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Mappamondo in due emisferi di Jean Baptiste Nolin

Tipo Scheda: S
Livello ricerca: C
CODICE UNIVOCO:
Codice regione: 08
Numero catalogo generale: 00691795
Ente schedatore: UNIBO
Ente competente: S261
STRUTTURA COMPLESSA:
OGGETTO:
Definizione: stampa colorata a mano
Identificazione: stampa composita
QUANTITA':
Numero stampa composita o serie: 12
Completa/incompleta: completa
SOGGETTO:
Identificazione: Mappamondo in due emisferi di Jean Baptiste Nolin
Titolo proprio: Le Globe Terrestre representè en deux grans hemispheres
Tipo titolo: dalla stampa
LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICO-AMMINISTRATIVA ATTUALE:
Stato: Italia
Regione: Emilia-Romagna
Provincia: BO
Comune: Bologna
Località: Bologna
COLLOCAZIONE SPECIFICA:
Tipologia: museo
Qualificazione: universitario
Denominazione: Museo di Palazzo Poggi
Complesso monumentale di appartenenza: Palazzo Poggi
Denominazione spazio viabilistico: Via Zamboni, 33
Specifiche: Sala delle Navi 3
INVENTARIO DI MUSEO O DI SOPRINTENDENZA:
Numero: MPPCG006
Data: 2011
Numero: 306/11
Data: 1966 (inventario Servizi Generali del Rettorato)
Numero: NACART 1600
Data: 1989
Tipo di localizzazione: luogo di provenienza
LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICO-AMMINISTRATIVA:
Stato: Italia
Regione: Emilia-Romagna
Provincia: BO
Comune: Bologna
Località: Bologna
COLLOCAZIONE SPECIFICA:
Tipologia: museo
Qualificazione: universitario
Denominazione: Museo delle Navi
Specifiche: Camera di Geografia e Nautica dell'Istituto delle Scienze
DATA:
Data ingresso: 1937
Data uscita: 2000
CRONOLOGIA GENERICA:
Secolo: sec. XVIII
CRONOLOGIA SPECIFICA:
Da: 1700
Validità: ca
A: 1700
Validità: ca
Motivazione cronologia: bibliografia
AUTORE:
Riferimento all'intervento: incisore
Motivazione dell'attribuzione: bibliografia
Nome scelto: Nolin Jean Baptiste
Dati anagrafici: 1657/1725
Sigla per citazione: 30690732
EDITORI STAMPATORI:
Nome: Nolin Jean Baptiste
Dati anagrafici: 1657/1725
Ruolo: editore/stampatore
Luogo di edizione: Parigi
STATO DELL' OPERA:
Specifiche: confini geografici ritoccati con cromie marrone e rossa
DEDICA:
Nome del dedicatario: Bignon Jean Paul
Fonte: iscrizione sulla stampa
Materia e tecnica: carta/ stampa calcografica/ acquaforte su rame
carta/ pittura
tela/ colla
MISURE:
Unità: mm
Altezza: 1200
Larghezza: 1540
STATO DI CONSERVAZIONE:
Stato di conservazione: cattivo
Indicazioni specifiche: lacune/ macchie/ carta sfibrata e ingiallita
RESTAURI:
Data: 1958
Ente responsabile: Università degli Studi di Bologna
Nome operatore: Rizzi A.
Ente finanziatore: Università degli Studi di Bologna
Data: 1987-1989
Ente responsabile: CEPAC-Forlì
Ente finanziatore: Università degli Studi di Bologna
DESCRIZIONE:
Codifica Iconclass: 25A1
Indicazioni sul soggetto: Mappamondo in due emisferi
Notizie storico-critiche: Le stanze dedicate alla Geografia e alla Nautica del Museo di Palazzo Poggi comprendono 22 carte murali da parete, circoscrivibili ai secoli d'oro della cartografia europea, in particolar modo olandese, il XVII ed il XVIII. Tra questi beni si conserva anche il Mappamondo di Jean Baptiste Nolin, stampato a Parigi probabilmente intorno al 1700, data riportata su un identico esemplare conservato alla Bibliothèque Nationale de France: la prima edizione in assoluto della carta.L'allestimento odierno ripropone la collezione della Camera della Geografia e della Nautica dell'antico Istituto delle Scienze, stanza creata nel 1724 grazie ad una donazione del marchese Marcantonio Collina Sbaraglia (1681/1744), nella quale confluirono carte geografiche, strumenti nautici e modelli in scala ridotta di vascelli e navigli (oggetti, in alcuni casi, già conservati presso l'istituto all'atto della fondazione nel 1711).Con l'avvento della Riforma napoleonica, nel 1802, i materiali vennero trasferiti all'Osservatorio astronomico della Specola, facente parte dello stesso complesso architettonico dove aveva sede l'istituto, Palazzo Poggi.In seguito, nel 1896, l'intera raccolta dedicata alla Geografia e alla Nautica, venne spostata ai Musei Civici di Bologna, dove rimase nascosta nei depositi, sino alla sistemazione nel 1937, presso il Rettorato dell'Università.Dal 2000, anno di apertura del museo, le carte sono ritornate alla loro sede originaria, a Palazzo Poggi.Il mappamondo è registrato, assieme alla carta della Terra Santa (NCTN MPPCG022) e dell’Europa (NCTN MPPCG001) di Nolin, nell’inventario della Camera di Geografia e Nautica, redatto nel 1744. Compare inoltre nel successivo inventario del 1776 e in quello del Gabinetto Astronomico del 1803.Gli olandesi furono i primi, nel corso del XVII secolo, ad intraprendere la consuetudine di appendere carte di grandi dimensioni alle pareti, costume che in seguito trovò diffusione nell'intera Europa. Stampate in più fogli e colorate a mano, le carte venivano montate su tela, dotate dei supporti per il sostegno a muro ed esposte nelle case. Lo testimoniano le minute e i libri contabili dei maggiori atelier cartografici, oltre ai numerosi dipinti di scuola fiamminga.Le grandi dimensioni di realizzazione permettevano la figurazione di numerosi dettagli e di elementi descrittivi che sfuggivano in quelle a piccola scala; in tal modo le carte rappresentarono per i geografi dei veri prototipi, documenti di riferimento da cui trarre, successivamente per riduzione, tavole destinate agli atlanti.Le decorazioni inoltre contornavano le terre rappresentate ed erano inserite soprattutto nelle regioni meno conosciute per coprire il bianco delle terrae incognitae. Informazioni geografiche e storiche venivano così ad un unirsi in questi oggetti compositi, trovando posto nei cartigli, inseriti con l'intento di arrichire il significato della carta, tra citazioni dai classici antichi e nuove scoperte.Incisore e calcografo francese, Jean Baptiste Nolin si dedicò alla produzione di carte geografiche, che ebbero notevole fortuna commerciale. Ciò gli valse il titolo di incisore del re di Francia Luigi XIV (1638-1715) e di geografo del Duca di Orléans (1674-1723). Si riportano i dati anagrafici relativi a Nolin aggiornati al 2010, ovvero 1657/1725, secondo la scheda biografica pubblicata on-line dal Museo Galileo di Firenze (Frabetti P. 1959 indica come estremi cronologici di vita 1648/1708).
CONDIZIONE GIURIDICA:
Indicazione generica: proprietà Ente pubblico non territoriale
Indicazione specifica: Università di Bologna
DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA:
Genere: documentazione allegata
Tipo: fotografia digitale
Codice identificativo: MPPCG006
Formato: jpg
FONTI E DOCUMENTI:
Tipo: inventario
Denominazione: Inventario dei mobili ed utensili e libri della Camera di Geografia e Nautica fondata e donata dal Sig. Marc’Antonio Colina Sbaraglia e provveduta delle infrascritte cose consegnate per donazione, fatta dal medesimo - Assunteria d’Istituto - Busta 11 - Fascicolo 12
Data: 1744
Nome archivio: Bologna - Archivio di Stato
Posizione: NR (recupero pregresso)
Codicce identificativo: NR (recupero pregresso)
Tipo: inventario
Denominazione: Inventario dei mobili ed utensili e libri della Camera di Geografia e Nauticaa fondata e donata daSig. Marc’Antonio Colina Sbaraglia e proveduta delle infrascritte cose consegnate per donazione, fatta dal medesimo - Assunteria d’Istituto - Busta 1 - Fascicolo 14
Data: 1776
Nome archivio: Bologna - Archivio di Stato
Posizione: NR (recupero pregresso)
Codicce identificativo: NR (recupero pregresso)
Tipo: inventario
Autore: Ceschi G.
Denominazione: Inventario degli oggetti che a tutto l’Ottobre 1843 costituiscono il Gabinetto Astronomico della Pontificia Università di Bologna
Data: 1843
Nome archivio: Bologna - Archivio Storico dell’Università
Posizione: NR (recupero pregresso)
Codicce identificativo: NR (recupero pregresso)
BIBLIOGRAFIA:
Genere: bibliografia di corredo
Autore: Thieme U./ Becker F.
Anno di edizione: 1934
Sigla per citazione: 00040012
V., pp., nn.: vol. IV, p. 163
Genere: bibliografia di corredo
Autore: Frabetti P.
Anno di edizione: 1959
Sigla per citazione: 00039876
V., pp., nn.: pp. 72-79
Genere: bibliografia specifica
Autore: I materiali dell'Istituto delle Scienze
Anno di edizione: 1979
Sigla per citazione: 00039870
V., pp., nn.: pp. 179-180, 199-200
Genere: bibliografia di corredo
Autore: Pastoreau M.
Anno di edizione: 1984
Sigla per citazione: 00040013
V., pp., nn.: pp. 357-363
Genere: bibliografia specifica
Autore: Shirley R.W.
Anno di edizione: 1984
Sigla per citazione: 00041135
V., pp., nn.: pp. 598-599, 603
V., tavv., figg.: tav. n. 417
Genere: bibliografia specifica
Autore: I Luoghi del Conoscere
Anno di edizione: 1988
Sigla per citazione: 00039872
V., pp., nn.: pp. 73-77
Genere: bibliografia specifica
Autore: Pelletier M.
Anno di edizione: 2001
Sigla per citazione: 00041150
V., pp., nn.: p. 111, scheda 63
Genere: bibliografia specifica
Autore: Tega, Walter (a cura di)
Anno di edizione: 2007
Sigla per citazione: 00041134
V., pp., nn.: pp. 277-284
MOSTRE:
Titolo: I materiali dell'Istituto delle Scienze
Luogo: Bologna - Accademia delle Scienze
Data: 1979
Titolo: Il Viaggio. Mito e Scienza
Luogo: Bologna, Museo di Palazzo Poggi
Data: febbraio - giugno 2007
SPECIFICHE DI ACCESSO AI DATI:
Profilo di accesso: 1
Motivazione: scheda contenente dati liberamente accessibili
COMPILAZIONE:
Data: 1989
Nome: Marchesan
Funzionario responsabile: NR (recupero pregresso)
TRASCRIZIONE PER INFORMATIZZAZIONE:
Data: 2006
Nome: Biolchini L.
AGGIORNAMENTO - REVISIONE:
Data: 2023
Nome: Lia, Alessandra
Funzionario responsabile: Manzelli, Valentina
Osservazioni: Jean Baptiste Nolin iniziò la sua attività come incisore di bulino presso Nicolas de Poilly (1626/1698), membro di una famiglia di incisori e mercanti di stampe specializzate nella riproduzione e nel commercio di acqueforti tratte dai più celebri pittori classicisti francesi e italiani. Per l'incisore la specializzazione nel settore cartografico avvenne dopo l’incontro con l’italiano Vincenzo Coronelli (1650/1718), cui seguì un soggiorno a Roma per il perfezionamento nella tecnica incisoria. Nel 1701 divenne geografo del re presso la corte di Luigi XVI; nonostante questo importante conferimento Nolin, poco esperto in geografia (incisore e mercante di stampe), si dedicò soprattutto al plagio di opere di altri autori, attività che gli costò, nel 1706, un processo contro il celebre cartografo francese Guillaume Delisle (1675/1726). Secondo la pubblicazione di Rodney W. Shirley, anche la copia conservata alla Biblioteca Nazionale di Parigi (esemplare che risulta essere la prima edizione, datata 1700), sarebbe tratta da una coeva e analoga rappresentazione di Delisle.Gli esemplari di Bologna e Parigi si diversificano soltanto nella raffigurazione del settore geografico nord-americano, mentre restano uguali gli apparati decorativi e l’impostazione delle scene nella cornice.La stampa parigina non riporta, infatti, diversamente dalla bolognese, la grande estensione del Mar dell’Ovest, compreso tra il Nord della California e l'interno del continente.Grazie alla copia francese è possibile, inoltre, conoscere il dedicatario della stampa: Jan Paul Bignon (1662-1743), membro di una famiglia di consiglieri di stato, dottore in teologia, accademico e dal 1706 bibliotecario del re (il nome “Abbe Bignon” è ancora leggibile nel cartiglio della nostra carta). Al progetto scientifico avrebbe partecipato anche Filippo di la Hyre, valente geometra francese, membro dell’Accademia delle Scienze di Parigi (collaboratore di Picard nell’opera di misurazione e triangolazione dell’intera superficie francese), mentre Nicolas Bocquet (o Pocquet), pittore attivo alla corte di Luigi XVI, dovrebbe essere l’autore delle decorazioni, delle scene e delle allegorie che accompagnano il planisfero.Lo stato conservativo della carta, una rappresentazione del globo terrestre in due emisferi, non permette un'ottimale lettura descrittiva del campione. Su quattro tavole unite e incollate su tela si svolge la rappresentazione geografica vera e propria, la quale risulta circondata da una larga cornice composta da otto fogli (due per lato) sovrapposti al mappamondo stesso. Sui lati sinistro, destro e superiore della cornice si snodano 16 scene di soggetto biblico contenute in riquadri di varie forme cui si affiancano cartigli riccamente decorati. Nella fascia inferiore, invece, due sobrie colonne architettoniche contengono testi in lingua francese: una descrizione geografica e storica del mondo antico a sinistra, una descrizione del mondo attuale a destra. In uno spazio rettangolare è contenuta la rappresentazione del mappamondo vero e proprio, suddiviso in due emisferi del diametro di 60 cm., di cui uno costruito col sistema di proiezione stereografico. Ogni emisfero è delimitato dal margine graduato circolare attorno al quale corre una corona di circa 1 cm di diametro. Il contenuto geografico della carta è scarsamente leggibile: si è persa totalmente la definizione del continente africano posto nell’emisfero di destra che risulta essere la parte più rovinata della carta. Maggiore rilievo hanno il continente europeo, l’Australia e le aree dei due Poli i cui contorni sono rafforzati da un segno colorato rosso e marrone. È interessante la particolare rappresentazione geografica dell’Australia, isola tutt’uno con la Nuova Zelanda e la presenza di alcune didascalie, purtroppo sbiadite, fa supporre che la carta fosse costellata di iscrizioni a sostegno del disegno geografico ver e proprio. Ogni emisfero è sostenuto da due grandi figure mitologiche inserite in un paesaggio dominato da raffigurazioni pittoresche ed episodi relativi alla creazione del mondo e al Paradiso terrestre. Un ricco apparato decorativo, quindi, doveva impreziosire questa tipica carta da muro, alla cui ideazione e realizzazione dovettero partecipare più autori.