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Carta nautica del Mediterraneo occidentale di Johannes e Gerard van Keulen (parte prima)

Tipo Scheda: S
Livello ricerca: C
CODICE UNIVOCO:
Codice regione: 08
Numero catalogo generale: 00691797
Ente schedatore: UNIBO
Ente competente: S261
STRUTTURA COMPLESSA:
OGGETTO:
Definizione: stampa
Identificazione: stampa composita
QUANTITA':
Numero stampa composita o serie: 2
Completa/incompleta: completa
SOGGETTO:
Identificazione: Carta nautica del Mediterraneo occidentale di Johannes e Gerard van Keulen (parte prima)
Titolo proprio: Nieuwe Paskaart van t’erste Gedeelte der/Middelansche-Zee/Tusschen t’I.Cadix en t’I.Malta.
Tipo titolo: dalla stampa
Titolo parallelo: Nouvelle Carte Marine pour Premier Partie de la/Mer Mediterranee’/Entre I. de Cadix et I. de Malta./The New Sea Map of the First Part of the/Midland-Sea/Betwext I. Cadix et I. de Malta./Nueva Carta Maritima la Primera Parte del Mar-Mediteraneo/entre la I. Cadix y I. de Malta/Nuova Carta Maritima [sic] la Prima Parte del Mar-Mediteraneo [sic] [...]
LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICO-AMMINISTRATIVA ATTUALE:
Stato: Italia
Regione: Emilia-Romagna
Provincia: BO
Comune: Bologna
Località: Bologna
COLLOCAZIONE SPECIFICA:
Tipologia: museo
Qualificazione: universitario
Denominazione: Museo di Palazzo Poggi
Complesso monumentale di appartenenza: Palazzo Poggi
Denominazione spazio viabilistico: Via Zamboni, 33
Specifiche: Sala delle Navi 1
INVENTARIO DI MUSEO O DI SOPRINTENDENZA:
Numero: MPPCG008
Data: 2011
Numero: 308/13
Data: 1966 (inventario Servizi Generali del Rettorato)
Numero: NACART 1800
Data: 1989
Tipo di localizzazione: luogo di provenienza
LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICO-AMMINISTRATIVA:
Stato: Italia
Regione: Emilia-Romagna
Provincia: BO
Comune: Bologna
Località: Bologna
COLLOCAZIONE SPECIFICA:
Tipologia: museo
Qualificazione: universitario
Denominazione: Museo delle Navi
Specifiche: Camera di Geografia e Nautica dell'Istituto delle Scienze
DATA:
Data ingresso: 1937
Data uscita: 2000
CRONOLOGIA GENERICA:
Secolo: sec. XVIII
CRONOLOGIA SPECIFICA:
Da: 1720
Validità: ca
A: 1726
Validità: ante
Motivazione cronologia: analisi storica
bibliografia
AUTORE:
Riferimento all'autore: cerchia
Riferimento all'intervento: inventore
Motivazione dell'attribuzione: iscrizione
bibliografia
Nome scelto: van Keulen Johannes
Dati anagrafici: 1654/ 1715
Sigla per citazione: 30690954
EDITORI STAMPATORI:
Nome: van Keulen Gerard
Dati anagrafici: 1678/ 1726
Ruolo: editore/stampatore
Luogo di edizione: Amsterdam
Materia e tecnica: carta/ stampa calcografica/ acquaforte su rame
tela/ colla
MISURE:
Unità: mm
Altezza: 600
Larghezza: 1015
STATO DI CONSERVAZIONE:
Stato di conservazione: discreto
RESTAURI:
Data: 1958
Ente responsabile: Università degli Studi di Bologna
Nome operatore: Rizzi A.
Ente finanziatore: Università degli Studi di Bologna
Data: 1987-89
Ente responsabile: CEPAC-Forlì
Ente finanziatore: Università degli Studi di Bologna
DESCRIZIONE:
Codifica Iconclass: 25A25
Indicazioni sul soggetto: Carta nautica del Mediterraneo Occidentale
Notizie storico-critiche: Le stanze dedicate alla Geografia e alla Nautica del Museo di Palazzo Poggi comprendono 22 carte murali da parete, circoscrivibili ai secoli d'oro della cartografia europea, in particolar modo olandese, il XVII ed il XVIII. Tra questi beni si conserva anche la carta nautica dell'Mediterraneo occidentale edita da Gerard van Keulen ad Amsterdam, tra il 1720 circa ed il 1726, anno della sua scomparsa.L'allestimento odierno ripropone la collezione della Camera della Geografia e della Nautica dell'antico Istituto delle Scienze, stanza creata nel 1724 grazie ad una donazione del marchese Marcantonio Collina Sbaraglia (1681/1744), nella quale confluirono carte geografiche, strumenti nautici e modelli in scala ridotta di vascelli e navigli (oggetti, in alcuni casi, già conservati presso l'istituto all'atto della fondazione nel 1711). Con l'avvento della Riforma napoleonica, nel 1802 i materiali vennero trasferiti all'Osservatorio astronomico della Specola, facente parte dello stesso complesso architettonico dove aveva sede l'istituto, Palazzo Poggi. In seguito, nel 1896, l'intera raccolta dedicata alla Geografia e alla Nautica, venne spostata ai Musei Civici di Bologna, dove rimase nascosta nei depositi, sino alla sistemazione nel 1937, presso il Rettorato dell'Università. Dal 2000, anno di apertura del museo, le carte sono ritornate alla loro sede originaria, a Palazzo Poggi.La carta nautica pervenne all’Istituto delle Scienze nel 1724, in concomitanza con la fondazione della Camera di Geografia e Nautica, tra i donativi dello Sbaraglia. Presente negli inventari del 1744 e del 1776, è registrata, assieme ad altre otto carte, nell'inventario del 1843 relativo al Gabinetto Astronomico (è una delle “diverse carte marittime e delle navigazioni dei diversi mari, opera di Gerard Keulen”).La carta fa parte della Nieuwe Groote Lightende Zee-Fakkel ("Grande nuovo Atlante del Mare"), un atlante nautico in cinque volumi pubblicato per la prima volta nel 1681 ad Amsterdam da Johannes van Keulen (1654/ 1715). Successivamente fu più volte revisionato e ripubblicato nei primi decenni del ‘700 dal figlio Gerard il quale, oltre che editore (subentrò al padre nel 1695), fu un valente matematico e cartografo della Compagnia delle Indie Orientali dal 1714. Per redigere i primi cinque volumi dello Zee-Fakkel, Johannes van Keulen si avvalse dell’aiuto di Claas Jansz Vooght, geometra, agrimensore, matematico, esperto di navigazione, oltre che coautore delle carte e del testo.Il grande formato della carta (600x1000 mm), largamente eccedente rispetto alle misure di un normale atlante nautico (444x650), fa supporre che possa essere parte della produzione più tarda di Gerard van Keulen, comprendente circa 40 tavole di grandi dimensioni ricavate dallo Zee-Fakkel, ma pubblicate separatamente a partire dal 1720. La creazione della carta nautica è collocabile tra l'inizio della produzione di tali ampi formati e la morte dello stampatore olandese, avvenuta nel 1726.Sull'estremo lembo della zona inferiore sinistra della carta sono riportate le diverse indicazioni di responsabilità: il nome di Johannes (padre) è preceduto dalla preposizione "da" (by), interpretabile come una ripresa del modello di rappresentazione geografica impostata dal capostipite dell'impresa famigliare. A chiusura dell'iscrizione appare, invece, il nome del figlio: "appena preparato e portato alla luce da" Gerard, evidentemente colui che stampò e pubblicò le edizioni cartografiche di grande formato, derivandole dagli esempi paterni.Il primo atlante a stampa del Mediterraneo in ambito olandese fu pubblicato ad Amsterdam nel 1595 da Cornelis Claesz (scritto da Willem Barentsz), NIEUWE BESCHRYVINGHE ENDE CAERT BOEK VAN DE MIDLANTSCHE, con incisioni di Pieter Van Den Keer e Jodocus Hondius. Questa edizione divenne lo standard di riferimento per tutte le successive carte nautiche del Mediterraneo, pubblicate ad Amsterdam. Solo nel 1619 W.J. Blaeu pubblicò una carta nautica del Mediterraneo più dettagliata e accurata, nella terza parte del LICHT DERZEE VAERT, posizione che divenne tradizionale all’interno della struttura degli atlanti. La prima carta del Mediterraneo pubblicata da Joannes Van Keulen fa parte di DE GROOTE NIEUWE WERMEERDENDE ZEE-ATLAS OFTE WATER-WERELT, dove appare già divisa in due parti.
CONDIZIONE GIURIDICA:
Indicazione generica: proprietà Ente pubblico non territoriale
Indicazione specifica: Università di Bologna
DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA:
Genere: documentazione allegata
Tipo: fotografia digitale
Codice identificativo: MPPCG008
Formato: jpg
BIBLIOGRAFIA:
Genere: bibliografia specifica
Autore: Frabetti P.
Anno di edizione: 1959
Sigla per citazione: 00039876
V., pp., nn.: pp. 103-105
Genere: bibliografia di corredo
Autore: Koeman C.
Anno di edizione: 1967-1971
Sigla per citazione: 00040010
V., pp., nn.: NR (recupero pregresso)
Genere: bibliografia di corredo
Autore: I materiali dell'Istituto delle Scienze
Anno di edizione: 1979
Sigla per citazione: 00039870
V., pp., nn.: pp.73-77
Genere: bibliografia di corredo
Autore: I Luoghi del Conoscere
Anno di edizione: 1988
Sigla per citazione: 00039872
V., pp., nn.: pp. 277-284
Genere: bibliografia di corredo
Autore: Tega, Walter (a cura di)
Anno di edizione: 2007
Sigla per citazione: 00041134
V., pp., nn.: NR (recupero pregresso)
MOSTRE:
Titolo: I materiali dell'Istituto delle Scienze
Luogo: Bologna - Accademia delle Scienze
Data: 1979
Titolo: Il Viaggio. Mito e Scienza
Luogo: Bologna - Museo di Palazzo Poggi
Data: febbraio - giugno 2007
SPECIFICHE DI ACCESSO AI DATI:
Profilo di accesso: 1
Motivazione: scheda contenente dati liberamente accessibili
COMPILAZIONE:
Data: 1989
Nome: NR (recupero pregresso)
Funzionario responsabile: NR (recupero pregresso)
TRASCRIZIONE PER INFORMATIZZAZIONE:
Data: 2006
Nome: Biolchini L.
AGGIORNAMENTO - REVISIONE:
Data: 2023
Nome: Lia, Alessandra
Funzionario responsabile: Manzelli, Valentina
Osservazioni: La carta, composta da due tavole incollate su tela, è una carta nautica e rappresenta il bacino occidentale del Mediterraneo. Il titolo in cinque lingue è racchiuso da un cartiglio, sul lato sinistro. La carta è orientata con il nord in altro, rappresentato dall’indicatore principale delle quattro maggiori rose dei venti ed è delimitata a destra e a sinistra da margini graduati che permettono il calcolo della latitudine: si estende da 33° a 44°30’ a nord. La distanza in linea retta da Roma ad Ancona è di cm.11. In essa è compreso un dettaglio geografico che rappresenta le coste del Mare Adriatico (Golfo de Venetia), posto nella zona superiore da sinistra fin quasi al centro. Nella parte inferiore quattro scale grafiche lineari sono contenute in un cartiglio rettangolare e di fianco, a sinistra, la legenda racchiusa da un cartiglio ovale riporta il nome dell’editore. Nella carta sono tracciate tredici rose di trentadue venti ciascuna di cui quattro con il caratteristico disegno a stella e il nord indicato graficamente. La linea di costa continua, va dalla foce del Guadalquivir (R. Guadalquivir) sull’Atlantico a punta Licosa (C. Licosa) in Campania (Terra di Lavora). Sono rappresentate parte dell’Italia e delle coste occidentali del Mare Adriatico (Golfo de Venetia) dalle Valli di Comacchio (Valone Comacchio) a Roseto degli Abruzzi (P. di Ziran). La costa africana (Barbaria) si estende da Ras Adjir (C.Rasalmabes), in Tunisia, alla località di Mohammedia (Hooge Tuaren) a sud di Rabat (R. Rebata) sull’Atlantico. Nei tratti di mare compaiono per intero le Isole Baleari (S.Formentera, I. Yvica, I. Mayorca, I. Minorca), la Corsica, la Sardegna (Sardinia), l’isola di Malta all’estremo est della carta, mentre della Sicilia vi è solo la parte centro-occidentale da Capo d’Orlando (C. Di Orlandi) a nord, a Marina di Ragusa (S. Nicola) a sud. Compaiono, tra la costa tunisina e la costa sicula, le Isole Pelagie, l’Isola di Pantelleria (Pantelaria), le Isole Egadi e sopra la costa settentrionale della Sicilia, parte delle isole Eolie. Lungo le coste tirreniche sono indicate le Isole dell’Arcipelago Toscano, tra cui l’Elba, e le isole dell’Arcipelago Campano tra cui Ischia e Capri. Le coste sono ben delimitate e presentano una ricca simbologia. Sono totalmente assenti i confini e le vie di comunicazioni terrestri. La proiezione usata è la cosiddetta Proiezione Cilindrica, costruita da Mercatore “ad usum navigantium”. Meridiani e paralleli risultano distanziati ad intervalli decrescenti verso i poli. Viene in parte ridotta l’inevitabile distorsione dovuta alla proiezione in piano di una superficie cilindrica: nonostante le aree diventino sempre più distorte verso i poli, la carta risulta centrata come angolatura. La carta nautica doveva essere un valido strumento per la navigazione, per questo il cartografo si è preoccupato di mettere in evidenza le direzioni dei venti, tracciando le rose dei venti, le rotte, i principali punti di approdo e la conformazione della costa, indicando scogli e bassi fondali, disinteressandosi completamente dell’interno. La linea di costa è bel delineata, ricca di toponimi, soprattutto nella zona europea. L’interno è completamente vuoto ed è indicato solo il nome della regione. L’idrografia è limitata alla sola indicazione della foce dei principali corsi d’acqua e si presenta surdimensionata. Lungo la costa i segnali di pericolo per la navigazione di cabotaggio sono molto dettagliati: linee puntinate indicano i bassi fondali, le crocette le rocce sott’acqua, le crocette circondate da puntini gli scogli sommersi, ma visibili. Gruppi di cifre riportano la batimetria e piccole ancore evidenziano i principali punti di approdo. Le sedi sono indicate con segni diversificati in base alla loro consistenza e tipologia. Il simbolo più frequente è una o più torri il cui numero dipende dalla grandezza e importanza della città. Sono evidenziati i centri in prossimità di grossi scali fluviali. La carta presenta una distribuzione gerarchica delle scritte, definita dallo spazio che queste occupano e dal tipo di carattere usato. Le scritte che impegnano più spazio, hanno i caratteri più grandi ed indicano zone molto ampie (nomi di intere regioni), I nomi in neretto hanno due grandezze diverse che indicano regioni più circoscritte e le città più importanti. Per gli altri toponimi è utilizzato il corsivo.Principali componenti: Rose dei venti, cartiglio contentente il titolo, cartiglio contenente le scale, margine graduato.La carta è delimitata a destra e a sinistra da due margini graduati in cui ogni singolo trattino corrisponde a 5’ di latitudine. Sono indicati in cifra sia i minuti primi di dieci in dieci che i singoli gradi evidenziati da cifre di maggiori dimensioni. Nel lato sinistro, un cartiglio rettangolare racchiude il titolo in cinque lingue: olandese, francese, inglese, spagnolo, italiano. L’unico elemento decorativo della carta è rappresentato da due festoni, collocati ai lati del cartiglio, che riproducono motivi floreali e vegetali. Nella parte inferiore della carta, al centro, un cartiglio rettangolare con decorazioni a racemi, racchiude quattro scale lineari. Queste sono presentate rispettivamente in miglia olandesi, leghe francesi e inglesi, leghe spagnole, miglia italiane e francesi. La prima reca in basso la scritta “Duytsche Mylen 15 in een Graad”, il tratto corrispondente ad un miglio misura mm. 3,8, tutta la linea rappresentante ottantaquattro miglia misura mm. 324. La seconda riporta in basso la scritta “Lieues de France 20 par degrez - English Leagues 20 For degree", il tratto corrispondente ad una lega misura mm. 2,9, tutta la linea contenente poco più di 1112 leghe misura mm. 324. La quarta reca in basso la scritta “Milles a 75 par degre Comme on’ afait les Cartes en Italie ((et)) en Provence”, il tratto corrispondente ad un miglio misura mm. 0,7, tutta la linea contentente 420 miglia misura mm. 324. Al di sotto è tracciato un quinto tratto senza nessuna scritta e suddivisione, probabilmente destinato ad indicare una quinta scala che non è stata inserita. La carta nautica presenta il caratteristico reticolo a rombi formato da una serie di linee lossodromiche irradianti dalle rose dei venti. Sono tracciate tredici rose dei venti di trentadue venti ciascuna, di cui due solo per metà e quattro con il caratteristico disegno a stella racchiusa da un cerchio, quest’ultimo è sormontato da un giglio che indica il nord, mentre l’est è segnalato da una piccola croce di S. Andrea. La rosa dei venti posta a 36° 5’ di latitudine nord nell’angolo in basso a sinistra, risulta essere più piccola delle altre. Le linee che si diramano dalle singole punte di ogni rosa, hanno una grafica diversa in relazione ai venti rappresentati: Tramontana, Maestro, Ponente, Libeccio, Ostro, Scirocco, Levante e Greco sono indicati con una linea continua in neretto, mentre le direzioni intermedie sono realizzate con linee più sottili e tratteggiate.