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cornice

Tipo Scheda: S
Livello ricerca: C
CODICE UNIVOCO:
Codice regione: 08
Numero catalogo generale: 00691804
Ente schedatore: UNIBO
Ente competente: S261
STRUTTURA COMPLESSA:
Livello: 2
Codice bene radice: 0800691804
OGGETTO:
Definizione: stampa colorata a mano
Identificazione: elemento d'insieme
QUANTITA':
Numero stampa composita o serie: 6
Completa/incompleta: completa
SOGGETTO:
Identificazione: cornice
LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICO-AMMINISTRATIVA ATTUALE:
Stato: Italia
Regione: Emilia-Romagna
Provincia: BO
Comune: Bologna
Località: Bologna
COLLOCAZIONE SPECIFICA:
Tipologia: museo
Qualificazione: universitario
Denominazione: Museo di Palazzo Poggi
Complesso monumentale di appartenenza: Palazzo Poggi
Denominazione spazio viabilistico: Via Zamboni, 33
Specifiche: Sala delle Navi 2
INVENTARIO DI MUSEO O DI SOPRINTENDENZA:
Numero: MPPCG015
Data: 2011
Numero: 296/1
Data: 1966 (inventario Servizi Generali del Rettorato)
Numero: NACART 2502
Data: 1989
Tipo di localizzazione: luogo di provenienza
LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICO-AMMINISTRATIVA:
Stato: Italia
Regione: Emilia-Romagna
Provincia: BO
Comune: Bologna
Località: Bologna
COLLOCAZIONE SPECIFICA:
Tipologia: museo
Qualificazione: universitario
Denominazione: Museo delle Navi
Specifiche: Camera di Geografia e Nautica dell'Istituto delle Scienze
DATA:
Data ingresso: 1937
Data uscita: 2000
CRONOLOGIA GENERICA:
Secolo: sec. XVII
CRONOLOGIA SPECIFICA:
Da: 1678
A: 1678
Motivazione cronologia: iscrizione
bibliografia
AUTORE:
Riferimento all'autore: cerchia
Riferimento all'intervento: disegnatore/ incisore
Motivazione dell'attribuzione: iscrizione
Nome scelto: Blaeu Willelm Janszoon
Dati anagrafici: 1571/ 1638
Sigla per citazione: 30690957
EDITORI STAMPATORI:
Nome: Jaillot Charles Hubert Alexis
Dati anagrafici: 1640/ 1712
Ruolo: editore/stampatore
Data di edizione: 1678
Luogo di edizione: Parigi
Materia e tecnica: carta/ stampa calcografica/ acquaforte su rame
carta/ pittura
tela/ colla
MISURE:
Unità: mm
Mancanza: MNR
STATO DI CONSERVAZIONE:
Stato di conservazione: discreto
RESTAURI:
Data: 1958
Ente responsabile: Università degli Studi di Bologna
Nome operatore: Rizzi A.
Ente finanziatore: Università degli Studi di Bologna
Data: 1987-89
Ente responsabile: CEPAC-Forlì
Ente finanziatore: Università degli Studi di Bologna
DESCRIZIONE:
Codifica Iconclass: 25A21
Indicazioni sul soggetto: Carta geografica dell'Europa
ISCRIZIONI:
Classe di appartenenza: didascalica
Lingua: francese
Tecnica di scrittura: non determinabile
Tipo di caratteri: lettere capitali, corsivo
Posizione: Fascia laterale sinistra
Trascrizione: Les Anglois Les Bibernois et Etscogins Les Francois Les Flamanas et Hollandois Les Svedois Les Lituaniens Les Po[...]ois Les Bohes [...] Les Alle[main]
Classe di appartenenza: didascalica
Lingua: francese
Tecnica di scrittura: non determinabile
Tipo di caratteri: lettere capitali, corsivo
Posizione: Fascia laterale destra
Trascrizione: Le Po[...]ig [...] de H[...] ny Les Castilliens Les Toscans Les Venitiens Les Greques Les Hongrois Les Svisses
Classe di appartenenza: didascalica
Lingua: francese
Tecnica di scrittura: non determinabile
Tipo di caratteri: lettere capitali, corsivo
Posizione: Fascia in basso
Trascrizione: Londre, Paris, Lisbone, Tolede, Rome, Venise, Amsterdam, Nuremberg, Prague, Vilne, Moscovia, Costantinople
Notizie storico-critiche: Le stanze dedicate alla Geografia e alla Nautica del Museo di Palazzo Poggicomprendono 22 carte murali da parete, circoscrivibili ai secoli d'oro dellacartografia europea, in particolar modo olandese, il XVII ed il XVIII. Tra questi benisi conserva anche la Carta dell'Europa di Willem Janszoon Blaeu, stampata a Pariginel 1678 da Alexis-Hubert Jaillot e composta da venti tavole unite e incollate sutela.L'allestimento odierno ripropone la collezione della Camera della Geografia e dellaNautica dell'antico Istituto delle Scienze, stanza creata nel 1724 grazie ad unadonazione del marchese Marcantonio Collina Sbaraglia (1681/1744), nella qualeconfluirono carte geografiche, strumenti nautici e modelli in scala ridotta di vascellie navigli (oggetti, in alcuni casi, già conservati presso l'istituto all'atto dellafondazione nel 1711).Con l'avvento della Riforma napoleonica, nel 1802 i materiali vennero trasferitiall'Osservatorio astronomico della Specola, facente parte dello stesso complessoarchitettonico dove aveva sede l'istituto, Palazzo Poggi.In seguito, nel 1896, l'intera raccolta dedicata alla Geografia e alla Nautica, vennespostata ai Musei Civici di Bologna, dove rimase nascosta nei depositi, sino allasistemazione nel 1937, presso il Rettorato dell'Università.Dal 2000, anno di apertura del museo, le carte sono ritornate alla loro sedeoriginaria, a Palazzo Poggi.Il bene è registrato negli inventari d'istituto del 1744 e del 1776, inoltre si trova citato successivamente anche in quello del 1843 del Gabinetto astronomico.L’autore della carta, Willem Janszoon Blaeu, fu il capostipite di una delle piùpopolari famiglie di cartografi e stampatori olandesi del XVII secolo. Fuappassionato di studi matematici ed astronomici e soggiornò per circa due annipresso il famoso astronomo danese Tycho Brahe, nel suo osservatorio diUranienburg. Qui approfondì i fondamenti della cosmografia, della geografia,nonchè la costruzione di strumenti astronomici e matematici. Tale esperienzasegnò una tappa importante nella carriera del Blaeu che in seguito, tornato adAmsterdam nel 1597, si segnalò dapprima come costruttore di globi, poi, comeautore ed editore di carte geografiche e atlanti. L’azienda fu tenuta in grandeconsiderazione dai contemporanei, tanto che nel 1633, pochi anni prima della suamorte, Blaeu fu nominato cartografo della Repubblica, incarico successivamentepassato a suo figlio e a suo nipote.L’azienda, nonostante il grande incendio che distrusse la fabbrica nel 1672,continuò la propria attività fino al 1692.La carta murale in esame fa parte di una serie di quattro incisioni (Asia-Africa-Europa-America, unitariamente conservate al Museo di Palazzo Poggi), edite in francese da Jaillot, che probabilmente possedeva alcuni rami dei Blaeu; era consuetudine, infatti, acquistare le matrici dei grandi incisori, per ristamparle aggiungendo eventuali varianti e relative indicazioni di responsabilità: il rame da cui venne tratta l'incisione in esame fu certamente rimaneggiato rispetto all'edizione originaria.L'indicazione autoriale di Willem Blaeu è accompagnata, sulla carta, dalla data 1669, riferibile alla prima pubblicazione dell'opera. Già morto dal 1638, il suo nome era rimasto legato alla produzione più tarda dell’azienda, naturalmente per motivi di prestigio.L’ampia didascalia che corre su tre lati della carta, redatta in latino e in francese, dovrebbe essere opera successiva dello stesso Jaillot, poiché esula dal modello cartografico generalemente usato dai Blaeu per le carte murali o per le immagini degli atlanti.La data 1678 a chiusura dell'iscrizione nel grande cartiglio di sinistra, preceduta dal nome dello stampatore francese e dall'indicazione dell'indirizzo dell'atelier, permette la datazione precisa dell’edizione.Per la realizzazione delle dodici vedute cittadine inserite in questa cornice, Blaeu attinse da un’importante opera nel campo della produzione di immagini urbane: il famoso “Civitates Orbis Terrarum” di George Braun e Frans Hogemberg, edito fra il 1572 e il 1617, in collaborazione con numerosi incisori. Questa raccolta, più volte ristampata nel corso del Seicento, divenne il riferimento per molti cartografi olandesi (Vissher, Hondus, Koerms) impegnati nella realizzazione delle cornici per le proprie carte, secondo lo schema che Blaeu stesso adottò in questo caso.Sono copiate dal repertorio di Hogemberg e Braun le immagini delle città di Londra, Lisbona, Toledo, Parigi, Norimberga, Vienna, Costantinopoli e Mosca, rimpicciolendone il formato: di conseguenza si semplifica anche la forma della struttura urbana e viene ridotto il numero delle figure in primo piano.La cornice in esame venne ripresa, con piccole variazioni, nella carta dell’Europa contenuta nell’ “Atlas Major Sive Cosmographia Blaviana”, opera che il figlio di Willem, Joan Blaeu, compì dopo la morte del padre.
CONDIZIONE GIURIDICA:
Indicazione generica: proprietà Ente pubblico non territoriale
Indicazione specifica: Università di Bologna
DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA:
Genere: documentazione allegata
Tipo: fotografia digitale
Autore: Simoni, Fulvio
Codice identificativo: MPPCG015
Formato: jpg
FONTI E DOCUMENTI:
Tipo: inventario
Autore: Ceschi G.
Denominazione: Inventario dei Mobili e degli Strumenti che esistono nella Camera di Geografia e Nautica eretta nell’Istituto delle Scienze di Bologna - Stato Sbaraglia - Notizie sullo Stato Sbaraglia - b. 2
Data: 1744
Nome archivio: Bologna - Archivio di Stato
Posizione: NR (recupero pregresso)
Codicce identificativo: NR (recupero pregresso)
Tipo: inventario
Denominazione: Inventario dei Mobili e degli Utensili e Libri della Camera di Geografia e Nautica fondata e donata dal fu Sig. March’Antonio Colina Sbaraglia e pervenuta alle infrascritte cose, consegnate per donazione fatta dal Medesimo - Assunteria d’Istituto – Diversorum – busta 11 - fascicolo 12
Data: 1776
Nome archivio: Bologna - Archivio di Stato
Posizione: NR (recupero pregresso)
Codicce identificativo: NR (recupero pregresso)
Tipo: inventario
Denominazione: Inventario dei Mobili e degli Utensili e Libri della Camera di Geografia e Nautica fondata e donata dal Fu Sig. March’Antonio Colina Sbaraglia e pervenuta alle infrascritte cose, consegnate per donazione fatta dal Medesimo - Assunteria d’Istituto – Diversorum – busta 11 - fascicolo 14
Data: 1843
Nome archivio: Bologna - Archivio di Stato
Posizione: NR (recupero pregresso)
Codicce identificativo: NR (recupero pregresso)
Tipo: inventario
Denominazione: Inventario degli Oggetti che a tutto l’Ottobre 1843 costituiscono il Gabinetto Astronomico della Pontificia Università di Bologna - Fondo dell’Università Pontificia
Data: 1843
Nome archivio: Bologna - Archivio di Stato
Posizione: NR (recupero pregresso)
Codicce identificativo: NR (recupero pregresso)
BIBLIOGRAFIA:
Genere: bibliografia specifica
Autore: Braun G./ Hogenberg F.
Anno di edizione: 1572
Sigla per citazione: 00040023
V., pp., nn.: pp. 35-39
V., tavv., figg.: fig. A, I, 3, 7, 31, 43, 47, 51
Genere: bibliografia specifica
Autore: Frabetti P.
Anno di edizione: 1959
Sigla per citazione: 00039876
V., pp., nn.: 00040008
V., tavv., figg.: p. 37
Genere: bibliografia di corredo
Autore: De Dainville F.
Anno di edizione: 1964
Sigla per citazione: 00039877
V., pp., nn.: NR (recupero pregresso)
Genere: bibliografia di corredo
Autore: Tooley R.V.
Anno di edizione: 1968
Sigla per citazione: 00040017
V., pp., nn.: NR (recupero pregresso)
Genere: bibliografia di corredo
Autore: Koeman C.
Anno di edizione: 1967-1971
Sigla per citazione: 00040010
V., pp., nn.: NR (recupero pregresso)
Genere: bibliografia di corredo
Autore: Lister R.
Anno di edizione: 1979
Sigla per citazione: 00040008
V., pp., nn.: NR (recupero pregresso)
Genere: bibliografia di corredo
Autore: Tooley R.V.
Anno di edizione: 1982
Sigla per citazione: 00040015
V., pp., nn.: NR (recupero pregresso)
Genere: bibliografia di corredo
Autore: Alpers S.
Anno di edizione: 1984
Sigla per citazione: 00039878
V., pp., nn.: NR (recupero pregresso)
Genere: bibliografia di corredo
Autore: Luoghi Conoscere
Anno di edizione: 1988
Sigla per citazione: 00039872
V., pp., nn.: NR (recupero pregresso)
Genere: bibliografia di corredo
Autore: Il viaggio. Mito e scienza- Tega, Walter (a cura di)
Anno di edizione: 2007
Sigla per citazione: 00041134
V., pp., nn.: NR (recupero pregresso)
MOSTRE:
Titolo: I materiali dell'Istituto delle Scienze
Luogo: Bologna - Accademia delle Scienze
Data: 1979
Titolo: Il Viaggio. Mito e Scienza
Luogo: Bologna, Museo di Palazzo Poggi
Data: febbraio - giugno 2007
SPECIFICHE DI ACCESSO AI DATI:
Profilo di accesso: 1
Motivazione: scheda contenente dati liberamente accessibili
COMPILAZIONE:
Data: 1989
Nome: NR (recupero pregresso)
Funzionario responsabile: NR (recupero pregresso)
TRASCRIZIONE PER INFORMATIZZAZIONE:
Data: 2006
Nome: Biolchini L.
AGGIORNAMENTO - REVISIONE:
Data: 2023
Nome: Lia, Alessandra
Funzionario responsabile: Manzelli, Valentina
Osservazioni: La cornice (6 tavole unite), parte della carta dell’europa di W.J. Blaeu, occupa lo spazio compreso fra la rappresentazione geografica e la didascalia esplicativa, che corre lungo i bordi del foglio. È costituita da due fascie laterali incise, in cui compaiono sedici riquadri incolonnati (otto per lato) con rappresentazione di vari popoli d’Europa, e da una fascia che corre lungo il bordo inferiore della carta, composta dalle incisioni di piante e vedute di dodici città europee. Partendo dall’alto, la successione delle otto figure in costume lungo il bordo sinistro è la seguente: inglesi, scozzesi e “Biberois”; fiamminghi e olandesi; lituani; polacchi; boemi; tedeschi. A destra, invece, le due illustrazioni non sono state identificate. Partendo dalla terza, si hanno, in ordine, raffigurazioni di abitanti castigliani, toscani, veneziani, greci, ungheresi, svizzeri. Ogni illustrazione è incorporata da una impalcatura architettonica composta da due colonne addossate ai bordi a completamento di un arco sovrastante. Entro questa sorta di quinta teatrale si svolge la scena a più figure maschili e femminili (da due a cinque) che con varie movenze mostrano le foggie di moda fra i ceti più nobili, cittadini e militari dell’Europa secentesca. Ogni vignetta è sottotitolata da una didascalia non sempre leggibile che riporta il nome degli abitanti in francese e che funge da separazione fra l’una e l’altra. Nella fascia inferiore compaiono, in succesione, le illustrazioni delle seguenti città: Londra, Parigi, Lisbona, Toledo, Roma, Venezia, Amsterdam, Norimberga, Praga, Vienna, Mosca, Costantinopoli. Le città sono rappresentate utilizzando le due tipologie più ricorrenti all’epoca: il ritratto di un profilo e la veduta a volo d’uccello. Nel primo caso la città è vista di fronte a una certa distanza, dalla riva opposta di fiume, mare, o da una collina, con ormeggi e piccole figure in primo piano; nel secondo caso, l’ipoetico punto d’osservazione posto all’altezza di 45° o 60° sul livello del terreno, permette di cogliere la planimetria della città su cui si innestano le assonometrie dei singoli edifici. Ogni immagine urbana è contenuta in forma ovale con bordo bianco che funge da cornice. Gli spazi compresi fra un ovale e l’altro sono riempiti in alto dagli stemmi cittadini in riferimento alle vedute di destra, in basso da decorazioni vegetali legate in fasci che occupano tutto lo spazio triangolare dello sfondo. Entro i bordi i bordi esterni ed interni delle fasce che compongono la cornice corrono linee decorative e continue. Internamente la decorazione è composta da elementi di gusto naturalistico (foglie d’acanto e maschere); esternamente, invece, la decorazione a perline richiama il gusto dell’ebanistica tardo-cinquecentesca. Sono presenti sulla superfice della carta, abbondanti tracce di colore rosso e blu, in corrispondenza dei capi d’abbigliamento o dei cieli delle vedute, segno che la carta fu colorata a mano.Lo schema di questa cornice, nella disposizione a colonne per le figure in costume e a strisce per la sequenza di vedute cittadine, è frequentemente riscontrabile anche in altri esenpi cartografici del XVI e XVII secolo. Il successo di questo modello iconografico può essere fatto dipendere da due fattori: da un lato esso aumenta il valore conoscitivo della carta, moltiplicando su se stessa superfici più immagini di una stessa realtà territoriale, dall’altro ne alza il valore artistico arricchendo la rappresentazione di elementi particolari e decorativi, in linea col gusto scenografico dell’epoca.