Descrizione:
Lo strumento dei passaggi serve alla determinazione del tempo mediante l'osservazione del transito in meridiano di una stella e la verifica che la sua ascensione retta corrisponda all'ora indicata dall'orologio a tempo siderale. Esso consiste di un cannocchiale sostenuto perpendicolarmente alla sua lunghezza da un asse formato da due tronchi di cono connessi tra di loro da un cubo centrale cavo. A questo cubo sono connesse le due parti tronco-coniche del cannocchiale, contenenti rispettivamente l'obiettivo e l'oculare dotato di intelaiatura per micrometro filare. Il cannocchiale può ruotare soltanto intorno all'asse est-ovest e, di conseguenza, può compiere le osservazioni esclusivamente lungo il meridiano locale. Il movimento è letto su un cerchio incompleto posto al braccio destro dello strumento, mentre la livella a staffa applicata al braccio di sostegno consentiva di correggere l’asse dello strumento.
Notizie storico-critiche:
Nel 1815 lo strumento dei passaggi di Sisson nella Sala meridiana fu sostituito con questo più moderno, realizzato secondo l'emergente tecnologia tedesca e firmato Reichenbach, Utzschneider und Liebherr in Münich. Le colonne doriche che sostenevano lo strumento di Sisson furono in quell'occasione sostituite con nuove colonne edificate secondo l'ordine ionico, come mostra un disegno dell'epoca (Reg. Sp. Bo., vol. segnato 1815 alla data 30 maggio, Arch. Dip. Astron. Bo.). Una accurata descrizione si trova nell'inventario di Ceschi del 1843. Non si è potuto riconoscere con sicurezza l'obiettivo, per la probabile mancanza di parti della sua montatura, lo stesso dicasi degli oculari per la mancanza del relativo cannello e dell'intelaiatura del micrometro. Dei bracci di leva con contrappesi che sostenevano il peso dello strumento resta probabilmente qualche elemento. Da un’annotazione di Rajna del 1913 circa il rifacimento della Sala meridiana (Arch. Dip. Astron. Bo., busta XXVIIII), si deduce la messa fuori uso dello strumento. All'epoca furono abbattute anche le colonne che lo reggevano. Una delle basi delle colonne originali esiste ancora, murata al parapetto del balcone cui si accede dalla Sala meridiana; sulla parete sud-est della sala si trova un ripostiglio con sportelli, atto a contenere i principali accessori della macchina, quale, ad esempio, il livello.