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cartiglio tecnico

Tipo Scheda: S
Livello ricerca: C
CODICE UNIVOCO:
Codice regione: 08
Numero catalogo generale: 00691807
Ente schedatore: Museo Palazzo Poggi
Ente competente: R08
STRUTTURA COMPLESSA:
Livello: 4
Codice bene radice: 0800691807
OGGETTO:
Definizione: stampa
Identificazione: elemento d'insieme
SOGGETTO:
Identificazione: cartiglio tecnico
LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICO-AMMINISTRATIVA ATTUALE:
Stato: Italia
Regione: Emilia-Romagna
Provincia: BO
Comune: Bologna
Località: Bologna
COLLOCAZIONE SPECIFICA:
Tipologia: museo
Qualificazione: universitario
Denominazione: Museo di Palazzo Poggi
Complesso monumentale di appartenenza: Palazzo Poggi
Denominazione spazio viabilistico: Via Zamboni, 33
Specifiche: Sala delle Navi 2
INVENTARIO DI MUSEO O DI SOPRINTENDENZA:
Numero: MPPCG018
Data: 2011
Numero: 302/7
Data: 1966 (inventario Servizi Generali del Rettorato)
Numero: NACART 2804
Data: 1989
Tipo di localizzazione: luogo di provenienza
LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICO-AMMINISTRATIVA:
Stato: Italia
Regione: Emilia-Romagna
Provincia: BO
Comune: Bologna
Località: Bologna
COLLOCAZIONE SPECIFICA:
Tipologia: museo
Qualificazione: universitario
Denominazione: Museo delle Navi
Specifiche: Camera di Geografia e Nautica dell'Istituto delle Scienze
DATA:
Data ingresso: 1937
Data uscita: 2000
CRONOLOGIA GENERICA:
Secolo: XVIII
CRONOLOGIA SPECIFICA:
Da: 1719
Validità: post
A: 1726
Validità: ante
Motivazione cronologia: analisi storica
bibliografia
AUTORE:
Riferimento all'autore: cerchia
Riferimento all'intervento: incisore
Motivazione dell'attribuzione: iscrizione
bibliografia
Nome scelto: de Wit Frederick
Dati anagrafici: 1616/ 1698
Sigla per citazione: 30690956
EDITORI STAMPATORI:
Nome: Ditta Ottens
Ruolo: editore
Luogo di edizione: Amsterdam
Materia e tecnica: carta/ stampa calcografica/ acquaforte su rame
tela/ colla
MISURE:
Unità: mm
Altezza: 1323
Larghezza: 1480
STATO DI CONSERVAZIONE:
Stato di conservazione: discreto
RESTAURI:
Data: 1958
Ente responsabile: Università degli Studi di Bologna
Nome operatore: Rizzi A.
Ente finanziatore: Università degli Studi di Bologna
Data: 1987-1989
Ente responsabile: CEPAC-Forlì
Ente finanziatore: Università degli Studi di Bologna
DESCRIZIONE:
Codifica Iconclass: 25A24
Indicazioni sul soggetto: Carta dell'Africa di Frederick de Wit
ISCRIZIONI:
Classe di appartenenza: didascalica
Lingua: latino
Tecnica di scrittura: a stampa
Tipo di caratteri: corsivo
Posizione: entro il cartiglio
Trascrizione: Mod[us] supputandi locorum distantias in trianguli [i] sphericis ac primum quidem in locis quorum latitudo utraque borealis vel australis. Hic itidem ad inventionem trium
Notizie storico-critiche: Le stanze dedicate alla Geografia e alla Nautica del Museo di Palazzo Poggi comprendono 22 carte murali da parete, circoscrivibili ai secoli d'oro della cartografia europea, in particolar modo olandese, il XVII ed il XVIII. Tra questi beni si conserva anche la Carta dell'Africa di Frederick de Wit, stampata ad Amsterdam dalla ditta Ottens, tra il 1719 ed il 1726.L'allestimento odierno ripropone la collezione della Camera della Geografia e della Nautica dell'antico Istituto delle Scienze, stanza creata nel 1724 grazie ad una donazione del marchese Marcantonio Collina Sbaraglia (1681/1744), nella quale confluirono carte geografiche, strumenti nautici e modelli in scala ridotta di vascellie navigli (oggetti, in alcuni casi, già conservati presso l'istituto all'atto della fondazione nel 1711).Con l'avvento della Riforma napoleonica, nel 1802 i materiali vennero trasferiti all'Osservatorio astronomico della Specola, facente parte dello stesso complesso architettonico dove aveva sede l'istituto, Palazzo Poggi.In seguito, nel 1896, l'intera raccolta dedicata alla Geografia e alla Nautica, venne spostata ai Musei Civici di Bologna, dove rimase nascosta nei depositi, sino alla sistemazione nel 1937, presso il Rettorato dell'Università.Dal 2000, anno di apertura del museo, le carte sono ritornate alla loro sede originaria, a Palazzo Poggi.Come si desume dagli inventari della donazione Collina Sbaraglia, il bene in esame pervenne all'Istituto delle Scienze nel 1726, assieme ad altre tre carte murali, che costituiscono una serie completa delle quattro rappresentazioni dei continenti, con caratteristiche iconografiche comuni.Nel 1711, dopo essere stato impiegato come calcografo presso la ditta di Frederick de Wit (1616/ 1698), Joachim Ottens (1663/ 1719) aprì una propria casa editrice ad Amsterdam.In seguito l'attività venne portata avanti da entrambi i figli di Ottens, Reiner (1698/ 1750) e Joshua (1704/ 1765), i quali furono inoltre editori di diverse carte murali dei de Wit (probabilmente possedevano alcune delle matrici di rame cedute dagli eredi).La carta in esame, infatti, pur essendo stata incisa, rivenduta e corretta da Frederick de Wit, come riferisce un'iscrizione latina posta alla base della rappresentazione geografica, venne successivamente stampata dai fratelli Ottens (informazione ricavata ugualmente da un'iscrizione: "Gedruckt tot Amsterdam By R. & J. Ottens", ovvero "stampato ad Amsterdam da...").La datazione della presente edizione si può circoscrivere tra il 1719, anno di scomparsa di Joachim Ottens, e il 1726, quando le quattro carte murali vennero spedite da Amsterdam a Bologna. Infatti le iniziali degli editori "R. & J. Ottens" sono indicate da Frabetti 1959 come quelle dei due figli del capostipite, Reiner e Joshua, rimasti soli alla guida dell'azienda famigliare dopo la morte del padre (il secondo genito aveva, però, all'epoca della successione soltanto 15 anni).Resta da segnalare che i quattro fregi a stampa, rispettivamente di Domenico Bonaveri e di Odoardo Fialetti, che incorniciano la carta murale sono un'aggiunta successiva, non presente nell'edizione originaria degli Ottens: non si hanno notizie riguardo al momento in cui l'apparato decorativo venne assemblato alla carta; certamente avvenne dopo l'arrivo all'Istituto delle Scienze nel 1726, anche se la presenza sui trionfi d'arme di Fialetti del timbro di Benedetto XIV, suggerisce che l'accorpamento possa essere stato compiuto successivamente tra il 1740 ed il 1758, gli anni del suo pontificato.Il cartiglio tecnico, utilizzato per il metodo di calcolo della distanza tra due punti della superfici terrestre, è presente con piccole varianti anche nelle restanti carte della serie di de Wit (America, Asia e Europa). Nel corso del XVII secolo, infatti, tali iscrizioni entrano a far parte di un repertorio largamente utilizzato dai cartografi olandesi grazie allo sviluppo della Geodesia, tra XVI ed il XVII secolo. Questa nuova scienza studiava la forma, le dimensioni della terra ed il calcolo della distanza fra due punti su rigorose basi matematiche.
CONDIZIONE GIURIDICA:
Indicazione generica: proprietà Ente pubblico non territoriale
Indicazione specifica: Università di Bologna
DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA:
Genere: documentazione allegata
Tipo: fotografia digitale
Codice identificativo: MPPCG018
Formato: jpg
FONTI E DOCUMENTI:
Tipo: inventario
Autore: Ceschi G.
Denominazione: Inventario dei Mobili e degli Strumenti che esistono nella Camera di Geografia e Nautica eretta nell’Istituto delle Scienze di Bologna - Stato Sbaraglia - Notizie sullo Stato Sbaraglia - Busta 2
Data: 1744
Nome archivio: Bologna - Archivio di Stato
Posizione: NR (recupero pregresso)
Codicce identificativo: NR (recupero pregresso)
Tipo: inventario
Denominazione: Inventario dei Mobili e degli Utensili e Libri della Camera di Geografia e Nautica fondata e donata dal Fu Sig. March’Antonio Colina Sbaraglia e pervenuta alle infrascritte cose, consegnate per donazione fatta dal Medesimo - Assunteria d’Istituto – Diversorum – Busta 11 - Fascicolo 12
Data: 1776
Nome archivio: Bologna - Archivio di Stato
Posizione: NR (recupero pregresso)
Codicce identificativo: NR (recupero pregresso)
Tipo: inventario
Denominazione: Inventario dei Mobili e degli Utensili e Libri della Camera di Geografia e Nautica fondata e donata dal Fu Sig. March’Antonio Colina Sbaraglia e pervenuta alle infrascritte cose, consegnate per donazione fatta dal Medesimo - Assunteria d’Istituto – Diversorum – Busta 11 - Fascicolo 14
Data: 1843
Nome archivio: Bologna - Archivio di Stato
Posizione: NR (recupero pregresso)
Codicce identificativo: NR (recupero pregresso)
Tipo: inventario
Denominazione: Inventario degli Oggetti che a tutto l’Otobre 1843 costituiscono il Gabinetto Astronomico della Pontificia Università di Bologna - Fondo dell’Università Pontificia - n. 929 - Busta 1 - Fascicolo 20
Data: 1843
Nome archivio: Bologna - Archivio storico dell'Università
Posizione: NR (recupero pregresso)
Codicce identificativo: NR (recupero pregresso)
BIBLIOGRAFIA:
Genere: bibliografia specifica
Autore: Frabetti P.
Anno di edizione: 1959
Sigla per citazione: 00039876
V., pp., nn.: pp. 69-71
V., tavv., figg.: p. 71
Genere: bibliografia specifica
Autore: Tooley R.V.
Anno di edizione: 1968
Sigla per citazione: 00040017
V., pp., nn.: NR (recupero pregresso)
Genere: bibliografia specifica
Autore: I materiali dell'Istituto delle Scienze
Anno di edizione: 1979
Sigla per citazione: 00039870
V., pp., nn.: NR (recupero pregresso)
Genere: bibliografia specifica
Autore: Alpers S.
Anno di edizione: 1984
Sigla per citazione: 00039878
V., pp., nn.: NR (recupero pregresso)
Genere: bibliografia specifica
Autore: Pelletier M.
Anno di edizione: 2001
Sigla per citazione: 00041150
V., pp., nn.: NR (recupero pregresso)
Genere: bibliografia di corredo
Autore: Quaini M.
Anno di edizione: 2006
Sigla per citazione: 00041149
V., pp., nn.: NR (recupero pregresso)
Genere: bibliografia di corredo
Autore: Il viaggio. Mito e scienza- Tega, Walter (a cura di)
Anno di edizione: 2007
Sigla per citazione: 00041134
V., pp., nn.: NR (recupero pregresso)
MOSTRE:
Titolo: I materiali dell'Istituto delle Scienze
Luogo: Bologna, Accademia delle Scienze
Data: 1979
Titolo: Il Viaggio. Mito e Scienza
Luogo: Bologna, Museo di Palazzo Poggi
Data: febbraio - giugno 2007
SPECIFICHE DI ACCESSO AI DATI:
Profilo di accesso: 1
Motivazione: scheda contenente dati liberamente accessibili
COMPILAZIONE:
Data: 1989
Nome: NR (recupero pregresso)
Referente scientifico: NR (recupero pregresso)
Funzionario responsabile: NR (recupero pregresso)
TRASCRIZIONE PER INFORMATIZZAZIONE:
Data: 2006
Nome: Biolchini, L.
AGGIORNAMENTO - REVISIONE:
Data: 2023
Nome: Lia, Alessandra/ Plebani, Valentina
Funzionario responsabile: Manzelli, Valentina
Osservazioni: Il cartiglio tecnico è collocato nell’angolo superiore destro della carta dell’Africa di Frederick de Wit. E' costituito da un riquadro rettangolare inserito in una cornice a volute e riccioli, messa in risalto da un accentuato gioco di chiaroscuro della luce proveniente da un punto posto in alto, leggermente a sinistra. Gli unici elementi antropomorfi sono riconoscibili nella parte centrale dei lati orizzontali. Il riquadro contiene 2 cerchi indicati dalla scritta "Schema 3, Schema 4”, posti nei due angoli superiori e una didascalia in latino suddivisa in titolo e parte esplicativa relativa al metodo di calcolo della distanza tra due luoghi tramite i triangoli sferici.Il cartiglio ha una funzione tecnica, poiché attraverso le iscrizioni e le figure geometriche è possibile comprendere il metodo di calcolo della distanza tra due punti nonché l’individuazione della latitudine. Ciò è possibile utilizzando triangoli sferici ovvero quelle figure che si ottengono prendendo 3 punti sulla superficie sferica (che non appartengano a un medesimo circolo massimo) e congiungendo i punti a 2 a 2 con gli archi di cerchio massimo che segnano la minima distanza tra i punti di ogni coppia. In tal modo si ottiene il triangolo sferico denominato, successivamente al periodo della costruzione della carta, euleriano dal nome dello scienziato Euler Leonhard (1707-1783). I punti precedentemente menzionati sono chiamati vertici del triangolo, calcolati rispetto alla sfera. Il procedimento è visualizzato in 4 figure geometriche, numerate da 1 a 4 così collocate: le prime due nel cartiglio della carta dell’Europa, illustranti la modalità di calcolo partendo dal seno dalla latitudine minore e da complemento maggiore esemplificanti il calcolo partendo dalla latitudine, le ultime in quella della carta in esame.