ISCRIZIONI:
Classe di appartenenza:
documentaria
Tecnica di scrittura:
a penna
Posizione:
verso - a sinistra - su etichetta antica lacerata
Trascrizione:
Mostri P[…]3
Classe di appartenenza:
documentaria
Tecnica di scrittura:
a penna
Posizione:
verso - al centro
Trascrizione:
649
Notizie storico-critiche:
La raccolta di 1822 matrici xilografiche, appartenute al filosofo e medico Ulisse Aldrovandi (1522-1605) e custodite nella sala aldrovandiana del Museo di Palazzo Poggi a Bologna, venne realizzata tra gli ultimi decenni del Cinquecento e i primi anni del Seicento; le tavolette di legno rappresentano il risultato di un laborioso progetto di illustrazione dei 13 volumi della Storia Naturale, opera grandiosa del medico bolognese, che poté vedere pubblicati soltanto i tre tomi dell’Ornithologiae e il De animalibus insectis.
L’ambiziosa impresa di catalogazione di tutte le specie dei tre regni della natura – animale, vegetale e minerale – fu caratterizzata dal metodo osservativo, dal confronto con la letteratura classica antica e dalla collaborazione con studiosi italiani e stranieri. Tale esperienza si sarebbe poi tradotta dapprima nelle immagini delle tavole acquerellate, dalle quali derivarono, in buona parte, le xilografie per le illustrazioni delle opere a stampa (i lettori potevano avere a disposizione una raffigurazione realistica di quanto riferito nel testo scritto).
Il corpus iconografico fu realizzato per la maggior parte a Bologna in quella che si può definire la “bottega’’ del naturalista: pregevoli sono le tavole acquerellate eseguite dall’artista Giovanni Neri, collaboratore per lungo tempo di Aldrovandi. Successivamente vennero impiegati alcuni disegnatori, quali il fiorentino Lorenzo Benini ed il tedesco Cornelius Schwindt, che intervennero nel riportare i disegni sulle tavolette di legno, soltanto in seguito incise. Infatti, tra la fine del 1586 e gli inizi del 1587, Aldrovandi incaricò Cristoforo Coriolano (Christoph Lederlein) dell’opera di intaglio: a lui si deve la realizzazione della maggior parte delle xilografie.
Nel proprio testamento il medico donò l’intera collezione scientifica (museo, biblioteca e matrici) al Senato bolognese, che la fece collocare dal 1617 nel Palazzo Pubblico. Soltanto in seguito, nel 1742, essa venne trasferita nelle sale dell’Istituto delle Scienze di Palazzo Poggi.
La presente matrice fu probabilmente commissionata da Bartolomeo Ambrosini, curatore della "Monstrorum historia", dalla quale si cita (p. 647): "Demum in Agro Pistoriensi, anno salutis humanae post millesimum, & sexcentesimum decimo, Martio mense, ex coniugibus carbonariam factitantibus nati sunt infantes pariter circa pudenda, & nates adeo connexi, faciebus similiter oppositis, ut sexus distingui non posset: quamvis sexus potius f[a]emineum participare viderentur (...)" (informazione ricavata da FileMaker). L'esecuzione della xilografia in esame dovrebbe dunque risalire indicativamente alla pubblicazione del volume, avvenuta nel 1642 (i termini cronologici costituiscono solo un'indicazione generica, non essendo attualmente disponibili riferimenti certi). Bartolomeo Ambrosini (Bologna 1588-1657), medico, naturalista, prefetto dell'Orto botanico dell'Universita di Bologna dal 1620 al 1657, curò diverse edizioni postume della Storia Naturale di Aldrovandi tra i quali l'opera citata, il De quadrupedibus digitatis, la Serpentum et draconum historia e il Musaeum metallicum.