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didascalia (fascia esterna su tre lati)

Tipo Scheda: S
Livello ricerca: C
CODICE UNIVOCO:
Codice regione: 08
Numero catalogo generale: 00691802
Ente schedatore: Museo Palazzo Poggi
Ente competente: R08
STRUTTURA COMPLESSA:
Livello: 1
Codice bene radice: 0800691802
OGGETTO:
Definizione: stampa colorata a mano
Identificazione: elemento d'insieme
QUANTITA':
Numero stampa composita o serie: 10
Completa/incompleta: completa
SOGGETTO:
Identificazione: didascalia (fascia esterna su tre lati)
LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICO-AMMINISTRATIVA ATTUALE:
Stato: Italia
Regione: Emilia-Romagna
Provincia: BO
Comune: Bologna
Località: Bologna
COLLOCAZIONE SPECIFICA:
Tipologia: museo
Qualificazione: universitario
Denominazione: Museo di Palazzo Poggi
Complesso monumentale di appartenenza: Palazzo Poggi
Denominazione spazio viabilistico: Via Zamboni, 33
Specifiche: Sala delle Navi 2
INVENTARIO DI MUSEO O DI SOPRINTENDENZA:
Numero: MPPCG013
Data: 2011
Numero: 301/6
Data: 1965 (inventario Servizi Generali del Rettorato)
Numero: NACART 2301
Data: 1989
Tipo di localizzazione: luogo di provenienza
LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICO-AMMINISTRATIVA:
Stato: Italia
Regione: Emilia-Romagna
Provincia: BO
Comune: Bologna
Località: Bologna
COLLOCAZIONE SPECIFICA:
Tipologia: museo
Qualificazione: universitario
Denominazione: Museo delle Navi
Specifiche: Camera di Geografia e Nautica dell'Istituto delle Scienze
DATA:
Data ingresso: 1937
Data uscita: 2000
CRONOLOGIA GENERICA:
Secolo: sec. XVII
CRONOLOGIA SPECIFICA:
Da: 1678
A: 1678
Motivazione cronologia: iscrizione
bibliografia
AUTORE:
Riferimento all'intervento: disegnatore/ incisore
Motivazione dell'attribuzione: analisi stilistica
Nome scelto: Jaillot Charles Hubert Alexis
Dati anagrafici: 1640/ 1712
Sigla per citazione: 30690958
EDITORI STAMPATORI:
Nome: Jaillot Charles Hubert Alexis
Dati anagrafici: 1640/ 1712
Ruolo: editore/stampatore
Data di edizione: 1678
Luogo di edizione: Parigi
Materia e tecnica: carta/ stampa calcografica/ acquaforte su rame
carta/ pittura
tela/ colla
MISURE:
Unità: mm
Mancanza: MNR
STATO DI CONSERVAZIONE:
Stato di conservazione: discreto
RESTAURI:
Data: 1958
Ente responsabile: Università degli Studi di Bologna
Nome operatore: Rizzi A.
Ente finanziatore: Università degli Studi di Bologna
Data: 1987-89
Ente responsabile: CEPAC-Forlì
Ente finanziatore: Università degli Studi di Bologna
DESCRIZIONE:
Codifica Iconclass: 25A24
Indicazioni sul soggetto: Carta geografica dell'Africa
Notizie storico-critiche: Le stanze dedicate alla Geografia e alla Nautica del Museo di Palazzo Poggi comprendono 22 carte murali da parete, circoscrivibili ai secoli d'oro della cartografia europea, in particolar modo olandese, il XVII ed il XVIII. Tra questi beni si conserva anche la Carta dell'Africa di Willem Janszoon Blaeu, stampata a Pariginel 1678 da Alexis-Hubert Jaillot e composta da venti tavole unite e incollate su tela. L'allestimento odierno ripropone la collezione della Camera della Geografia e della Nautica dell'antico Istituto delle Scienze, stanza creata nel 1724 grazie ad una donazione del marchese Marcantonio Collina Sbaraglia (1681/1744), nella quale confluirono carte geografiche, strumenti nautici e modelli in scala ridotta di vascelli e navigli (oggetti, in alcuni casi, già conservati presso l'istituto all'atto della fondazione nel 1711).Con l'avvento della Riforma napoleonica, nel 1802 i materiali vennero trasferiti all'OsservatorioAstronomico della Specola, facente parte dello stesso complesso architettonico dove aveva sede l'istituto, Palazzo Poggi.In seguito, nel 1896, l'intera raccolta dedicata alla Geografia e alla Nautica, vennespostata ai Musei Civici di Bologna, dove rimase nascosta nei depositi, sino allasistemazione nel 1937, presso il Rettorato dell'Università.Dal 2000, anno di apertura del museo, le carte sono ritornate alla loro sedeoriginaria, a Palazzo Poggi. L’autore della carta, Willem Janszoon Blaeu, fu il capostipite di una delle piùpopolari famiglie di cartografi e stampatori olandesi del XVII secolo. Fu appassionato di studi matematici ed astronomici e soggiornò per circa due anni presso il famoso astronomo danese Tycho Brahe, nel suo osservatorio di Uranienburg. Tale esperienza segnò una tappa importante nella carriera del Blaeu che in seguito, tornato ad Amsterdam nel 1597, si segnalò dapprima come costruttore di globi, poi, come autore ed editore di carte geografiche e atlanti. L’azienda fu tenuta in grande considerazione dai contemporanei, tanto che nel 1633, pochi anni prima della sua morte, Blaeu fu nominato cartografo della Repubblica, incarico successivamente passato a suo figlio e a suo nipote. Inoltre, nel 1666, gli Stati Generali olandesideliberarono che le compagnie commerciali impegnate nei traffici con le Indie Orientali, potessero usare solo le carte nautiche redatte dai Blaeu, i quali, pochi anni dopo, ebbero l’incarico di supervisionare i giornali di bordo di tutte le navi. L’azienda, nonostante il grande incendio che distrusse la fabbrica nel 1672, continuò la propria attività fino al 1692. Bleau fu famoso non solo per l’attendibilità scientifica delle sue carte, ma anche per la raffinatezza delle decorazioni, servendosi degli incisori più abili del momento.La carta murale in esame fa parte di una serie di quattro incisioni (Asia-Africa-Europa-America, unitariamente conservate al Museo di Palazzo Poggi), edite in francese da Jaillot, che probabilmente possedeva alcuni rami dei Blaeu; era consuetudine, infatti, acquistare le matrici dei grandi incisori, per ristamparle aggiungendo eventuali varianti e relative indicazioni di responsabilità: il rame da cui venne tratta l'incisione in esame fu certamente rimaneggiato rispetto all'edizione originaria.L'indicazione autoriale di Willem Blaeu è accompagnata, sulla carta, dalla data 1669. Già morto dal 1638, il suo nome era rimasto legato alla produzione più tarda dell’azienda, naturalmente per motivi di prestigio.L’ampia didascalia che corre su tre lati della carta, redatta in latino e in francese, dovrebbe essere opera successiva dello stesso Jaillot, poiché esula dal modello cartografico generalmente usato da Blaeu per le carte murali o per le immagini dei suoi atlanti. La data 1678 a chiusura dell'iscrizione nel cartiglio, posto a destra nella zona superiore della rappresentazione geografica, permette la datazione precisa dell’edizione.È necessario ricordare che in un cartiglio posto specularmente a quello appena menzionato, si trova nuovamente la data del 1669, questa volta preceduta dal nome dello stampatore francese: probabilmente indica la prima edizione dell'opera, in seguito ristampata nel 1678.L’ipotesi di una elaborazione separata della didascalia dalla carta geografica è suffragata da diversi elementi. Innanzitutto dalla mancanza di un testo scritto, simile a quello in esame, come accompagnamento delle carte dell’Africa di Blaeu, per esempio nelle diverse edizioni dei suoi famosi atlanti. Di non minore importanza è che la redazione in francese, con traduzione in latino, presenta al termine del testo la dichiarazione dell’editore e del luogo di edizione francesi, cui è già dedicato appositamente un cartiglio, posto nell’angolo sinistro in alto della carta geografica. La didascalia si può, dunque, riferire ad una elaborazione con modifiche della carta africana di Blaeu, in occasione dell’edizione parigina di Jaillot.
CONDIZIONE GIURIDICA:
Indicazione generica: proprietà Ente pubblico non territoriale
Indicazione specifica: Università di Bologna
DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA:
Genere: documentazione allegata
Tipo: fotografia digitale
Autore: Simoni, Fulvio
Codice identificativo: MPPCG013
Formato: jpg
BIBLIOGRAFIA:
Genere: bibliografia di confronto
Autore: Braun G./ Hogenberg F.
Anno di edizione: 1572
Sigla per citazione: 00040023
V., pp., nn.: pp. 45-48
V., tavv., figg.: p. 47
Genere: bibliografia di confronto
Autore: Pigafetta F.
Anno di edizione: 1598-1619
Sigla per citazione: 00040024
V., pp., nn.: NR (recupero pregresso)
Genere: bibliografia specifica
Autore: Blaeu W. J.
Anno di edizione: 1640
Sigla per citazione: 00040014
V., pp., nn.: NR (recupero pregresso)
Genere: bibliografia specifica
Autore: Frabetti P.
Anno di edizione: 1959
Sigla per citazione: 00039876
V., pp., nn.: NR (recupero pregresso)
Genere: bibliografia specifica
Autore: Koeman C.
Anno di edizione: 1967-1971
Sigla per citazione: 00040010
V., pp., nn.: NR (recupero pregresso)
Genere: bibliografia di corredo
Autore: I materiali dell'Istituto delle Scienze
Anno di edizione: 1979
Sigla per citazione: 00039870
V., pp., nn.: NR (recupero pregresso)
Genere: bibliografia di corredo
Autore: Alpers S.
Anno di edizione: 1984
Sigla per citazione: 00039878
V., pp., nn.: NR (recupero pregresso)
Genere: bibliografia di corredo
Autore: I Luoghi del Conoscere
Anno di edizione: 1988
Sigla per citazione: 00039872
V., pp., nn.: NR (recupero pregresso)
Genere: bibliografia di corredo
Autore: Tega, Walter (a cura di)
Anno di edizione: 2007
Sigla per citazione: 00041134
V., pp., nn.: NR (recupero pregresso)
MOSTRE:
Titolo: I materiali dell'Istituto delle Scienze
Luogo: Bologna - Accademia delle Scienze
Data: 1979
Titolo: Il Viaggio. Mito e Scienza
Luogo: Bologna - Museo di Palazzo Poggi
Data: febbraio - giugno 2007
SPECIFICHE DI ACCESSO AI DATI:
Profilo di accesso: 1
Motivazione: scheda contenente dati liberamente accessibili
COMPILAZIONE:
Data: 1989
Nome: NR (recupero pregresso)
Funzionario responsabile: NR (recupero pregresso)
TRASCRIZIONE PER INFORMATIZZAZIONE:
Data: 2006
Nome: Biolchini L.
AGGIORNAMENTO - REVISIONE:
Data: 2023
Nome: Lia, Alessandra
Funzionario responsabile: Manzelli, Valentina
Osservazioni: La lunga didascalia, redatta in lingua francese e latina, incornicia su tre lati la carta dell’Africa di Blaeu. La didascalia è formata complessivamente da dieci tavole incise sovrapposte ed incollate per circa un centimetro (tre per i due lati, e quattro per la base). Particolare risalto è dato al titolo in francese, scritto in neretto e con grandi caratteri capitali, e all’incipit del testo, sottolineato da una lettera iniziale decorata con motivi floreali. Il titolo in latino è sempre scritto in neretto, ma con caratteri capitali più piccoli, così come la la lettera iniziale del testo, che è inoltre semplicemente contenuta in una decorazione lineare, di tipo geometrico. I caratteri tipografici utilizzati nei due testi sono invece identici. Solo i nomi di regioni, città, prodotti e cose ritenute eccezionali sono scritti in corsivo. Il contenuto della didascalia è uguale in entrambe le lingue ed espone le conoscenze fino ad allora acquisite sul continente africano, suddiviso in otto parti: Barbaria (paesi africani, tranne l’Egitto), Numidia (area settenarionale del Sahara), Libia (area meridionale del Sahara), Terra dei Neri (paesi centro africani), Egitto, Etiopia superiore, Regno di Manicongi (paesi sud africani), le isole (Porto Santo, Madeira, Canarie, Isole del Capo Verde , Madagascar, Socotra, S. Elena). Per ogni singola parte vengono date informazioni sui confini, territorio, flora e fauna, clima, economia locale, città più importanti, usi e costumi dei popoli indigeni, religione professata. Naturalmente un’attenzione particolare è riservata per le popolazioni di fede cristiana e per la presenza europea in Africa. La didascalia si conclude con la segnalazione dell’indirizzo dell’editore e con la datazione del campione in esame.La didascalia ha la funzione di un vero e proprio supporto informativo in grado di arricchire ed ampliare le notizie contenute nella carta e nella cornice con raffigurazioni di città e di popoli africani. Spesso non si ha però corrispondenza fra i luoghi citati nel testo e quelli individuati dalla rappresentazione geografica. Non si ha riscontro completo nemmeno con i soggetti della cornice. Ciò fa supporre che il testo sia stato elaborato separatamente dalla carta geografica e dalla cornice, dallo stampatore Jaillot venuto in possesso delle matrici dei Blaeu.