ISCRIZIONI:
Classe di appartenenza:
documentaria
Tecnica di scrittura:
a penna
Posizione:
sul retro al centro etichetta antica
Trascrizione:
Ucc.II 75
Classe di appartenenza:
documentaria
Tecnica di scrittura:
a penna
Posizione:
sul retro al centro
Trascrizione:
2.75
Classe di appartenenza:
documentaria
Tecnica di scrittura:
a penna
Posizione:
sul retro in alto
Trascrizione:
Attagen cum tritico multiplici spica
Classe di appartenenza:
documentaria
Tecnica di scrittura:
a penna
Posizione:
sul retro in basso
Trascrizione:
75
Notizie storico-critiche:
Ulisse Aldrovandi, nato nel 1522 a Bologna, è considerato il fondatore della storia naturale moderna. Riuscì a fare sì che Bologna divenisse uno dei maggiori centri della ricerca naturalistica europea. Compose un’opera in 13 volumi, nella quale si proponeva una dettagliata descrizione dei tre regni della natura: minerale, vegetale e animale. Una parte dell’intero corpus di matrici xilografiche commissionate dal filosofo naturalista è conservata presso la sala aldrovandiana del Museo di Palazzo Poggi (1822 tavolette) e una parte presso la Biblioteca Universitaria di Bologna (1950 tavolette circa). In precedenza lo stesso Aldrovandi aveva raccolto, nel corso di decenni, numerose tavole acquerellate eseguite tra gli altri da Giovanni Neri e da Jacopo Ligozzi. Soltanto in seguito, a partire dalla metà degli anni Ottanta, il lavoro proseguì con l’impiego dello xilografo Cristoforo Coriolano (Lederlein Christoph) nell’intaglio di matrici per la stampa dei volumi della Storia Naturale. Prima della morte, avvenuta nel 1605, il naturalista dispose nel testamento che il museo e l’intero patrimonio scientifico accumulato nel corso della sua vita andassero in eredità al Senato bolognese; la collezione venne successivamente trasferita nel 1742 all’Istituto delle Scienze di Palazzo Poggi. La datazione della presente matrice xilografica è circoscrivibile tra la metà degli anni Ottanta del XVI secolo quando ebbe inizio l'attività dei 'delineatores', gli artisti che riportarono i disegni sulle tavolette prima dell'intaglio, e l'edizione dell'opera a stampa cui si riferisce.