Descrizione:
La tavola è composta da cinque elementi. Al centro l'intero apparato genitale femminile completo dei genitali esterni ed interni, indicato sulla tavola con "Fig. I". In alto a sinistra l'utero con l'ovaio, le tube di Falloppio e i legamenti che contribuiscono alla loro stabilità. La parte superiore del canale vaginale è stata sezionata allo scopo di evidenziare la cervice. La figura in basso è costituita dal piano osseo della sinfisi pubica con dimostrazione dei genitali esterni; è indicata con "Fig. III". In basso a destra è l'utero con adesso annessi l'ovaio e le tube uterine. Qui la vagina è stata asportata allo scopo di evidenziare i rapporti con l'ultimo tratto dell'intestino retto. L'utero inoltre è stato sezionato con un taglio frontale e la sua parte superiore è stata asportata allo scopo di evidenziare i rapporti con l'ultimo tratto dell'intestino retto. L'utero inoltre è stato sezionato con un taglio frontale e la sua parte superiore è stata asportata per meglio evidenziare la struttura interna ed il canale cervicale. Anche la tuba di destra e l'ovaio sono stati sezionati e in questo ultimo si rilevano le protuberanze determinate dai residui dei follicoli. In alto a destra, accanto alla scritta "Fig. II", l'ultimo tratto dell'apparato urinario viene rappresentato in una visione dall'interno. Gran parte della vescica è stata rimossa lo scopo di dimostrare l'orifizio uretrale interno, indicato da uno specillo che attraversa l'intero canale uretrale. La rimozione della vescica mette in evidenza la parte vaginale anteriore. Nella parte superiore della rappresentazione sono indicati due muscoli ischio cavernosi. La vescica asportata è mostrata in basso al centro. Sul fondo, in basso a sinistra, sono inoltre dimostrati come "Fig. IV" e "Fig. V" il quinto distale della vagina con vestibolo e un residuo di mesonefro.
Notizie storico-critiche:
Giuseppe Astorri fu nominato modellatore anatomico per i Gabinetti di Anatomia Umana, di Anatomia Comparata, di Patologia e di Ostetricia il 25 giugno 1816. All'epoca i quattro gabinetti necessitavano di ulteriori preparati che completassero le collezioni già realizzate: in particolare per il gabinetto di Ostetricia bisognava completare una serie "... appena cominciata di preparazioni necessarie alla dimostrazione dei parti", in quello di Patologia una serie sulle malattie cutanee necessitava di altri modelli anatomici, mentre per le collezioni di Anatomia Umana e Anatomia Comparata urgeva un intervento cli riordino e risistemazione dei pezzi. Inizialmente Astorri non percepì uno stipendio fisso, ma un emolumento relativo ai suoi lavori. Dal novembre del 1824 gli venne corrisposto uno stipendio mensile di 15 scudi, almeno fino al 1849, quando il Consiglio di Liquidazione del Debito Pubblico accordò la richiesta di giubilazione che Giuseppe Astorri aveva inoltrato il 27 aprile del medesirno anno.