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dettaglio geografico del Golfo di Venezia

Tipo Scheda: S
Livello ricerca: C
CODICE UNIVOCO:
Codice regione: 08
Numero catalogo generale: 00691797
Ente schedatore: UNIBO
Ente competente: S261
STRUTTURA COMPLESSA:
Livello: 1
Codice bene radice: 0800691797
OGGETTO:
Definizione: stampa
Identificazione: elemento d'insieme
SOGGETTO:
Identificazione: dettaglio geografico del Golfo di Venezia
LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICO-AMMINISTRATIVA ATTUALE:
Stato: Italia
Regione: Emilia-Romagna
Provincia: BO
Comune: Bologna
Località: Bologna
COLLOCAZIONE SPECIFICA:
Tipologia: museo
Qualificazione: universitario
Denominazione: Museo di Palazzo Poggi
Complesso monumentale di appartenenza: Palazzo Poggi
Denominazione spazio viabilistico: Via Zamboni, 33
Specifiche: Sala delle Navi 1
INVENTARIO DI MUSEO O DI SOPRINTENDENZA:
Numero: MPPCG008
Data: 2011
Numero: 308/13
Data: 1966 (inventario Servizi Generali del Rettorato)
Numero: NACART 1801
Data: 1989
Tipo di localizzazione: luogo di provenienza
LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICO-AMMINISTRATIVA:
Stato: Italia
Regione: Emilia-Romagna
Provincia: BO
Comune: Bologna
Località: Bologna
COLLOCAZIONE SPECIFICA:
Tipologia: museo
Qualificazione: universitario
Denominazione: Museo delle Navi
Specifiche: Camera di Geografia e Nautica dell'Istituto delle Scienze
DATA:
Data ingresso: 1937
Data uscita: 2000
CRONOLOGIA GENERICA:
Secolo: sec. XVIII
CRONOLOGIA SPECIFICA:
Da: 1720
Validità: ca
A: 1726
Validità: ante
Motivazione cronologia: analisi storica
bibliografia
AUTORE:
Riferimento all'autore: cerchia
Riferimento all'intervento: inventore
Motivazione dell'attribuzione: iscrizione
Nome scelto: van Keulen Johannes
Dati anagrafici: 1654/ 1715
Sigla per citazione: 30690954
EDITORI STAMPATORI:
Nome: van Keulen Gerard
Dati anagrafici: 1678/ 1726
Ruolo: editore/stampatore
Luogo di edizione: Amsterdam
Materia e tecnica: carta/ stampa calcografica/ acquaforte su rame
tela/ colla
MISURE:
Unità: mm
Altezza: 165
Larghezza: 410
STATO DI CONSERVAZIONE:
Stato di conservazione: discreto
RESTAURI:
Data: 1958
Ente responsabile: Università degli Studi di Bologna
Nome operatore: Rizzi A.
Ente finanziatore: Università degli Studi di Bologna
Data: 1987-89
Ente responsabile: CEPAC-Forlì
Ente finanziatore: Università degli Studi di Bologna
DESCRIZIONE:
Codifica Iconclass: 25A25
Indicazioni sul soggetto: Carta nautica del Mediterraneo Occidentale
ISCRIZIONI:
Classe di appartenenza: didascalica
Lingua: olandese
Tecnica di scrittura: non determinabile
Tipo di caratteri: corsivo
Posizione: In alto a sinistra
Trascrizione: Duytsche Mylen 15 in een Graad
Classe di appartenenza: didascalica
Lingua: francese
Tecnica di scrittura: non determinabile
Tipo di caratteri: corsivo
Posizione: In alto a sinistra
Trascrizione: Lieues de France 20 par degrez
Notizie storico-critiche: Le stanze dedicate alla Geografia e alla Nautica del Museo di Palazzo Poggi comprendono 22 carte murali da parete, circoscrivibili ai secoli d'oro della cartografia europea, in particolar modo olandese, il XVII ed il XVIII. Tra questi beni si conserva anche la carta nautica dell'Mediterraneo occidentale edita da Gerard van Keulen ad Amsterdam, tra il 1720 circa ed il 1726, anno della sua scomparsa.L'allestimento odierno ripropone la collezione della Camera della Geografia e della Nautica dell'antico Istituto delle Scienze, stanza creata nel 1724 grazie ad una donazione del marchese Marcantonio Collina Sbaraglia (1681/1744), nella quale confluirono carte geografiche, strumenti nautici e modelli in scala ridotta di vascelli e navigli (oggetti, in alcuni casi, già conservati presso l'istituto all'atto della fondazione nel 1711). Con l'avvento della Riforma napoleonica, nel 1802 i materiali vennero trasferiti all'Osservatorio astronomico della Specola, facente parte dello stesso complesso architettonico dove aveva sede l'istituto, Palazzo Poggi. In seguito, nel 1896, l'intera raccolta dedicata alla Geografia e alla Nautica, venne spostata ai Musei Civici di Bologna, dove rimase nascosta nei depositi, sino alla sistemazione nel 1937, presso il Rettorato dell'Università.Dal 2000, anno di apertura del museo, le carte sono ritornate alla loro sede originaria, a Palazzo Poggi.La carta nautica pervenne all’Istituto delle Scienze nel 1724, in concomitanza con la fondazione della Camera di Geografia e Nautica, tra i donativi dello Sbaraglia. Presente negli inventari del 1744 e del 1776, è registrata, assieme ad altre otto carte, nell'inventario del 1843 relativo al Gabinetto Astronomico (è una delle “diverse carte marittime e delle navigazioni dei diversi mari, opera di Gerard Keulen”).La carta fa parte della Nieuwe Groote Lightende Zee-Fakkel ("Grande nuovo Atlante del Mare"), un atlante nautico in cinque volumi pubblicato per la prima volta nel 1681 ad Amsterdam da Johannes van Keulen (1654/ 1715). Successivamente fu più volte revisionato e ripubblicato nei primi decenni del ‘700 dal figlio Gerard il quale, oltre che editore (subentrò al padre nel 1695), fu un valente matematico e cartografo della Compagnia delle Indie Orientali dal 1714. Per redigere i primi cinque volumi dello Zee-Fakkel, Johannes van Keulen si avvalse dell’aiuto di Claas Jansz Vooght, geometra, agrimensore, matematico, esperto di navigazione, oltre che coautore delle carte e del testo.Il grande formato della carta (600x1000 mm), largamente eccedente rispetto alle misure di un normale atlante nautico (444x650), fa supporre che possa essere parte della produzione più tarda di Gerard van Keulen, comprendente circa 40 tavole di grandi dimensioni ricavate dallo Zee-Fakkel, ma pubblicate separatamente a partire dal 1720.La creazione della carta nautica è collocabile tra l'inizio della produzione di tali ampi formati e la morte dello stampatore olandese, avvenuta nel 1726.Sull'estremo lembo della zona inferiore sinistra della carta sono riportate le diverse indicazioni di responsabilità: il nome di Johannes (padre) è preceduto dalla preposizione "da" (by), interpretabile come una ripresa del modello di rappresentazione geografica impostata dal capostipite dell'impresa famigliare. A chiusura dell'iscrizione appare, invece, il nome del figlio: "appena preparato e portato alla luce da" Gerard, evidentemente colui che stampò e pubblicò le edizioni cartografiche di grande formato, derivandole dagli esempi paterni.Il primo atlante a stampa del Mediterraneo in ambito olandese fu pubblicato ad Amsterdam nel 1595 da Cornelis Claesz (scritto da Willem Barentsz), NIEUWE BESCHRYVINGHE ENDE CAERT BOEK VAN DE MIDLANTSCHE, con incisioni di Pieter Van Den Keer e Jodocus Hondius. Questa edizione divenne lo standard di riferimento per tutte le successive carte nautiche del Mediterraneo, pubblicate ad Amsterdam. Solo nel 1619 W.J. Blaeu pubblicò una carta nautica del Mediterraneo più dettagliata e accurata, nella terza parte del LICHT DERZEE VAERT, posizione che divenne tradizionale all’interno della struttura degli atlanti. La prima carta del Mediterraneo pubblicata da Joannes Van Keulen fa parte di DE GROOTE NIEUWE WERMEERDENDE ZEE-ATLAS OFTE WATER-WERELT, dove appare già divisa in due parti.
CONDIZIONE GIURIDICA:
Indicazione generica: proprietà Ente pubblico non territoriale
Indicazione specifica: Università di Bologna
DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA:
Genere: documentazione allegata
Tipo: fotografia digitale
Codice identificativo: MPPCG008
Formato: jpg
BIBLIOGRAFIA:
Genere: bibliografia specifica
Autore: Frabetti P.
Anno di edizione: 1959
Sigla per citazione: 00039876
V., pp., nn.: pp. 103-105
Genere: bibliografia di corredo
Autore: Koeman C.
Anno di edizione: 1967-1971
Sigla per citazione: 00040010
V., pp., nn.: pp.73-77
Genere: bibliografia di corredo
Autore: I materiali dell'Istituto delle Scienze
Anno di edizione: 1979
Sigla per citazione: 00039870
V., pp., nn.: pp. 277-284
Genere: bibliografia di corredo
Autore: I Luoghi del Conoscere
Anno di edizione: 1988
Sigla per citazione: 00039872
V., pp., nn.: NR (recupero pregresso)
Genere: bibliografia di corredo
Autore: Tega, Walter (a cura di)
Anno di edizione: 2007
Sigla per citazione: 00041134
V., pp., nn.: NR (recupero pregresso)
MOSTRE:
Titolo: I materiali dell'Istituto delle Scienze
Luogo: Bologna - Accademia delle Scienze
Data: 1979
Titolo: Il Viaggio. Mito e Scienza
Luogo: Bologna - Museo di Palazzo Poggi
Data: febbraio - giugno 2007
SPECIFICHE DI ACCESSO AI DATI:
Profilo di accesso: 1
Motivazione: scheda contenente dati liberamente accessibili
COMPILAZIONE:
Data: 1989
Nome: NR (recupero pregresso)
Funzionario responsabile: NR (recupero pregresso)
TRASCRIZIONE PER INFORMATIZZAZIONE:
Data: 2006
Nome: Biolchini L.
AGGIORNAMENTO - REVISIONE:
Data: 2023
Nome: Lia, Alessandra
Funzionario responsabile: Manzelli, Valentina
Osservazioni: La carta rappresenta un dettaglio geografico inserito entro un cartiglio che occupa la zona superiore sinistra della carta del Mediterraneo occidentale di Gerard van Keulen. Il dettaglio, racchiuso da una semplice cornice, rappresenta le coste del mare Adriatico (Golfo di Venezia) ed è orientata con il Nord-Nord Est in alto, come di deduce dalla posizione dell’indicatore principale delle due rose dei venti. Vi sono raffigurate, sui punti di intersezione del reticolo, due rose da trentadue venti poste nel tratto di mare. In alto a sinistra vi sono riportate due scale. Il tratto di costa continua ha inizio nel Metaponto (Torre del Mar), sul mar Ionio, prosegue nella penisola salentina con Capo S. M. di Leuca (Santa Maria) e Capo d’Otranto. Da qui il tratto di costa segue le sponde occidentali e le sponde orientali (Dalmazia) fino a Valona (La Valona), Linguetta (C. Lengua) e alla prospicente isola di Sazan (Soazeno), in Albania. Di fronte al Gargano sono raffigurate le isole Tremiti (Gimnasi, S.M. Triniti, Caprara, Galatina, Iacono). Le coste sono ben delimitate e mostrano una ricca simbologia. Per quanto riguarda le distorsioni si evince una notevole riduzione delle reali proporzioni del Mare Adriatico, il quale appare schiacciato, ed uno stiramento in senso est-ovest dalla terraferma. Questo è probabilmente dovuto alla necessità di far rientrare il dettaglio geografico in uno spazio predeterminato.Il dettaglio geografico è una carta nautica “ad usum navigantium”. La proiezione utilizzata è di tipo cilindrico. Il reticolo delle rose dei venti occupa solo un tratto di mare e non la terraferma. La linea di costa è accuratamente delineata nei particolari e ricca di toponimi, l’interno è pressochè vuoto e contiene solo le scritte indicanti il nome della regione. L’idrografia è limitata alla sola indicazione della foce dei principali corsi d’acqua. Lungo la costa piccole croci e linee punteggiate indicano rispettivamente le rocce sott’acqua e i bassi fondali pericolosi per la navigazione. Piccole ancore evidenziano i principali punti d’approdo. Le sedi sono indicate con segni diversificati in base alla loro consistenza e tipologia. Il simbolo più frequente è una o più torri, il cui numero aumenta in relazione alla grandezza della città. Venezia è localizzata da un serie di torri circondate da mura. Nella carta le scritte hanno una distribuzione gerarchica, definita dallo spazio che queste occupano e dal tipo di carattere utilizzato. Le scritte che impiegano più spazio hanno i caratteri più grandi in lettere capitali ed indicano zone molto più ampie. Le scritte di media grandezza denotano regioni più ristrette. Le città più importanti sono segnalate in neretto ed il resto dei toponimi è in corsivo. Principali componenti: rose dei venti, scale.Nel mare Adriatico (Golfo di Venezia) sono tracciate due rose di trentadue venti ciascuna, da cui si diparte una serie di linee lossodromiche che formano il caratteristico reticolo a rombi e che indicano le rotte. Entrambe sono rappresentate con il caratteristico disegno a stella racchiuso da un cerchio, ed hanno la funzione di indicare l’orientamento della carta. Il nord è rappresentato da un giglio, l’est da una piccola croce di S. Andrea. Le linee che si diramano dalle singole punte di ogni rosa dei venti hanno una grafica diversa in relazione ai venti rappresentati: Tramontana, Maestro, Ponente, Libeccio, Ostro, Scirocco, Levante e Greco sono indicati con una linea continua in neretto, mentre le direzioni intermedie sono realizzate con linee più sottili e tratteggiate. In alto a sinistra un cartiglio rettangolare racchiude le scale grafiche: la prima è in miglia olandesi, la seconda in leghe francesi.