DESCRIZIONE:
Oggetto:
Lamina di ottone che presenta incisa sulle due facce una scala graduata di cinque pollici parigini con i diametri antero-posteriori corrispondenti alle misurazioni pelviche osservate e ai conseguenti interventi ostetrici consigliati per l'estrazione del feto nei casi di sproporzione tra i diametri pelvici e quelli fetali.
ISCRIZIONI:
Classe di appartenenza:
nome del modello
Tecnica di scrittura:
a fusione
Tipo di caratteri:
lettere capitali
Posizione:
nella parte superiore dello strumento, a tutto campo
Trascrizione:
BRACCIO PELVICO/ DEL/ DIAMETRO ANTERO-POSTERIORE
Notizie storico-critiche:
La collezione di Ostetricia dell'Istituto delle Scienze, creata da Giovanni Antonio Galli verso la metà del XVIII secolo, venne arricchita ed implementata nel corso dell'Ottocento dai professori dell'Università di Bologna che si avvicendarono nell'insegnamento.Il pelvimetro non è presente nell'inventario del 1776 redatto dallo stesso Galli, pertanto non fa parte della collezione commissionata dal chirurgo bolognese, ma si deve ad un implemento successivo compiuto da Termanini tra il 1807 ed il 1815, il quale arricchì la collezione con diversi pelvimetri (vedi bibliografia: "Ars obstetricia bononiensis", 1988, p.102).Sullo strumento, le indicazioni operatorie riportate sulla scala sono quelle raccomandate dal Prof. Enrico Jacolucci nella sua memoria "Paragone della sinfisiotomia col parto prematuro. Progetto per evitare il parto cesareo..." (Bologna, 1858).