Descrizione:
"Un piccolo globo sopra piedestallo di legno che rappresenta le macchie di Venere secondo le osservazioni di Francesco Bianchini fatte in Roma" si legge nell'inventario di Ceschi del 1843. Il globo è stato realizzato nel 1727 in legno dipinto, con piedistallo in legno e ha un diametro di 19 cm.
ISCRIZIONI/EMBLEMI/MARCHI/STEMMI/TIMBRI:
Posizione:
Cartiglio, posto nel mare Primum seu Regium Johannis V
Definizione:
iscrizione
Descrizione:
Johanni V Lusitaniae Algabriae Regi & C. Hesperi et Phosphori Celidographiam Seu Descriptionem Globi Veneris Cum Maculis Hoc Biennio Romae In Eo Planeta Detectis Tubi Opticis Pal. 100 et 150 D.D.D. Franciscus Blanchinus Veronen. S-D-N-PP-Prael DOM MDCCXXVII
Notizie storico-critiche:
L'astronomo Bianchini visse a Roma alle dipendenze del cardinale Ottoboni, sovrintendente alle Belle Arti e segretario della Congregazione del Calendario. Su tale argomento Bianchini scrisse, nel 1703, "Solutio problematis paschalis" e "De Kalendario et Cyclo Caesaris". Nell'Archivio del Dipartimento di Astronomia di Bologna sono conservate alcune sue lettere a Manfredi concernenti il calendario. A Bianchin isi deve anche la realizzazione della meridiana della chiesa romana di Santa Maria degli Angeli. La mappa di Venere, realizzata da Bianchini, corrisponde a quanto egli vide i col telescopio (avente lunghezza focale di 21 m, 100 palmi) che Giuseppe Campani ( 1636-1715) aveva costruito per lui. Bianchini era convinto di averne riconosciuto i mari e i continenti. Non poteva sapere che la superficie di Venere non è osservabile a causa della densa atmosfera del pianeta.