DESCRIZIONE:
Codifica Iconclass:
45G2
Indicazioni sul soggetto:
Episodio di guerra, difesa militare.
ISCRIZIONI:
Classe di appartenenza:
titolazione
Lingua:
giapponese
Tecnica di scrittura:
a incisione
Posizione:
cartouche, in alto a destra
Trascrizione:
Chôsen kikan - Dainippon rikugun goei no zu
Classe di appartenenza:
editoriale
Lingua:
giapponese
Tecnica di scrittura:
a incisione
Posizione:
cartouche verticale, in basso a sinistra
Trascrizione:
(anno 27 dell'era Meiji, agosto; nome e indirizzo dell'editore)
Notizie storico-critiche:
Durante la guerra sino-giapponese (1894-1895) furono prodotte in Giappone moltissime stampe-reportage: diversi artisti furono inviati al fronte a testimoniare l'andamento delle operazioni e la vittoria finale. Il trittico, non firmato e dunque anonimo, ritrae una scena di combattimento: a destra, una squadra di fanti giapponesi, con l'uniforme estiva leggera bianca, e alcuni cavalieri inseguono un gruppo di soldati cinesi (a sinistra), con le casacche blu e il cappello rosso. Sullo sfondo, una veduta, forse immaginaria, della località coreana in cui si svolge l'azione. Dopo alcune abili mosse diplomatiche con la Cina e con la Russia, nel 1876 i giapponesi avevano “aperto” la Corea al mondo esattamente come gli occidentali avevano fatto con loro una ventina di anni prima, imponendo “trattati ineguali” e gettando le basi per la colonizzazione futura. Nel 1894, una sollevazione in Corea provocava l’intervento di truppe dell’Impero Cinese, accorse con il proposito di fare della Corea uno “stato vassallo”: la collisione con gli interessi giapponesi spinse questi ultimi all’intervento armato. La guerra si concluse con un disastro per l’esercito cinese e nel 1895 il trattato di Shimonoseki sancì la cessione di Taiwan al Giappone, l’abbandono da parte dei Cinesi di ogni diritto sulla Corea, la concessione di diritti di espansione e sfruttamento in Manciuria e il pagamento ai giapponesi vincitori di una pesante indennità.
La bandiera giapponese visibile nella stampa più a destra ha nome kyokujitsuki, ed è diversa dall'attuale bandiera nazionale (chiamata hinomaru o nisshôki), in quanto contiene sedici raggi che si dipartono dal sole centrale. La kyokujitsuki fu utilizzata come bandiera di guerra tra il 1870 e il 1945.
Il titolo della stampa è scritto nel cartouche in alto a destra; a sinistra, un sottile cartouche verticale riporta la data di pubblicazione (anno 27 dell'era Meiji, agosto) e nome e indirizzo dell'editore.