ISCRIZIONI:
Classe di appartenenza:
documentaria
Tecnica di scrittura:
a penna
Posizione:
sul retro/ in alto
Trascrizione:
Loto Congener.
Classe di appartenenza:
documentaria
Tecnica di scrittura:
a penna
Posizione:
sul retro/ al centro
Trascrizione:
803
Notizie storico-critiche:
L'esemplare qui catalogato è parte del corpus di 1822 matrici xilografiche commissionate dallo studioso bolognese Ulisse Aldrovandi (1522-1605) per illustrare i volumi a stampa della sua 'Storia Naturale'. Tale grandioso progetto, volto a classificare tutte le specie del mondo minerale, vegetale e animale, era articolato in 13 volumi divisi per categorie. La loro realizzazione occupò la maggior parte della vita di Aldrovandi, e la produzione delle illustrazioni si articolò in tre fasi distinte sulle quali il naturalista esercitò una supervisione costante.
I primi artisti a essere impiegati furono i disegnatori, incaricati di ritrarre ogni specie dal vivo o sulla base di immagini pre-esistenti; il più prolifico tra loro, Giovanni Neri, lavorò dal 1558 alla fine degli anni '80. In quest'ultimo periodo prese inizio l'attività dei 'delineatores', Lorenzo Benini e Cornelio Schwindt, che copiarono le immagini su tavolette in legno. Queste tavolette furono poi incise e trasformate in matrici xilografiche; oltre al contributo occasionale di altri intagliatori come Augusto Veneto, all'opera dal 1585, fu il tedesco Cristoforo Coriolano (1550[?]- post 1603) a produrre la maggior parte di esse lavorando stabilmente per Aldrovandi: le fonti attestano l'inizio della sua permanenza a Bologna tra la fine del 1586 e l'inizio del 1587. Alla morte di Aldrovandi, nel 1605, solo quattro dei volumi - i tre libri dell' 'Ornithologia' il 'De Animalibus Insectis' - erano stati stampati; i rimanenti furono pubblicati postumi nei decenni successivi secondo le indicazioni del naturalista stesso, che affidò tale compito, insieme alla sua collezione, al Senato di Bologna.
Una parte delle tavolette xilografiche è attualmente esposta nella Sala Aldrovandi del Museo di Palazzo Poggi a Bologna, dove la collezione fu trasferita nel 1742; esse sono collocate all'interno di armadi che riproducono le antiche Pinachoteche, al cui interno erano disposte le matrici nell'originario museo aldrovandiano. Le tavolette restanti sono custodite in deposito presso la Biblioteca Universitaria di Bologna. Le opere a stampa complete di Aldrovandi sono interamente consultabili sul sito internet della Biblioteca Digitale dell'Università di Bologna (http://amshistorica.unibo.it/ulissealdrovandi-opereastampa).
La datazione della presente matrice inedita si colloca tra l'inizio dell'attività dei 'delineatores' (dalla metà degli anni Ottanta del XVI secolo), gli artisti che riportarono i disegni sulle tavolette prima dell'intaglio, e l'anno di morte del committente, Aldrovandi. Tale indicazione risulta soltanto approssimativa, non essendo attualmente disponibili riferimenti cronologici certi.