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dettaglio geografico della calotta polare artica

Tipo Scheda: S
Livello ricerca: C
CODICE UNIVOCO:
Codice regione: 08
Numero catalogo generale: 00691794
Ente schedatore: UNIBO
Ente competente: S261
STRUTTURA COMPLESSA:
Livello: 2
Codice bene radice: 0800691794
OGGETTO:
Definizione: stampa
Identificazione: elemento d'insieme
SOGGETTO:
Identificazione: dettaglio geografico della calotta polare artica
LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICO-AMMINISTRATIVA ATTUALE:
Stato: Italia
Regione: Emilia-Romagna
Provincia: BO
Comune: Bologna
Località: Bologna
COLLOCAZIONE SPECIFICA:
Tipologia: museo
Qualificazione: universitario
Denominazione: Museo di Palazzo Poggi
Complesso monumentale di appartenenza: Palazzo Poggi
Denominazione spazio viabilistico: Via Zamboni, 33
Specifiche: Sala delle Navi 2
INVENTARIO DI MUSEO O DI SOPRINTENDENZA:
Numero: MPPCG005
Data: 2011
Numero: 304/9
Data: 1966 (inventario Servizi Generali del Rettorato)
Numero: NACART 1502
Data: 1989
Tipo di localizzazione: luogo di provenienza
LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICO-AMMINISTRATIVA:
Stato: Italia
Regione: Emilia-Romagna
Provincia: BO
Comune: Bologna
Località: Bologna
COLLOCAZIONE SPECIFICA:
Tipologia: museo
Qualificazione: universitario
Denominazione: Museo delle Navi
Specifiche: Camera di Geografia e Nautica dell'Istituto delle Scienze
DATA:
Data ingresso: 1937
Data uscita: 2000
CRONOLOGIA GENERICA:
Secolo: sec. XVIII
CRONOLOGIA SPECIFICA:
Da: 1719
Validità: post
A: 1726
Validità: ante
Motivazione cronologia: analisi storica
bibliografia
AUTORE:
Riferimento all'autore: cerchia
Riferimento all'intervento: incisore
Motivazione dell'attribuzione: iscrizione
bibliografia
Nome scelto: de Wit Frederick
Dati anagrafici: 1616/ 1698
Sigla per citazione: 30690956
EDITORI STAMPATORI:
Nome: Ditta Ottens
Ruolo: editore
Luogo di edizione: Amsterdam
Materia e tecnica: carta/ stampa calcografica/ acquaforte su rame
tela/ colla
MISURE:
Unità: mm
Diametro: 260
Formato: circolare
STATO DI CONSERVAZIONE:
Stato di conservazione: buono
RESTAURI:
Data: 1958
Ente responsabile: Università degli Studi di Bologna
Nome operatore: Rizzi A.
Ente finanziatore: Università degli Studi di Bologna
Data: 1987-89
Ente responsabile: CEPAC-Forlì
Ente finanziatore: Università degli Studi di Bologna
DESCRIZIONE:
Codifica Iconclass: 25A25
Indicazioni sul soggetto: Carta geografica dell'America
Notizie storico-critiche: Le stanze dedicate alla Geografia e alla Nautica del Museo di Palazzo Poggi comprendono 22 carte murali da parete, circoscrivibili ai secoli d'oro della cartografia europea, in particolar modo olandese, il XVII ed il XVIII. Tra questi beni si conserva anche la Carta dell'America di Frederick de Wit, stampata ad Amsterdam dalla ditta Ottens, tra il 1719 ed il 1726.L'allestimento odierno ripropone la collezione della Camera della Geografia e della Nautica dell'antico Istituto delle Scienze, stanza creata nel 1724 grazie ad una donazione del marchese Marcantonio Collina Sbaraglia (1681/1744), nella quale confluirono carte geografiche, strumenti nautici e modelli in scala ridotta di vascellie navigli (oggetti, in alcuni casi, già conservati presso l'istituto all'atto della fondazione nel 1711).Con l'avvento della Riforma napoleonica, nel 1802 i materiali vennero trasferiti all'Osservatorio astronomico della Specola, facente parte dello stesso complesso architettonico dove aveva sede l'istituto, Palazzo Poggi.In seguito, nel 1896, l'intera raccolta dedicata alla Geografia e alla Nautica, venne spostata ai Musei Civici di Bologna, dove rimase nascosta nei depositi, sino alla sistemazione nel 1937, presso il Rettorato dell'Università.Dal 2000, anno di apertura del museo, le carte sono ritornate alla loro sede originaria, a Palazzo Poggi.Come si desume dagli inventari della donazione Collina Sbaraglia, il bene in esame pervenne all'Istituto delle Scienze nel 1726, assieme ad altre tre carte murali, che costituiscono una serie completa delle quattro rappresentazioni dei continenti, con caratteristiche iconografiche comuni.Nel 1711, dopo essere stato impiegato come calcografo presso la ditta di Frederick de Wit (1616/ 1698), Joachim Ottens (1663/ 1719) aprì una propria casa editrice ad Amsterdam.In seguito l'attività venne portata avanti da entrambi i figli di Ottens, Reiner (1698/ 1750) e Joshua (1704/ 1765), i quali furono inoltre editori di diverse carte murali dei de Wit (probabilmente possedevano alcune delle matrici di rame cedute dagli eredi).La carta in esame, infatti, pur essendo stata incisa, rivenduta e corretta da Frederick de Wit, come riferisce un'iscrizione latina posta alla base della rappresentazione geografica, venne successivamente stampata dai fratelli Ottens (informazione ricavata ugualmente da un'iscrizione: "Gedruckt tot Amsterdam By R. & J. Ottens", ovvero "stampato ad Amsterdam da...").La datazione della presente edizione si può circoscrivere tra il 1719, anno di scomparsa di Joachim Ottens, e il 1726, quando le quattro carte murali vennero spedite da Amsterdam a Bologna. Infatti le iniziali degli editori "R. & J. Ottens" sono indicate da Frabetti 1959 come quelle dei due figli del capostipite, Reiner e Joshua, rimasti soli alla guida dell'azienda famigliare dopo la morte del padre (il secondo genito aveva, però, all'epoca della successione soltanto 15 anni).Resta da segnalare che i quattro fregi a stampa, rispettivamente di Domenico Bonaveri e di Odoardo Fialetti, che incorniciano la carta murale sono un'aggiunta successiva, non presente nell'edizione originaria degli Ottens: non si hanno notizie riguardo al momento in cui l'apparato decorativo venne assemblato alla carta; certamente avvenne dopo l'arrivo all'Istituto delle Scienze nel 1726, anche se la presenza sui trionfi d'arme di Fialetti del timbro di Benedetto XIV, suggerisce che l'accorpamento possa essere stato compiuto successivamente tra il 1740 ed il 1758, gli anni del suo pontificato.
CONDIZIONE GIURIDICA:
Indicazione generica: proprietà Ente pubblico non territoriale
Indicazione specifica: Università di Bologna
DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA:
Genere: documentazione allegata
Tipo: fotografia digitale
Autore: Simoni, Fulvio
Codice identificativo: MPPCG005
Formato: jpg
BIBLIOGRAFIA:
Genere: bibliografia specifica
Autore: Frabetti P.
Anno di edizione: 1959
Sigla per citazione: 00039876
V., pp., nn.: pp. 72-76
V., tavv., figg.: p. 75
Genere: bibliografia specifica
Autore: De Dainville F.
Anno di edizione: 1964
Sigla per citazione: 00039877
V., pp., nn.: pp. 91-263, tavv. XX-XXII
Genere: bibliografia specifica
Autore: I materiali dell'Istituto delle Scienze
Anno di edizione: 1979
Sigla per citazione: 00039870
V., pp., nn.: pp. 195-275
Genere: bibliografia specifica
Autore: Alpers S.
Anno di edizione: 1984
Sigla per citazione: 00039878
V., pp., nn.: NR (recupero pregresso)
Genere: bibliografia specifica
Autore: Pelletier M.
Anno di edizione: 2001
Sigla per citazione: 00041150
V., pp., nn.: NR (recupero pregresso)
Genere: bibliografia di confronto
Autore: Quaini M.
Anno di edizione: 2006
Sigla per citazione: 00041149
V., pp., nn.: NR (recupero pregresso)
Genere: bibliografia specifica
Autore: Tega, Walter (a cura di)
Anno di edizione: 2007
Sigla per citazione: 00041134
V., pp., nn.: NR (recupero pregresso)
MOSTRE:
Titolo: I materiali dell'Istituto delle Scienze
Luogo: Bologna, Accademia delle Scienze
Data: 1979
Titolo: Il Viaggio. Mito e Scienza
Luogo: Bologna, Museo di Palazzo Poggi
Data: febbraio - giugno 2007
SPECIFICHE DI ACCESSO AI DATI:
Profilo di accesso: 1
Motivazione: scheda contenente dati liberamente accessibili
COMPILAZIONE:
Data: 1989
Nome: NR (recupero pregresso)
Funzionario responsabile: NR (recupero pregresso)
TRASCRIZIONE PER INFORMATIZZAZIONE:
Data: 2006
Nome: Biolchini L.
AGGIORNAMENTO - REVISIONE:
Data: 2023
Nome: Lia, Alessandra
Funzionario responsabile: Manzelli, Valentina
Osservazioni: Cartiglio circolare posto nell’angolo superiore sinistro della carta dell’America di Frederick de Wit. Sono rappresentate le terre dell’emisfero boreale, dal Polo Nord al 50° parallelo al bordo che riporta le graduazioni dei meridiani. A ridosso del margine sinistro è rappresentato il Continente Americano (Americae Pars), che si estende fino all’80° parallelo: i suoi estremi confini ad ovest appaiono tracciati in modo alquanto confuso fino alla Baia di Hudson (Hudson Bay). Meglio delineata è la parte propriamente continentale che comprende il Canada (Canadan), la Nova Britannia, il Labrador (Terra de Labrador) e la terra de Corterealis: prospiciente ad essa si intravede la punta di Terranova (Terra Nova). Ben disegnate con netto tratteggio le aree relative all’Artico (Terre Arcticae): lo stretto di Dani (Fretum Davis) che confluisce nella Baia di Baffin (Baffins Bay). La Groenlandia, delineata con sufficiente precisione dei suoi contorni, viene però saldata al continente americano. Le aree europee ( Europe Pars) sono rappresentate piuttosto correttamente. Antistanti l’Oceano Atlantico (Oceanus Deucale Donius), collocato in basso nella rappresentazione, troviamo le regioni che formano il Regno Unito, cioè l’Islanda (Hibernia), la Scozia (Scotia), l’Inghilterra (Anglia), prospiciente il Mare del Nord (Mare Germanicum) Belgio e Olanda (Belgicae), mentre si affacciano sul mare di Groenlandia (Oceanus Septentrionalis) Norvegia (Norvegia) e Finlandia (Finmarchia). Molto precisa appare l’insenatura del Mar Baltico (Mare Balticum), che lambisce le coste di Germania (Germaniae Pars) e Polonia (Poloniae). L’Asia (Asiae Pars) occupa l’area più orientale della rappresentazione: si estende dalla Russia, all’altezza del sessantesimo meridiano, fino al Catai (Cathanà), risalendo a sfiorare il 170° meridiano. Infine, al centro della sfera, vi è l’indicazione del Polo Nord (Septentrio). La distanza che separa l’Asia dalla costa occidentale dell’America appare enorme. All’interno di questa vasta area è inserito un piccolo cartiglio rettangolare vagamente somigliante ad un drappo che riporta una scritta in latino: qui si evince che è interesse dell’autore della carta mostrare, attraverso la rappresentazione geografica, le regioni Polari appartenenti alcune all’Asia, altre all’Europa e le rimanenti all’America nella loro estensione completa, evidenziandone anche i collegamenti. Il cartiglio è contornato da una pregevole ornamentazione circolare. SI susseguono in rapida successione numerose decorazioni a volute: alcune in stile auricolare, con piccole teste di delfini a coronamento, come appare nel bordo superiore, che sono immediatamente seguite da due volute, una a destra, l’altra a sinistra, abitate da strane creature ibride, quasi delle Arpie. Ai lati festoni di fiori e frutta. Scendendo verso la parte inferiore del cerchio appaiono due teste di putti, anch’esse inserite in forme spiraliformi. Infine una maschera enigmatica, collocata sul bordo superiore in posizione centrale e dominante che rimanda, sul lato opposto, ad una grottesca che si presenta con una connotazione caratteristica di molti cartigli ornamentali seicenteschi: con uno scudo cosiddetto “reificato” inserito nella bocca aperta.