Osservazioni:
Matrice doppiamente pubblicamenta pubblicata in Dendrologia (1668) e Museo Cospiano (1677). La scritta sul retro è probabilmente di Ovidio Montalbani.
Si riporta la descrizione dell' opera a stampa Dendrologia (p. 85): "Uberior Lignum factura eviscerat; istud, cum fructus nequeat, Viscera nuda parit."
Si riporta la descrizione dell'opera a stampa Museo Cospiano (p. 141.5): "5. Ramuscello di Quercia, di due anni in circa, con un'escrescenza all'intorno, che rappresenta in vivo una matassa di VISCERE d'Animali, uscitegli come dal ventre, non altrimente appunto, che se si fusse in esso diffusa l'anima sensitiva di quelle Quercie, che trà le altre Piante gli antichi Poeti finsero progenitrici degli huomini, scrivendone Valerio Flacco. (...)-, come leggesi nel Trattato II. del Volume II. della Dendrologia dell'Aldrovandi, manuscritto presso gli Eredi del Dottor Montalbani. Glandiferas Quercus excindere parce, colone,| Ictibus at Pinus sit scopus ista tuis.| Aut Picea, aut siccis haec Arbutus horrida ramis,| Aut multos truncos haec Paliurus habens.| Sit Procul à QUERCU ferrum: de Matribus ortum QUERCUBUS, antiqui, quenque fuisse ferunt. 7. Esagerazione, che conveniva a chi piagò questo Ramuscello, già che egli esclude quella mostruosa sembianza di viscere animali, per essere stato ferito quando era ancor tenero: essendogli perciò uscito dalla parte offesa tanto sugo vitale, che rappigliandoseli intorno nella guisa, che andava fluendo, prese con facilità l'accennata forma d'Intestini. Fù osservazione del mentovato Dottor Montalbani, che ne regalò il Museo, e ne favellò, e portò la Figura ne i Prolegomeni all'Istoria de gli Alberi dell'Aldrovandi, alla Rubrica delle Mostruosità, con questo nostro Distico. Uberior, Lignum, foetura eviscerat: istud| Cum Fructus nequeat, Viscera nuda parit.
Profondità: 2,4