Osservazioni:
Ovidio Montalbani, curatore dell'opera postuma Dendrologiae, precisa nel medesimo volume (p. 357), che l'esemplare ancora oggi conservato nel museo di Palazzo Poggi in collezione Cospi, gli fu donato dal pittore bolognese Blanco De Nigris, mentre il secondo (perduto) sarebbe una copia di un nodulo selcifero proveniente dal Gargano donatagli dal medico Alberto Carradori; nel verso della presente matrice xilografica si evidenzia una zona intaccata da erosione. La grafia sull'oggetto in esame non pare potersi ricondurre allo stesso Montalbani, ma all'allografia "c" descritta da Miranda Barisone in Baldini e Tagliaferri, 1998 (Complementi inediti della dendrologia di Ulisse Aldrovandi. Memoria presentata il 15 giugno 1997 all'Accademia delle scienze dell'Istituto di Bologna, Classe di scienze fisiche / Enrico Baldini e Maria Cristina Tagliaferri
Bologna, 1998 (Forlì).
Si riporta la descrizione del Museo Cospiano (1667, p. 170.24, 25): "24 PALLA fossile di Pietra, ò diciamolo Sasso con figura naturale perfettamente sferica, forsi della spezie di que' GLOBI FOSSILI, i quali, come sovviemmi d'haver letto, si trovano in certo luogo del Settentrione, e ponno servir di Palle d'Artiglieria. Il Montalbani, che ne publicò la prima delle seguenti figure, lo propose per Imagine Saffea de' Pomi nella Dendrologia; come pretese, che fusse anco l'altra./ 25 Palla Fossile di Pietra imperfettamente sferica; ò sia Sasso vivo di forma globosa, che sembra composta di due emisferi di commissure eminenti: la cui superfizie rugosa egli paragonava alla pelle increspata de' Pomi, & Frutti secchi, e ne portò la seconda Figura di questa Tavola, che trovo nel Museo, col suo originale, intitolata Pomorum Lithoschemata. Al genere di queste Palle Fossili potrebbono forsi ridursi anco i Globi seguenti."
Primo esemplare: Museo Cospiano, Bacheca centrale (informazioni ricavate dal catalogo FileMaker).
Profondità: 2