume. Questo modo di attraversare un corso d'acqua non era raro nel Giappone del passato e questi ponti di barche erano chiamati funabashi, termine che ricorre nel titolo del trittico.
L'imponente processione si snoda a perdita d'occhio, dal traghetto di Kurihashi fino al villaggio di Nakata, sulla sponda opposta. Il monte Tsukuba (indicato da un cartouche verticale rosso) domina sullo sfondo la scena nella stampa destra; i cartouches rossi nella stampa sinistra, in alto, indicano il villaggio di Nakata, un tempio buddhista, uno shintoista e il monte Nikkô. Il titolo della stampa è scritto nel cartouche in alto a destra; a destra in basso, un cartouche verticale bianco riporta la firma dell'artista; in basso a sinistra, un altro cartouche rosso riporta la data di pubblicazione (anno 22 dell'era Meiji, agosto) e nome e indirizzo dell'editore. Un cartouche più grande nella stampa centrale, in alto, fornisce alcune informazioni sull'evento. Una delle novità arrivate dall'Occidente, come si vede bene in questo trittico, erano nuovi pigmenti sintetici, soprattutto rossi e violetti, che risaltano per brillantezza e saturazione.