Descrizione:
Anello astronomico per la misura delle coordinate eclittiche costituito da sette "armillae" (ossia anelli), la più grande delle quali ha un diametro pari a circa 23 cm. La latitudine del luogo di osservazione (corrispondente all'altezza del polo celeste) può essere cambiata, ruotando l'armilla appena interna ed adiacente all'arimilla più grande. Oltre all'armilla passante per i poli celesti vi sono l'armilla equatoriale (perpendicolare ad essa), l' l'armilla passante per l'eclittica, inclinata rispetto a quest'ultima di 23.5 gradi e infine un' arrmilla perpendicolare a quella eclittica. L'armilla più interna (recante due mire) consente di traguardare l'oggetto celeste leggendone le coordinate (in gradi) lungo l'eclittica (lomgitudine ) e perpendicolarmente ad essa (latitudine).
Notizie storico-critiche:
L'autore è ignoto. La fattura, decisamente non raffinata, ne suggerisce un uso essenzialmente didattico. Descrizioni di questo tipo di strumento e del suo utilizzo si possono trovare nelle opere cinquecentesche di Johann Werner (1468-1528) e Apiano (Peter Bienewitz, 1495-1552).