ISCRIZIONI:
Classe di appartenenza:
documentaria
Tecnica di scrittura:
a penna
Posizione:
recto - in alto a destra
Trascrizione:
T 13 171
Classe di appartenenza:
documentaria
Tecnica di scrittura:
a penna
Posizione:
etichetta inferiore
Trascrizione:
171/13
Classe di appartenenza:
documentaria
Tecnica di scrittura:
a penna
Posizione:
sul lato
Trascrizione:
514
Classe di appartenenza:
documentaria
Tecnica di scrittura:
a penna
Posizione:
verso - in alto
Trascrizione:
Calamenthum montanum
Hispanicum flore purpureo […] Cattaria vulgo dicitur.
To: 13.Aggl.171.
Classe di appartenenza:
documentaria
Tecnica di scrittura:
a penna
Posizione:
verso - al centro
Trascrizione:
99
Notizie storico-critiche:
La raccolta di 1822 matrici xilografiche appartenute al filosofo naturale e medico Ulisse Aldrovandi (1522-1605), oggi custodite nella sala aldrovandiana del Museo di Palazzo Poggi di Bologna, vennero realizzate tra gli ultimi decenni del Cinquecento e i primi anni del Seicento; esse rappresentano il risultato di un laborioso progetto di illustrazione dei 13 volumi di Storia Naturale curati da Aldrovandi stesso, dei quali solo i tre dell’Ornithologia e il De animalibus insectis furono pubblicati prima della morte dell’autore.
L’ambiziosa impresa di catalogazione di tutte le specie dei tre regni della natura – animale, vegetale e minerale – fu caratterizzata dal metodo osservativo, dal confronto con la letteratura classica antica e dalla collaborazione con studiosi italiani e stranieri. Tale esperienza si sarebbe poi tradotta in quelle immagini eseguite dapprima a tempera o ad acquerello su carta e successivamente, mediante la tecnica xilografica, nelle opere stampate, permettendo a tutti i lettori di avere una raffigurazione realistica di quanto riferito nel testo scritto.
Il corpus iconografico fu realizzato per la maggior parte a Bologna in quella che si può definire la ‘’bottega’’ del naturalista: pregevoli sono le tavole acquerellate eseguite dall’artista Giovanni Neri, collaboratore per lungo tempo di Aldrovandi. Successivamente vennero impiegati alcuni disegnatori, quali il fiorentino Lorenzo Benini ed il tedesco Cornelius Schwindt, che intervennero nel riportare tali immagini su tavolette di legno, soltanto in seguito incise dagli intagliatori che realizzarono le matrici. Infatti, tra la fine del 1586 e gli inizi del 1587, Aldrovandi incaricò Cristoforo Coriolano (Christoph Lederlein) dell’opera di intaglio: a lui si deve la maggior parte delle xilografie.
Nel proprio testamento il medico donò l’intera collezione scientifica al Senato bolognese, che la fece collocare dal 1617 nel Palazzo Pubblico. Soltanto in seguito, nel 1742, essa venne trasferita nelle sale dell’Istituto delle Scienze di Palazzo Poggi.
La datazione della presente matrice disegnata è circoscrivibile agli anni in cui il disegnatore Cornelius Schwindt (1566-1632) fu attivo a Bologna presso Aldrovandi, tra il 1590 ed il 1595.