Osservazioni:
La carta è composta da quattro tavole unite ed incollate su tela e riproduce il continente asiatico coprendo la longitudine del Mar Mediterraneo (Mar Mediterranee) fino all’Oceano Pacifico (Ocean De Chine) su cui si affacciano le coste settentrionali del Continente Americano (Partie D’Amerique) e le grandi isole del sud est Asiatico. I limiti della carta, racchiusa entro un margine graduato, comprendono: a nord, parzialmente coperte da una cartiglio contenente il titolo della carta, la penisola italiana (P. d’Italia) di cui si intravedono Calabria, Puglia e Sicilia (Sicile), un breve tratto della costa africana contenente Tunisi (Tunis), l’arcipelago Greco (l’arcipel...) e la parte continentale del Mar Nero (Le pont Euxin Du Mer Maniore) al Baltico (Mer Baltique) alla Finlandia (Finland) ed alla Lapponia (Lappie). Accanto quest’ultima si trova, anche se non completamente delineata ma con numerosi nomi di capi, isole e promontori, la Nuova Zambia (La Neufue Zemble) e nel vasto golfo alla sua destra, l’isola di Kotel’nyi (Isle de Tazata est Mise Enauelaue Entroit Par Pline). La costa prosegue fino al Promontoire De Tabin Sglon Pline, punto più settentrionale situato a circa 75° di latitudine nord. Oltre allo stretto di Bering (Destroit d’Anian) sono delineate le carte dell’Alasca con il C. De Fortune e il C. Mendocino, e la porzione d’Oceano sottostante quest’ultima è occupata da un cartiglio contenente un dettaglio geografico della Calotta Polare Artica. Ad ovest si trova il Giappone, proprio nel bordo della carta, tra 15° e 10° di latitudine nord sono delineate le isole Marianne (Isles De Las Velas On Ladrones), tra queste le Filippine (Les Philippines), le Molucche (Archipel St. Lazare). Ad est di Celebes e Gilolo situata sull’Equatore si trova l’isola di Ceiram e più a sud l’isola di Zeram. A sud le isole di Giava (Iava Maiore), Borneo e Sumatra, l’Oceano Indiano (Mer Indes), l’isola di Madagascar con l’indicazione del C. de Natal, Le Seychelles (I. de Mascarens) e le coste africane de Mozambico (Mozambioue). Ad ovest si trova la penisola Somala dell’Abbissinia (Partie Des Abissinies) all’Egitto in cui è indicato il corso del Nilo ed a fianco di esso si trova il cartiglio tecnico indicante il modo di ricavare la distanza tra due luoghi conoscendone latitudine e longitudine infine in parte della proiezione adoperata. Tutta la Siberia appare molto compressa ed anche a sud è possibile notare sproporzioni tra le dimensioni dell’India e l’isola di Sri Lanka, la prima molto stretta e l’altra molto estesa rispetto alle dimensioni reali. Molto ben dettagliata è la rappresentazione della linea di costa, tale da ricordare i portolani medioevali, specie per quel che riguarda l’Asia Minore, Medio Oriente, India e Sud Est Asiatico, dove vi è un ricchezza dei toponimi nei territori interni. Più approssimativa è la descrizione dei territori della Cina Settentrionale e della Russia e Siberia in cui si trovano numerose iscrizioni e rapresentazioni degli abitanti di quelle regioni ed animali tipici. Anche i margini dei territori costieri mettono in luce diverse lacune nella conoscenza del reale sviluppo del continente. L’orografia e l’idrografia appaiono delineate secondo l’impostazione prevalente delle conoscenze che avevano in quel periodo. Di grandissimo impegno appaiono gli elementi decorativi presenti nei tratti d’acqua, in quelli di terra e nei cartigli.Le dimensioni della carta, ricca di elementi decorativi (fregi, cartigli, raffigurazioni allegoriche, didascalie) disegnati con molta cura e dovizia di particolari, l’accurata descrizione dei territori continentali ricca e articolata non solo nei tratti antistanti le coste, ma anche nelle parti interne, malgrado la presenza di rose dei venti numerose che intercettano le direzioni di 32 venti e creano un reticolo sovrapposto a quello dei meridiani e dei paralleli, inseriscono il reperto nella categoria delle carte geografiche murali, destinata ad essere appesa allo studio di un regnante per potere progettare viaggi, strategie navali, piuttosto che ad essere utilizzate per usi nautici veri e propri. La proiezione utilizzata è quella conica con i meridiani curvilinei convergenti verso il polo nord ed i paralleli formati da archi di cerchio in cui il meridiano centrale, passante per 110° di longitudine est rispetto al fondamentale, ed intersecante l’isola di Sri Lanka e rettilinei. I meridiani e i paralleli sono tracciati di 10° in 10°, mentre nei margini permette di rappresentare in piano la superficie di una sfera in maniera più corretta della proiezione cilindrica di Mercatore in cui si hanno delle dilatazioni in corrispondenza delle latitudini più alte, ma presenta l’inconveniente della perdita di ortogonalità tra meridiani e paralleli. Anche i rapporti creati ai loro incroci assumono valori variabili, pur mantenendo le rappresentazioni territoriali dimensioni e rapporti che globalmente non divergono molto dalla realtà è contenuto un cartiglio tecnico che insegna a calcolare le distanze tra i luoghi conoscendone la latitudine e la longitudine. Sovrapposto al reticolo di meridiani e paralleli vi è quello molto articolato delle linee lossodromiche che vengono fuori da 6 rose dei venti (32 per rosa). Esse sono rettilinee ed hanno continuità solamente nei territori marini e si interrompono non appena incontrano un tratto di terra emersa. I territori continentali sono disegnati in modo discretamente accurato, anche se è possibile riscontrare alcuni errori dovuti, con molta probabilità, alla incompleta conoscenza dei territori raffigurati a causa della scarsezza di esplorazioni geografiche. I toponimi sono presenti numerosissimi lungo le linee di costa e lungo il corso dei principali fiumi, ma meno presenti nei territori interni (a parte la fascia che va dalla Penisola Anatolia all’India in cui essi permangono ad essere numerosi) in cui si trovano diverse iscrizioni che indicano la presenza di minerali, la fertilità del luogo, particolarità specifiche dei siti e dei loro abitanti. Insieme a queste iscrizioni si trovano raffigurati diversi animali ed abitanti che popolano quei territori. L’orografia è tecnicamente riportata con “mucchi di talpa” lumeggiati a nord-est, molto articolati nelle forme che si snodano per rappresentare i più importanti massicci e catene montuose. I territori insulari sono rappresentati secondo le conoscenze contemporanee con indicazioni molto diffuse dei banchi di sabbia e dei bassi fondali presenti, segnalati con puntinature, e riportati anche lungo le coste dei territori continentali, e di scogliere segnalate da piccoli croci. Le linee di costa sono rafforzate da un tratteggio. La vegetazione è indicata da gruppi di alberi, presenti in grande quantità in Russia.Principali componenti: margine graduato, rose dei venti, vascelli, animali terrestri e marini.Su tutti i margini della rappresentazione geografica si trova una linea graduata che indica l’ampiezza in latitudine e in longitudine dei territori rappresentati. Essa è composta da una doppia linea in cui i singoli gradi sono indicati con trattini alternati bianchi e neri. Ogni 10 trattini c’è l’intersezione con i meridiani e i paralleli, mentre i gradi vengono indicati di 5 in 5. A causa della particolare proiezione adoperata, la lunghezza dei singoli trattini, assume dimensioni variabili. Il margine superiore misura da 18° a 202° di longitudine est, il margine inferiore misura da 58° a 162° di longitudine est, il margine destro e sinistro misurano da 42° di latitudine nord. L’equatore è un arco di cerchio, misura da 54° a166° di longitudine est e passa per le isole Maldive, Borneo, Sumatra e Calabes. Esso è composto, come il margine graduato da due linee che hanno al loro interno trattini alternati bicromi. Lungo l’equatore all’altezza centrale, quello di Ceylon passante per il 110°, dieci gradi di longitudine corrispondono a cm. 9. Lungo il meridiano centrale all’altezza dell’equatore 10° di latitudine corrispondono pure a cm 9. Il Tropico del Cancro rappresentato con due linee parallele. Analogamente viene rappresentato il circolo Polare Artico. All’interno della carta si trovano sei rose dei venti. Nelle superfici acquee sono rappresentati 11 vascelli, 4 Galere, 1 tartana e due imbarcazioni tipiche orientali. Essi sono disegnati con grande maestria tecnica e con dettagli molto accentuati per quanto riguarda le attrezzature, le vele presentano una coloritura verde e rossa. I vascelli vengono raffigurati sempre con velatura adeguata alla situazione, nelle più svariate andature e punti di vista, rendendo con esattezza le curve dello scafo e delle vele, non solo sul piano orizzontale, ma anche con variazioni di punto di vista dell’osservatore. Negli oceani si trovano creature marine reali o fantastiche, nell’Oceano Pacifico appena sotto il Tropico del Cancro si trovano due figure mitologiche con corpo umano e coda di pesce e più giù un mostro marino, nell’Oceano Indiano, appena sotto l’equatore sono rappresentati un gran numero di animali tipici dello stesso e di indigeni autoctoni. Diverse carovane si trovano intorno al Circolo Polare Artico sia in cammino che accampate. Nel Desert De Lop ci sono esseri mostruosi con corna, ali, code di rettili e volti d’uccelli. In cima sono rappresentati indigeni trasportati da carri a vela ed a fianco due elefanti ed un rinoceronte. Nel continente Africano appena sotto la linea equatoriale si trova un rettile alato dall’aspetto mostruoso insieme ad un serpente e ad un rettile.