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Dendrologia

Tipo Scheda: MI
Livello ricerca: P
CODICE UNIVOCO:
Codice regione: 08
Numero catalogo generale: MPPX1970
Ente schedatore: Museo di Palazzo Poggi
Ente competente: R08
Altro codice bene: 00001970
SCHEDE CORRELATE:
Specifiche: NCTC catalogo FileMaker
OGGETTO:
Definizione: matrice xilografica
SOGGETTO:
Identificazione: Dendrologia
Titolo proprio: Lapis Staurophorus
Tipo titolo: dalla stampa
LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICO-AMMINISTRATIVA ATTUALE:
Stato: Italia
Regione: Emilia-Romagna
Provincia: BO
Comune: Bologna
COLLOCAZIONE SPECIFICA:
Tipologia: museo
Denominazione: Museo di Palazzo Poggi
Complesso monumentale di appartenenza: Palazzo Poggi
Denominazione spazio viabilistico: Via Zamboni, 33
Specifiche: Sala Susanna - vetrina XVII - scaffale 7
INVENTARIO DI MUSEO O DI SOPRINTENDENZA:
Numero: MPPX1970
Data: 2011
Tipo di localizzazione: provenienza
LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICO-AMMINISTRATIVA:
Stato: Italia
Regione: Emilia-Romagna
Provincia: BO
Comune: Bologna
COLLOCAZIONE SPECIFICA:
Denominazione: Palazzo Pubblico
DATA:
Data ingresso: 1617
Data uscita: 1742
Tipo di localizzazione: luogo di esposizione
LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICO-AMMINISTRATIVA:
Regione: Emilia-Romagna
Provincia: BO
Comune: Bologna
COLLOCAZIONE SPECIFICA:
Tipologia: museo
Qualificazione: universitario
Denominazione: Museo di Palazzo Poggi
Denominazione spazio viabilistico: Via Zamboni, 33
Specifiche: Sala Aldrovandi - vetrina XII - scaffale 1
DATA:
Data ingresso: 2007
Data uscita: 2022
RAPPORTO OPERA FINALE/ORIGINALE:
Opera finale/originale: opera a stampa
Soggetto opera finale/originale: Dendrologiae naturalis scilicet arborum historiae libri duo sylua glandaria, acinosumq. pomarium ubi eruditiones omnium generum una cum botanicis doctrinis ingenia quaecunque non parum iuvant, et oblectant, p. 658
Datazione opera finale/originale: 1668
Opera finale/originale: opera a stampa
Soggetto opera finale/originale: Museo Cospiano annesso a quello del famoso Ulisse Aldrovandi e donato alla sua Patria dall’Illustrissimo Signor Ferdinando Cospi, p. 174.5
Datazione opera finale/originale: 1677
CRONOLOGIA GENERICA:
Secolo: secc. XVI/ XVII
CRONOLOGIA SPECIFICA:
Da: 1585
Validità: ca.
A: 1668
Validità: (?)
Motivazione cronologia: bibliografia
analisi storica
AUTORE:
Riferimento all'autore: attribuito
Riferimento all'intervento: xilografo
Motivazione dell'attribuzione: bibliografia
Nome scelto: Lederlein Christoph detto Cristoforo Coriolano
Dati anagrafici: 1550 (?)/ post 1603
Sigla per citazione: 30692305
Materia e tecnica: legno di pero/ intaglio
MISURE:
Unità: cm
Altezza: 8,2
Larghezza: 7,1
RESTAURI:
Data: 1969
Situazione: disinfestazione/ consolidamento/ restauro
Nome operatore: Caprara, Otello
Data: 1983
Situazione: restauro con lavaggio
Nome operatore: Caprara, Marisa
ISCRIZIONI:
Classe di appartenenza: documentaria
Tecnica di scrittura: a penna
Posizione: sul lato/ su etichetta antica
Trascrizione: 568
Classe di appartenenza: documentaria
Tecnica di scrittura: a penna
Posizione: sul retro/ in alto
Trascrizione: S[…]
Notizie storico-critiche: L'esemplare qui catalogato è parte del corpus di 1822 matrici xilografiche commissionate dallo studioso bolognese Ulisse Aldrovandi (1522-1605) per illustrare i volumi a stampa della sua 'Storia Naturale'. Tale grandioso progetto, volto a classificare tutte le specie del mondo minerale, vegetale e animale, era articolato in 13 volumi divisi per categorie. La loro realizzazione occupò la maggior parte della vita di Aldrovandi, e la produzione delle illustrazioni si articolò in tre fasi distinte sulle quali il naturalista esercitò una supervisione costante. I primi artisti a essere impiegati furono i disegnatori, incaricati di ritrarre ogni specie dal vivo o sulla base di immagini pre-esistenti; il più prolifico tra loro, Giovanni Neri, lavorò dal 1558 alla fine degli anni '80. In quest'ultimo periodo prese inizio l'attività dei 'delineatores', Lorenzo Benini e Cornelio Schwindt, che copiarono le immagini su tavolette in legno. Queste tavolette furono poi incise e trasformate in matrici xilografiche; oltre al contributo occasionale di altri intagliatori come Augusto Veneto, all'opera dal 1585, fu il tedesco Cristoforo Coriolano (1550[?]- post 1603) a produrre la maggior parte di esse lavorando stabilmente per Aldrovandi: le fonti attestano l'inizio della sua permanenza a Bologna tra la fine del 1586 e l'inizio del 1587. Il termine post quem per la datazione delle matrici xilografiche è dato dall'inizio dell'attività dei 'delineatores', alla metà egli anni Ottanta del XVI secolo. Per il termine ante quem, invece, si fa riferimento alla data di pubblicazione dei singoli volumi illustrati (tale termine costituisce solo un'indicazione di massima anche per i volumi della Storia naturale pubblicati postumi, non essendo attualmente disponibili riferimenti cronologici certi). Alla morte di Aldrovandi, nel 1605, solo quattro dei volumi - i tre libri dell' 'Ornithologia' il 'De Animalibus Insectis' - erano stati stampati; i rimanenti furono pubblicati postumi nei decenni successivi secondo le indicazioni del naturalista stesso, che affidò tale compito, insieme alla sua collezione, al Senato di Bologna. Una parte delle tavolette xilografiche è attualmente esposta nella Sala Aldrovandi del Museo di Palazzo Poggi a Bologna, dove la collezione fu trasferita nel 1742; esse sono collocate all'interno di armadi che riproducono le antiche Pinachoteche, al cui interno erano disposte le matrici nell'originario museo aldrovandiano. Le tavolette restanti sono custodite in deposito presso la Biblioteca Universitaria di Bologna. Le opere a stampa complete di Aldrovandi sono interamente consultabili sul sito internet della Biblioteca Digitale dell'Università di Bologna (vedi BIB su supporto elettronico).
CONDIZIONE GIURIDICA:
Indicazione generica: proprietà Ente pubblico non territoriale
Indicazione specifica: Università di Bologna
DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA:
Genere: documentazione esistente
Autore: Simoni, Fulvio
Data: 2005-2006
Codice identificativo: MPPX1970a
Genere: documentazione esistente
Autore: Simoni, Fulvio
Data: 2005-2006
Codice identificativo: MPPX1970b
Genere: documentazione esistente
Codice identificativo: MPPX1970c
FONTI E DOCUMENTI:
Tipo: inventario
Autore: Tagliaferri, Maria Cristina
Data: 1990
Foglio/Carta: n. C 20
Nome archivio: Bologna, Biblioteca Universitaria
BIBLIOGRAFIA:
Genere: bibliografia specifica
Autore: Tugnoli Pattaro S.
Anno di edizione: 1981
Sigla per citazione: 00041776
Genere: bibliografia specifica
Autore: Olmi G.
Anno di edizione: 1992
Sigla per citazione: 00041153
Genere: bibliografia specifica
Autore: Olmi G./ Tongiorgi Tomasi L.
Anno di edizione: 1993
Sigla per citazione: 00041775
Genere: bibliografia specifica
Autore: Findlen P.
Anno di edizione: 1994
Sigla per citazione: 00041777
Genere: bibliografia specifica
Autore: Simili R. (a cura di)
Anno di edizione: 2001
Sigla per citazione: 00041154
Genere: bibliografia specifica
Autore: Alessandrini A./ Ceregato A.
Anno di edizione: 2007
Sigla per citazione: 00041155
Citazione completa: Opere a stampa di Ulisse Aldrovandi , http://amshistorica.unibo.it/ulissealdrovandi-opereastampa
Il teatro della natura di Ulisse Aldrovandi , http://www.filosofia.unibo.it/aldrovandi/
MOSTRE:
Titolo: La Scienza allo specchio dell'arte
Luogo: Bologna - Museo di Palazzo Poggi
Data: 2005-2006
COMPILAZIONE:
Data: 2006
Nome: Ceregato, Alessandro
TRASCRIZIONE PER INFORMATIZZAZIONE:
Data: 2007
Nome: Biolchini, Lucia
AGGIORNAMENTO - REVISIONE:
Data: 2015
Nome: Merlini, Anna
Referente scientifico: Corrain, Lucia
Funzionario responsabile: Simoni, Fulvio
Osservazioni: La presente matrice xilografica è doppiamente pubblicata in Dendrologiae a pagina 658 e in Museo Cospiano, volume edito nel 1677 a cura di Lorenzo Legati (pagina 174.5). Si riporta la descrizione del Museo Cospiano (1677, p. 174): "5 Pietra CROCIFERA, Selce bigia del Reno di Bologna, nella superfizie, e nell'interno segnata naturalmente di bianca Croce quadrata. Fù dono del Dottor Montalbani, che la chiamò Lapis Staurophoros, cioè Pietra Portatrice della Croce, descrivendola nella Dendrologia dell'Aldrovandi, e nell'Honore de' Collegi dell'Arti di Bologna, portandola in quest'ultimo Trattato per simbolo delle giuste misure ortogonali de' Muratori con quello scherzo serio d'amica penna. Ima Premens stabili pede Crux sit norma fruendi, /Semper enim simili structa Quadrante manent. Ne fece similmente menzione nelle Cure Analitiche. Portava egli parere che fusse una monstruosità nel genere de' Sassi. Contuttociò la stimo determinata spezie di Pietra, congenere ad altre Crocifere osservate di questo Secolo, e descritte, e figurate nel Museo dell'Aldrovandi. E n'hebbero similmente notizia Anselmo Boezio, Lorenzo Pignoria, & altri Letterati famosi." Profondità: 2,2